Val Cama e Lagh de Cama
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Da tre anni Debora ci aveva invitati nella sua baita sulle sponde del Lagh de Cama e, fissata finalmente la data, lei che cosa fa? Ci telefona che non può accompagnarci. Ma siccome mamma Carmen aveva già preparato il brasato, decidiamo che comunque oggi tentiamo la risalita della Val Cama.
Partenza alle ore 9.00 precise dalla frazione di Ogreda (359 m s.l.m.) e con passo spedito su subito lungo il sentiero di scalini che in breve (ca. 1.5 km) sale fino alla quota di 800 m s.l.m. dei Monti di Provesc. Da qui il sentiero si fa più dolce lungo i 3,5 km che ci separano dalla meta finale (1265 m s.l.m.). Spostandosi dal fianco della Valle Moesa ed entrando in Val Cama il bosco di castagni lascia spazio a quello delle conifere caratterizzato da un bellissimo sottobosco di enormi massi ricoperti da favolosi muschi. Una miriade di funghi di tutte le speci ci accompagna lungo il nostro tragitto (ma attenzione nei primi 10 giorni di ogni mese nel cantone dei Grigioni è proibito raccoglierli). Dopo 2 ore e 15 minuti contro le 3 previste giungiamo sulle rive del laghetto che ci appare in tutta la sua bellezza. Un meritato caffè offertoci da Carmen, poi Alberto ci conduce a visitare l’Alp de Lagh completamente riattato far il 2004 e il 2009. Di notevole interesse sono anche i due “cascinotti” adibiti a cantine per il formaggio. Almeno per quello di sinistra sulla foto sarebbe più indicato parlare di cella frigorifera: al momento della nostra visita il termometro misurava 4°C! Le due costruzioni sfruttano l’aria che esce fra i macigni della zona franosa a monte degli stessi. Acquistati gli ottimi formaggi di capra, lo stomaco comincia a reclamare e quindi ci avviamo verso lo chalet dei signori Torriani. Seduti al tavolo sul terrazzo rivolto verso il lago, la polenta fumante, il brasato della Carmen, la croccante insalatina dell’orto, lo sciroppo di timo, la gazzosa casalinga, un buon bicchiere di vino e il limoncino maison acquietano lo stomaco e rallegrano l’animo. Semplicemente fantastico! Peccato che il sole lasci presto il posto a nuvole sempre più grigie e quindi decidiamo di riprendere la strada del ritorno che sarà una discesa di un’ora e mezza sotto una pioggia battente. Ci siamo però ripromessi di risalire un’altra volta e di accettare l’invito di Carmen e Alberto a passare una notte nel loro rustico magari mettendo in programma una salita fino al lago di Sambrog.
Un particolare interessante è la presenza sul sentiero di cartelli indicatori (foto di UpThe Hill) con i nomi dei toponimi che aiutano a meglio capire le caratteristiche dei luoghi.
Partenza alle ore 9.00 precise dalla frazione di Ogreda (359 m s.l.m.) e con passo spedito su subito lungo il sentiero di scalini che in breve (ca. 1.5 km) sale fino alla quota di 800 m s.l.m. dei Monti di Provesc. Da qui il sentiero si fa più dolce lungo i 3,5 km che ci separano dalla meta finale (1265 m s.l.m.). Spostandosi dal fianco della Valle Moesa ed entrando in Val Cama il bosco di castagni lascia spazio a quello delle conifere caratterizzato da un bellissimo sottobosco di enormi massi ricoperti da favolosi muschi. Una miriade di funghi di tutte le speci ci accompagna lungo il nostro tragitto (ma attenzione nei primi 10 giorni di ogni mese nel cantone dei Grigioni è proibito raccoglierli). Dopo 2 ore e 15 minuti contro le 3 previste giungiamo sulle rive del laghetto che ci appare in tutta la sua bellezza. Un meritato caffè offertoci da Carmen, poi Alberto ci conduce a visitare l’Alp de Lagh completamente riattato far il 2004 e il 2009. Di notevole interesse sono anche i due “cascinotti” adibiti a cantine per il formaggio. Almeno per quello di sinistra sulla foto sarebbe più indicato parlare di cella frigorifera: al momento della nostra visita il termometro misurava 4°C! Le due costruzioni sfruttano l’aria che esce fra i macigni della zona franosa a monte degli stessi. Acquistati gli ottimi formaggi di capra, lo stomaco comincia a reclamare e quindi ci avviamo verso lo chalet dei signori Torriani. Seduti al tavolo sul terrazzo rivolto verso il lago, la polenta fumante, il brasato della Carmen, la croccante insalatina dell’orto, lo sciroppo di timo, la gazzosa casalinga, un buon bicchiere di vino e il limoncino maison acquietano lo stomaco e rallegrano l’animo. Semplicemente fantastico! Peccato che il sole lasci presto il posto a nuvole sempre più grigie e quindi decidiamo di riprendere la strada del ritorno che sarà una discesa di un’ora e mezza sotto una pioggia battente. Ci siamo però ripromessi di risalire un’altra volta e di accettare l’invito di Carmen e Alberto a passare una notte nel loro rustico magari mettendo in programma una salita fino al lago di Sambrog.
Un particolare interessante è la presenza sul sentiero di cartelli indicatori (foto di UpThe Hill) con i nomi dei toponimi che aiutano a meglio capire le caratteristiche dei luoghi.
Tourengänger:
Barba

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