Cima Cermenati mt. 1875: dal sentiero delle Creste, discesa dal Caminetto
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Le previsioni per il w-end non sono buone, la domenica sembra migliore, seglieremo il Resegone la Via delle Creste.
Domenica mattina cielo stupendo, le luci di prima mattina sono un’ incanto ed il cielo è terso!!
Si è appena concluso un temporale “estivo”!!!
Sosta caffè lungo la strada ed arriviamo ad Erve, calziamo gli scarponi, si parte alle 7,30.
In salita al Rif. Monzesi non troviamo nessuno, ci dirigiamo a destra del rifugio per raggiungere la Passata e ………… che spettacolo davanti a noi!! La vista da quel primo angolino aperto …….. è sull’infinito!!!
Ci entusiasmiamo subito, il desiderio di salire più in alto per vedere sin dove lo sguardo può spaziare, ci fa ripartire velocemente.
Alla Passata un sasso, delimita la linea di confine tra il Ducato di Milano dei Visconti e la Serenissima stato Veneto siamo nel 1781.
Più saliamo, ed il paesaggio diventa spettacolare, sulle creste alla ns. sinistra; da prima tutta la pianura Padana coi suoi laghetti : Annone, Pusiamo, Alserio, Lecco, il fiume Adda un po’ più a destra i Corni di Canzo ed il maestoso Monte Rosa.
Arrivati sulle creste che si affacciano sul versante alla ns. destra ecco la Val Imagna!!!
Racchiusa tra verdi montagne, la val Cava e Fulpiano; a destra la Val Cava (i tre piloni ) con Costa Imagna sotto, sul versante opposto Fulpiano; sotto mi sembra di riconoscere la Chiesa di Rota Imagna i tornanti che portano a fondo Valle a Sant’Omobono.
Cerco avidamente di riconoscere il campo da calcio di Rota Imagna, ma invano, forse qualcosa è cambiato ed affiorano i ricordi di bimba.
I casi della vita sono a noi completamente sconosciuti …… ed infinitamente piacevoli!!!!
Subito dopo, la Val Brembana, con una corolla di Alpi “Le Orobie”!!! Il Pizzo del Diavolo!!
Proseguiamo e tra una foto alla nostra destra e una alla nostra sinistra raggiungiamo il Rifugio Azzoni.
Sul sentiero abbiamo incrociato quattro persone, ed al Rifugio non c’è molta gente; sicuramente il temporale che questa mattina è terminato alle 5,00 ha fatto rinunciare a molti ad andar per montagne!!!??
Ci dirigiamo al Rifugio, dietro abbiamo una intera panchina al sole coperti dal venticello fresco.
Sosta pranzo, poi caffè e saliamo in vetta.
Panoramiche a non finire, ci dirigiamo alla rosa e con il bastoncino … di Pino, puntiamo tutte le Cime dei Monti; riconosciamo il Monte Aralalta, si vede il Rif.Cazzaniga il Pizzo Baciamorti e delle Alpi Retiche il Bernina e per pochi minuti il Cervino. OH!!! Dimenticavo, Grignetta e Grignome sono le due sentinelle della vallata. Riusciamo a identificarli tutti, compreso l’Adamello ........ ma non ricordo più tutti i nomi.!!!!!
E’ UNO SPETTACOLO!!!
Dopo aver passato un tempo …… lunghissimo a cercare le Montagne scendiamo!! Prendiamo il sentiero n.1 e raggiungiamo il Pian Serrada, sosta merenda e ci tuffiamo giù per il Caminetto!!!
Prima volta che faccio questo sentiero attrezzato, con il famoso passaggio del “Buco della Carlotta”; il sentiero non è poi così sempliciotto, bisogna stare molto attenti ai sassi che rendono il fondo scivoloso e mantenere molta distanza con il primo (Pino), attendendo che si allontani dalle pareti verticali, causa ….. sassi in testa!!!!!!!
In un'ora siamo al Passo del Fò, ….. altra sosta e … stanca …. ma felice, raggiungiamo l’auto.
Pino invece mi sembra una rosa!!!
Grazie, Pino!!!
Alla prossima,
By Titti
GPS
da Erve al Rif.Azzoni per le Creste: disl + 1310 ; disl - 398; Km 11,0
Domenica mattina cielo stupendo, le luci di prima mattina sono un’ incanto ed il cielo è terso!!
Si è appena concluso un temporale “estivo”!!!
Sosta caffè lungo la strada ed arriviamo ad Erve, calziamo gli scarponi, si parte alle 7,30.
In salita al Rif. Monzesi non troviamo nessuno, ci dirigiamo a destra del rifugio per raggiungere la Passata e ………… che spettacolo davanti a noi!! La vista da quel primo angolino aperto …….. è sull’infinito!!!
Ci entusiasmiamo subito, il desiderio di salire più in alto per vedere sin dove lo sguardo può spaziare, ci fa ripartire velocemente.
Alla Passata un sasso, delimita la linea di confine tra il Ducato di Milano dei Visconti e la Serenissima stato Veneto siamo nel 1781.
Più saliamo, ed il paesaggio diventa spettacolare, sulle creste alla ns. sinistra; da prima tutta la pianura Padana coi suoi laghetti : Annone, Pusiamo, Alserio, Lecco, il fiume Adda un po’ più a destra i Corni di Canzo ed il maestoso Monte Rosa.
Arrivati sulle creste che si affacciano sul versante alla ns. destra ecco la Val Imagna!!!
Racchiusa tra verdi montagne, la val Cava e Fulpiano; a destra la Val Cava (i tre piloni ) con Costa Imagna sotto, sul versante opposto Fulpiano; sotto mi sembra di riconoscere la Chiesa di Rota Imagna i tornanti che portano a fondo Valle a Sant’Omobono.
Cerco avidamente di riconoscere il campo da calcio di Rota Imagna, ma invano, forse qualcosa è cambiato ed affiorano i ricordi di bimba.
I casi della vita sono a noi completamente sconosciuti …… ed infinitamente piacevoli!!!!
Subito dopo, la Val Brembana, con una corolla di Alpi “Le Orobie”!!! Il Pizzo del Diavolo!!
Proseguiamo e tra una foto alla nostra destra e una alla nostra sinistra raggiungiamo il Rifugio Azzoni.
Sul sentiero abbiamo incrociato quattro persone, ed al Rifugio non c’è molta gente; sicuramente il temporale che questa mattina è terminato alle 5,00 ha fatto rinunciare a molti ad andar per montagne!!!??
Ci dirigiamo al Rifugio, dietro abbiamo una intera panchina al sole coperti dal venticello fresco.
Sosta pranzo, poi caffè e saliamo in vetta.
Panoramiche a non finire, ci dirigiamo alla rosa e con il bastoncino … di Pino, puntiamo tutte le Cime dei Monti; riconosciamo il Monte Aralalta, si vede il Rif.Cazzaniga il Pizzo Baciamorti e delle Alpi Retiche il Bernina e per pochi minuti il Cervino. OH!!! Dimenticavo, Grignetta e Grignome sono le due sentinelle della vallata. Riusciamo a identificarli tutti, compreso l’Adamello ........ ma non ricordo più tutti i nomi.!!!!!
E’ UNO SPETTACOLO!!!
Dopo aver passato un tempo …… lunghissimo a cercare le Montagne scendiamo!! Prendiamo il sentiero n.1 e raggiungiamo il Pian Serrada, sosta merenda e ci tuffiamo giù per il Caminetto!!!
Prima volta che faccio questo sentiero attrezzato, con il famoso passaggio del “Buco della Carlotta”; il sentiero non è poi così sempliciotto, bisogna stare molto attenti ai sassi che rendono il fondo scivoloso e mantenere molta distanza con il primo (Pino), attendendo che si allontani dalle pareti verticali, causa ….. sassi in testa!!!!!!!
In un'ora siamo al Passo del Fò, ….. altra sosta e … stanca …. ma felice, raggiungiamo l’auto.
Pino invece mi sembra una rosa!!!
Grazie, Pino!!!
Alla prossima,
By Titti
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da Erve al Rif.Azzoni per le Creste: disl + 1310 ; disl - 398; Km 11,0
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