Resegone mt 1875
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Oggi con Pinuccia e Billie decidiamo di salire dopo tantissimi anni il canalone di Val Nigra al Resegone e di scendere seguendo il sentiero dell'anello sino alla Passata. La giornata promette bene ed anche la meteo. Temperatura un pò freschina ma no vento.Lasciamo l'auto al parcheggio della chiesa ed attraversiamo tutto il caratteristico paese di Erve con le case costruite lungo il bel torrente di Galavesa teatro anche di gare di pesca. Dopo proseguiamo lungo il sentiero normale per la capanna Alpinisti Monzesi sino al bivio per il sentiero del Prà dei Ratt. Ovviamente in salita è meglio fare quest'ultimo sentiero più ripido ma sopra più panoramico. Ricordavo che il sentiero è molto ripido e passava da alcune rocce denominate il "pass dal Tulin" dove c'erano tre bolli rossi ma ora dopo tanti anni il sentiero sale si ripido ma a zigzag e ben scalinato e sale a destra del "Tulin". Chiaro che mentre io ero a destra Pinuccia saliva sulla variante di sinistra che comunque si ricongiungeva nei pressi del "Tulin". Considerazione: mi sembrava più impegnativo ed invece mi è sembrato un ripido sentiero normale, forse sarà l'allenamento però gli anni passano.....Arrivati sulla costa c'è un lungo e bel traverso fino al crocefisso al bivio con il sentiero della Fonte San Carlo e poi si sale alla capanna.Sosta ed indecisione a questo punto se fare il sentiero della staffa (anche questo già percorso in discesa...) oppure attuare quanto avevamo deciso. Bon si sale per il canalone. Il noto sentiero parte subito abbastanza ripido ma molto fattibile sino al bivio con il sentiero dei Solitari. Da qui un breve traverso ci porta all'inizio del canale traversando lievemente a sinistra. Comincia il cammino su sentiero sassoso e roccette varie. Dritto a noi vedo un bel camoscio che ci osserva dall'alto e dopo scompare ma sono riuscito ugualmente a fotografarlo seppur da lontano. Si sale sempre ripidamente sino ad entrare ad un certo punto nel canalone vero e proprio da cui si scorge in alto il rifugio Azzoni. Adesso occorre talvolta anche aiutarsi con le mani sopratutto per superare alcune strozzature rocciose essendo il canale stretto. Non ricordavo che esistessero queste strozzature. Beninteso sono passaggi che si superano tranquillamente solo con un pò di fatica supplementare ma per Billie è tutta un'altra musica. Povera la mia Billie....Ad una prima roccetta dove persiste una piccola macchia di neve residua in disfacimento Billie non riesce a trovare la possibilità di salita. Noi siamo già oltre e vedo Billie andare a destra e a sinistra ma senza esito. Sto paventando (come in passato anche sul pizzo dei Tre Signori) la necessità di interrompere la salita e di ritornare ma.....Billie riesce a salire a destra per una ripida roccetta che si chiude con un gradino per lei piuttosto alto ed io cerco di incitarla. Con uno sforzo veramente "discanino" riesce a venirne fuori e scodinzolando ci raggiunge. Ma non è finita.Più avanti un'altra strozzatura di 7-8 metri fa compiere a Billie il suo capolavoro "alpinistico". Ora io sono sotto e controllo Billie per intervenire se dovesse scivolare. Billie sale con sforzo, le sue unghie raspano le roccette come non mai e per la fatica le muscolose zampe posteriori tremano allertandomi per l'eventualità di caduta e per poterla prendere al volo evitandole un brutto colpo. Per fortuna nulla di tutto questo e Billie anche stavolta ne viene fuori.. Le altre roccette erano molto più facili per cui la salita non ha avuto altre storie. Chiaramente devo pensare a non fare più questi percorsi o purtroppo a lasciarla malinconicamente a casa.... Nel frattempo invece Pinuccia pur avendo dormito pochissimo saliva con la sua solita andatura da tranquilla passeggiata (lei asserisce di essere sempre al limite per starmi dietro ma io la vedo sempre davanti e non mi pare faccia fatica e qualsiasi sia il tipo di ascesa...).Finora nessuna persona incontrata e la capanna era chiusa (solo il cane Aki faceva buona guardia). Giunti sul sentiero 1 da Lecco vediamo passare una persona e poi prima di arrivare al rifugio Azzoni due ragazzi sempre da Lecco ci raggiungono e superano.Ora saliamo alla croce di vetta. Intanto sfortunatamente è salita la nebbia e le nuvole che vanno e vengono riducono di molto il classico panorama. Pazienza. Prima della croce scende un altro ragazzo salito anche lui da Lecco. Sosta in cima in silenzio e tranquillità freschina. Guardo giù verso il rifugio (chiuso) e vedo addirittura 8 o 9 persone che salgono: sono pensionati francesi in vacanza a Costa Imagna. Per mangiare preferiamo scendere davanti al rifugio.Il sole tarda a venire e quindi partenza per il giro dell'anello.Come sempre capita quando abbiamo già perso circa cento metri di dislivello esce il sole e vediamo la nostra vetta nel cielo serenissimo. Seguiamo il tranquillo sentiero per Brumano fino al bivio segnalato per La Passata (tempo segnalato h 1,15 ma non è vero perchè è almeno 2 ore! Almeno per noi) Il sentiero fa praticamente un lungo traverso del versante orientale delle creste sud del Resegone con alcuni saliscendi nei boschi che comportano più di 100 metri di ulteriore dislivello. Vedo con dispiacere Billie stanca ma d'altra parte dobbiamo arrivare alla Passata per poi scollinare nel versante di Erve (ogni tanto ci fermiamo per farla riposare e rifocillare. Per fortuna viveri ed acqua non ci mancano). Per colmo della sfortuna sbaglio un bivio e per 10 minuti seguo il sentiero 589 che invece porterebbe ancora in cresta. Mi accorgo e facciamo dietro front riprendendo il sentiero che al bivio scendeva sempre contrassegnato da 589 oppure da DOL. Anche questo errore portava ad un ulteriore non voluto incremento del dislivello ed aumentava la mia preoccupazione per Billie. Alla Passata finalmente maxi riposo per tutti ma sopratutto per Billie che si rimetteva completamente (che fisico....).Scendiamo e prendiamo il sentierino segnalato come "variante alla fonte San Carlo) e con Billie che ormai era a noi davanti e con passo sostenuto arriviamo alle sorgenti di San Carlo. Altra piacevole sosta e poi veloce discesa sino al parcheggio. Attraversando Erve poi Billie dava sfoggio della sua "fisicità canina" abbaiando a tutti i cani che si affacciavano ai loro recinti. Bella gita "revival" della terza gita fatta quasi quarant'anni fa insieme dopo aver conosciuto Pinuccia.
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