Cima dell'Uomo (q2390) da Vogorno


Publiziert von rochi , 24. Juli 2011 um 22:27.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:24 Juli 2011
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1900 m
Abstieg: 1900 m
Strecke:Costapiana, Colletta, Rienza, Corte di Fondo, Capanna Borgna, Passo di Ruscada, Cima dell'Uomo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per Bellinzona, uscita Bellinzona Sud, proseguire per Locarno Gordola. Prima di locarno girare a dx per Valle Verzasca e a Vogorno, girare a destra su strada senza uscita. procedere per stretti tornanti sino alla fine della strada dove sono presenti alcuni posti auti. Scendere a piedi per 5/600 m, sino ad individuare a dx l'attacco del sentiero (segnalazioni).
Zufahrt zum Ankunftspunkt:A/R
Unterkunftmöglichkeiten:Numerosi hotel a Vogorno e Valle Verzasca. Capanna Borgna

La via normale alla Cima dell'Uomo, splendido panettone panoramico che si erge alla testata della Valle della Porta, prevede l'ascesa dai monti della Gana, lo scollinamento della Forcola e il passaggio per la Capanna Borgna .Questa via tentai lo scorso settembre e tutto andò bene sino alla Forcola quando, forse a causa della nebbia unita alla mia scarsa conoscenza del territorio, invece di prendere il sentiero per la Borgna, restai in cresta a trovarmi sulla cima di Sassello. 
Oggi di nebbia non ce n'è (con questo vento...) e ho imparato a conoscere la Valle Verzasca, pertanto si decide di riprovare la Cima dell'Uomo, partendo tuttavia da Vogorno, giusto per non ripetere la strada dell'anno passato e aggiungere un po' di dislivello.
Poichè alle 7.00 del mattino tutti i parcheggi all'attacco del sentiero appena sopra Vogorno sono occupati, siamo costretti a procedere sino a Costapiana dove, lasciata l'auto, scendiamo per 5/600 metri su carrozzabile e finalmente alle 7.20 ci avviamo per il sentiero vero e proprio che in 15 minuti di passeggiata conduce a Colletta e in altri pochi minuti alla confluenza di un paio di belle cascate che formano alcune piscine naturali di rara bellezza. In questo punto si comincia a salire sul serio sino a Moscioi, percorrendo una mulattiera molto ripida quasi interamente scalinata, esempio di lodevole ingegneria di montagna. Sebbene il dislivello da superare in questo tratto non superi i 600 metri, l'ascesa sembra non finire mai e non vi sono punti in cui tirare il fiato. Nemmeno dopo Moscioi le pendenze calano e per altri 15 minuti si continua a salire finchè, finalmente, il sentiero si fa piacevolmente pianeggiante sino all'abitato di Rienza.
Superato un costone su prati, si prosegue ancora a mezzacosta con pendenze irrilevanti costeggiando il versante nord della Valle della Porta. Sull'altro lato è ben visibile la cima di Sassello che, per i sopracitati motivi, mi sta poco simpatica.
Il sentiero torna dunque ad inerpicarsi prima nel bosco e poi per prati  ed in breve perviene alla Corte di Fondo dove sono situati i rustici dell'Alpe Mornera, tuttora caricata con una sessantina di capre e qualche decina di bovini. Ci si immette dunque su un ampia mulattiera che, per dolci tornati, in 45 minuti conduce alla capanna Borgna, già ben visibile dalla Mornera.
Alla Borgna ci si può fermare per un po' di relax (si trova l'acqua che comunque non è mai scarsa su tutto il percorso), per poi ripartire per superare gli ultimi 500 metri di dislivello che la separano dalla cima dell'Uomo. Dopo un primo tratto molto ripido si perviene al passo di Ruscada, vero e proprio crocevia di sentieri, La nostra meta è ben visibile  e la si punta direttamente a giungere ad una seconda bocchetta (di Medee) molto ventosa che si supera procedendo in decisa salita su pietraie e sfasciumi. 100 metri sotto la vetta, dove la via appare sbarrata, uno stretto canalino che va superato in facile e divertente arrampicata (non esposta, I grado??) consente di proseguire. Ancora qualche tratto un po' delicato a mezza costa ed ecco l'omone e la croce di vetta a portata di mano che si conquistano in quattro salti.
In vetta presente il libro in prossimità della croce. Panorama favoloso a 360 gradi: visibilissimi i grandi laghi e parte della pianura Padana con il piazzalone grigio della Malpensa. A portata di mano i due alfieri che sembrano stagliarsi a difesa della Verzasca: Pizzo di Vogorno e Madone, più in là l'innevata Adula, un po' celata da un nuvolone. Peccato per il vento che ci costringe in rapida ritirata sulla via del ritorno che si svolge interamente su quella dell'andata.
Salita: 4 ore
Discesa: 3.5 ore
Pause: 1.5 ore
Il dislivello in salita e discesa tiene conto del tratto su carrozzabile per raggiungere l'attacco del sentiero dal parcheggio auto (-100 m, +100 m)

Tourengänger: rochi, POLI89


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