Monte Zucchero
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Quando si sceglie una meta "a caso" si parte con un poco di timore verso quello che ci aspetta. O quello che si troverà una volta in cima. Ma può succedere che il "caso" si riveli un colpo di fortuna e ricompensi più che ampiamente dalle fatiche profuse!
E così é stato per il Monte Zucchero.
Scelta a tavolino, guardando una cartina, e solo in seguito consultando guide e relazioni.
Detto fatto, sabato con calma, ci rechiamo alla www.capannaosola.ch (o Capanna Alpe d'Osura) dove pernottiamo. La capanna é davvero un piccolo bijoux. Situata sul pianoro alluvionale, offre tutti i comfort minimi per un buon soggiorno. Cucinare sul fuoco un bel risotto ai funghi e luganiga, giocare a carte e, al mattino, prepararsi il caffé sul fuoco, non ha prezzo (specialmente con la calura della pianura).
I proprietari stanno provvedendo ad un piccolo ampliamento della struttura. L'esterno della capanna é quindi un cantiere. A lavori ultimati vi sarà un refettorio più agevole, cucina a legna e a gas separati, e locali WC all'interno della capanna.
Complimenti alla Comunità Alpe Osola!
Domenica la salita si fa più dura. Il sentiero, sempre evidente e ben segnalato, sale verso nord-ovest e guadagna subito quota. Attorno a 1800, dopo ca un'ora di cammino, il sentiero prosegue verso nord più o meno in piano fino allo spartano Rifugio Sambuco, sempre di proprietà della Comunità Alpe Osola.
Da qui il sentiero si inerpica per prati fino alla Bocchetta di Mügaia.
Dalla Bocchetta, che funge da collegamento tra la Val d'Osura e la Val Redorta, si sale in breve, sempre lungo una traccia evidente, in vetta al Monte Zucchero. Ci sono alcuni passaggini, facili, dove bisogna almeno appoggiare le mani.
Il Monte Zucchero é un punto d'osservazione delle Alpi notevole. Vista la sua posizione relativamente isolata e le cime nelle vicinanze generalmente più basse, il panorama spazia a 360° su tutte le cime del Ticino, Vallesa, Oberland Bernese, Grigioni. E se si ha un pò di fortuna con la foschia anche verso sud.
Bellissima la visuale verso la triade del Campo Tencia, come pure sui 3000 della Valle di Blenio, poco più in lontananza.
La discesa verso il parcheggio si rivela come previsto lunga e faticosa. 1800 m di dislivello in discesa non sono uno scherzo, ma "il santo vale la candela".
Giornata e meta da incorniciare !!!
E così é stato per il Monte Zucchero.
Scelta a tavolino, guardando una cartina, e solo in seguito consultando guide e relazioni.
Detto fatto, sabato con calma, ci rechiamo alla www.capannaosola.ch (o Capanna Alpe d'Osura) dove pernottiamo. La capanna é davvero un piccolo bijoux. Situata sul pianoro alluvionale, offre tutti i comfort minimi per un buon soggiorno. Cucinare sul fuoco un bel risotto ai funghi e luganiga, giocare a carte e, al mattino, prepararsi il caffé sul fuoco, non ha prezzo (specialmente con la calura della pianura).
I proprietari stanno provvedendo ad un piccolo ampliamento della struttura. L'esterno della capanna é quindi un cantiere. A lavori ultimati vi sarà un refettorio più agevole, cucina a legna e a gas separati, e locali WC all'interno della capanna.
Complimenti alla Comunità Alpe Osola!
Domenica la salita si fa più dura. Il sentiero, sempre evidente e ben segnalato, sale verso nord-ovest e guadagna subito quota. Attorno a 1800, dopo ca un'ora di cammino, il sentiero prosegue verso nord più o meno in piano fino allo spartano Rifugio Sambuco, sempre di proprietà della Comunità Alpe Osola.
Da qui il sentiero si inerpica per prati fino alla Bocchetta di Mügaia.
Dalla Bocchetta, che funge da collegamento tra la Val d'Osura e la Val Redorta, si sale in breve, sempre lungo una traccia evidente, in vetta al Monte Zucchero. Ci sono alcuni passaggini, facili, dove bisogna almeno appoggiare le mani.
Il Monte Zucchero é un punto d'osservazione delle Alpi notevole. Vista la sua posizione relativamente isolata e le cime nelle vicinanze generalmente più basse, il panorama spazia a 360° su tutte le cime del Ticino, Vallesa, Oberland Bernese, Grigioni. E se si ha un pò di fortuna con la foschia anche verso sud.
Bellissima la visuale verso la triade del Campo Tencia, come pure sui 3000 della Valle di Blenio, poco più in lontananza.
La discesa verso il parcheggio si rivela come previsto lunga e faticosa. 1800 m di dislivello in discesa non sono uno scherzo, ma "il santo vale la candela".
Giornata e meta da incorniciare !!!
Tourengänger:
stellino

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Kommentare (1)