Anello dei Pizzoni di Laveno

Anello dei Pizzoni di Laveno

La meteo incerta ed il tempo limitato mi fanno rimandare l’escursione progettata, più impegnativa e distante, barattandola con una di quelle definibili “sotto casa”, pur sempre interessanti. Alle 7.40 ho già calzato gli scarponi a Laveno e mi avvio per il mio giro anulare con impermeabili et similia nello zaino per scaramanzia contro un cielo davvero poco attraente. Il percorso è molto conosciuto dai locali e consente di ammirare bellissimi panorami sul Lago Maggiore, i monti della sua sponda piemontese (Zeda, Limidario, ecc.) e l’orizzonte dei grandi 4000 occidentali, non certo oggi; a malapena si intuiscono le sagome dei monti più vicini nella foschia.

Così aggredisco la bella mulattiera che affrontai un paio di volte in passato correndo la Valcuvia Extreme che comprendeva anche la cresta che oggi percorrerò. Subito ricordo che di fronte ad una pendenza iniziale 30% mi chiesi chi me l’avesse fatto fare ad iscrivermi… ma oggi non bisogna correre, me la prendo più comoda anche se il tasso elevato di umidità fa comunque sudare copiosamente.

Non c’è molto da dire, il percorso è più che segnalato facendo parte sia dell’Anulare Valcuviano (giallo-verde) che del circuito 3V (Via Verde Varesina, bianco-rosso); fino a Casere e Vararo si svolge su mulattiere o sterrate in ottimo stato e molto comode; il percorso in cresta si svolge su stretto sentiero che viene definito “esposto” ma è una esposizione della quale io non ho per nulla sofferto. Molto spesso si transita tra villette piacevoli dai giardini ben curati o nelle piccole frazioni tra case ben tenute attraversate da strette stradine.

La zona si presta ad effettuare percorsi di lunghezza anche rilevante ma sempre al limite della “civiltà” quindi con la possibilità di interrompere o modificare l’itinerario progettato.

Dati salienti:
Dislivello salita 1009m ; discesa 998m

Lunghezza totale 12,7 km

Tempo totale 4h20' soste comprese (previste 5h00)

SLE 29,25 km