Pizzo Zerna 2572mt.
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Oltre tutto riesco a scovare un cimetta, il pizzo Zerna, che non ho mai salito così come i miei amici: per cui sarà senz'altro un bella giornata nelle amate Orobie.
Raggiungiamo Carona prima delle 8 ed al tornante dove parte la strada per i rifugi Calvi e Longo le macchine posteggiate e che sopraggiungono sono veramente tantissime; forse tutti per il timore dei temporali vogliono partire e rientrare relativamente presto e cercare di evitarli.
Dopo rapidi preparativi imbocchiamo la strada carrabile (più oltre parzialmente cementata dall'Enel) per i rifugi e ben presto attraversiamo la frazione Pagliari e transitiamo sotto la bellissima cascata di Val Sambuzza che oggi si presenta veramente ricca di acque, così come un po' tutta questa zona.
Dopo un paio di tornanti, in corrispondenza di una baita nei pressi di una fontana svoltiamo a sinistra prendendo il sentiero n.209 per il Passo di Publino, ottimamente segnalato.
Il sentiero sempre largo e ben segnato sale, con pendenza mai eccessiva e transitando da alcune baite, fino a due pianori sul più alto dei quali si trova il lago di Val Sambuzza.
Qui il sentiero che in realtà sembra più una mulattiera piega verso sinistra e in alcuni tratti passa sopra dei muretti di pietra a secco costruiti a suo tempo quando qui erano in attività alcune miniere.
In breve abbiamo poi raggiunto il Passo di Publino a pochi metri dal quale è situato il bellissimo Bivacco Pedrinelli.
Esso è stato ricavato dai ruderi di una caserma Italiana della Prima Guerra mondiale, costruita laddove era stata pensata una linea di difesa (la famosa linea Cadorna) che serviva per fronteggiare eventuali sfondamenti delle truppe Austriache del fronte vero e proprio posto più a nord.
Dal Passo di Publino seguendo l’evidente traccia che si stacca verso destra abbiamo percorso la cresta sud ovest del Pizzo Zerna, restando prevalentemente appena sotto al filo ed abbiamo raggiunto la vetta attraversando qualche nevaio un po' insidioso.
Dalla cima ho anche esaminato la possibilità, che secondo me c'è, di percorrere la cresta dal Pizzo Zerna fino al Monte Masoni, ma questo non per oggi.
Sulla vetta dopo aver mangiato qualcosa e dopo aver scattato le classiche foto ricordo siamo poi scesi per il medesimo itinerario, prendendo un po' di pioggia in prossimità del lago di Val Sambuzza.
Bella gita in un bellissimo ambiente delle Orobie, per oggi non si poteva pretendere di più.
Grazie a Silvia e Luke per l'ottima compagnia ed alla prossima.
Vista da

Quando leggo la mail mi viene un colpo: “porta le ghette …. e le ciaspole ...”
Le ciaspole????
LE CIASPOLE????
MA SIAMO AL 22 DI MAGGIO E ANDIAMO AL MASSIMO A 2600 M !!!
Rispondo con un sms: le ciaspole le porto, ma rimangono in macchina!
Immagino la faccia di Luca_P quando legge la mia risposta :)
Ci si trova a Bione con i 2 Luca e alla fine si decide per la cima che segue il versante sud per la salita … per cui le ciaspole rimangono in macchina :)
La zona è davvero stupenda, io conosco molo poco la bergamasca ma è ora di colmare questa lacuna.
Il sentiero, almeno fino al Passo di Publino è di quelli con la E anche minuscola, tranquillissimo, non troppo pendente e quindi con uno sviluppo piuttosto lungo; il sentiero che pare una autostrada e i cartelli ad ogni bivio. Insomma, non mi sono neppure resa conto di essere in montagna (in senso positivo!) vista la tranquillità del sentiero. Tanto tranquillo che saliamo chiacchierando le prime 2 ore.
Quando facciamo la sosta banana ci sembra di essere lenti … l'unico problema è il previsto temporale pomeridiano ma penso che la cosa principale sia essere fuori dalla cresta; poi, anche se piove, il sentiero è cosi tranquillo che non ci potrà creare problemi.
Da qui inizia ad aumentare la pendenza. Al Passo guardo con gusto la cresta … peccato che inizia a sentire la stanchezza. Però la cresta ci impegna un attimo ad attraversare i tratti di neve e le 2 roccette, poi ci fermiamo spesso ad ammirare il panorama verso la Valtellina … insomma, arrivo in vetta (nelle canoniche 3 ore e mezzo) che neanche me ne rendo conto.
Metto le bandierine, facciamo la foto, mangiucchiamo e poi è meglio scendere, le nubi si avvicinano.
In verità prendiamo poca acqua solo dalla baita fino al bosco, poi smette e ci lascia terminare la gita in tranquillità.
Il parcheggio è ora davvero stracolmo. Ci sono persone con picca e casco: Diavolo di Tenda? Un filo di invidia mi sale … di sana invidia … :)
Grazie ai 2 Luca che hanno avuto la pazienza di sopportarmi :) Alla prossima!
Quota partenza: m 1.230
Quota arrivo: m 2.512
Dislivello secondo Gipsy: m 1.340
Tempo totale, comprese le soste: 7 h 5 m
Km percorsi: 15,8 km
heliSLaLenta
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò (La Montagna)
Vista da Sky
Oggi sarei voluto andare al Petit Blanchen, un’altra cima della Valpelline, ma il tempo non è previsto un granché.. già al
Mont Avril non me la sono goduta appieno proprio per il tempo che non era bellissimo.. per cui la rimando ad un altro giorno in cui il tempo sarà più stabile.
Luca_P, a cui avevo proposto il
Petit Blanchen, viste le previsioni brutte, mi contro-propone due cime da Carona, il Pizzo Zerna e il Monte Masoni. Per me sono tutte nuove, come spesso accade, per cui ben vengano entrambe. Mi telefona sabato per metterci d’accordo sull’orario (5.30 da lui, per anticipare un eventuale peggioramento delle condizioni atmosferiche) e mi dice di portare le ciaspole. Io, che sono il più filo-ciaspolatore del gruppo, lo prendo un po’ come una gag.. ed infatti le ciaspole finiscono e rimangono nella mia macchina.. gli abbiamo fatto prendere un po’ di aria di montagna !
Ritrovo prima sotto casa di Luca_P, poi con
heliS a Bione. Il mio navigatore nuovissimo insiste a volerci far fare la val Taleggio.. si vede che ha voglia di formaggio.. Noi ce ne freghiamo e insistiamo per passare più a Sud.. Ci fermiamo ad un bar, per il solito caffè e succo di pera..
Al parcheggio di Carona c’è il mondo.. ma che ci fa tutta questa gente, a metà maggio ? Non voglio immaginare ad agosto.. Partiamo.. Strada asfaltata.. La valle che porta ai rifugi Longo e Calvi ha una bella cerchia di monti.. Passati dalle cascate del Brembo, la abbandoniamo e svoltiamo a sinistra. Il sentiero risale a fianco dei balzi della cascata, che ci fermiamo a fotografare ogni volta che sbuchiamo a vederla. Di lì, entriamo nella val Sambuzza. Tanti bei laghi, un circo glaciale. In lontananza vediamo la nostra meta. Il sentiero è sempre in lunghezza.. Si chiacchiera.. Si fanno foto, spesso le stesse ! Mi sembra che siamo lenti.. Arriviamo al bivacco e subito di lì al passo. Ci sono delle belle cornici di neve. Prendiamo la cresta, poco sotto, sul versante S. In lontananza vediamo un gruppetto di persone indaffarato nel passaggio su uno dei nevai che incontreremo. Uhm.. speriamo in bene.. Io sto per ultimo.. niente ramponi.. seguo le impronte, rifinendole.. La neve sembra buona.. Alla fine qualche passaggio a fianco di alcune roccette. Arrivo in cima. Sono soddisfatto. Stavolta ci sono anch’io. La discesa è anche lei delicata. Vorrei scendere sull’erba, ma è scivolosa, meglio la neve. Vorrei mettere i ramponi, ma alla fine lascio perdere. E alla fine va tutto tranquillissimo. La pioggia che prendiamo sono proprio quattro gocce. Come se non ci fossero state. Peccato per il panorama che dalla cima non andava oltre la prima catena di montagne..
Val Brembana.. un altro tassello nel mio percorso delle Alpi.. Stavolta coronato dalla cima.
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