Val Chironico e .... quasi Laghetto


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 19. April 2011 um 11:34. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:17 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Campo Tencia   Gruppo Madöm Gross 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 800 m
Strecke:Chironico località Valle Q950 - Cala Q1497 - Primo Bivio Laghetto/Alpe Sponda Q1497 - Secondo bivo Laghetto/Alpe Sponda Q1550 - Ponte sul Ticinetto - Sentiero per il laghetto fino a Q1680, rinunciamo a proseguire - ritorno al bivio dopo il ponte sul Ticinetto (Pranzo) Q1550 - Visita alla cascata - ritorno dalla stessa via.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, Galleria Ceneri, proseguire in direzione del Gottardo. Uscire a Faido, e prendere a destra al primo incrocio in direzione di Lavorgo. Dopo Lavorgo seguire in direzione di Biasca, si passa sotto un ponte (autostrada), subito questo sottopasso a destra indicazioni per Chironico e Nivo. Attraversare Nivo e salire fino a Chironico. Entrare in paese fino a raggiungere il torrente (il Ticinetto), in corrispondenza di un ponte indicazioni per Valle, Rifugio Sponda, ecc. Salire in auto (strada stretta attenzione ...), fino alla fine della strada, poco prima dello sbarramento, c'e' parcheggio per una decina di vetture. Il sentiero è subito evidente e ben battuto.

Un’ altra incompiuta ….

 Aggiungiamo un’ altra méta non raggiunta, a dire la verità sto imparando a metabolizzare queste piccole sconfitte, una rinuncia ponderata e decisa con intelligenza è sacrosanta, la sicurezza viene prima di tutto, ma inutile nasconderlo, … l’ ego resta ferito, amareggiato.

Ho imparato a superare questa piccola amarezza, godendomi la giornata, l’ amicizia dei miei compagni, la natura che tanto ci offre, i paesaggi, gli animali incontrati (sì anche una vipera …).

Chiudiamo i preamboli, e passiamo all’ escursione.

Vista la situazione neve e la calura di queste ultime settimane, puntiamo a qualcosa sotto i 1800mt, decidiamo di salire al Laghetto (laghetto Laghetto) in Val Chironico,

seguendo per gran parte lo stesso sentiero che porta alla Capanna Sponda.

Alle 8:30, dopo aver parcheggiato a Valle, dove finisce la strada che da Chironico sale verso monte, iniziamo la nostra bella giornata.

Il parcheggio è limitato (forse una decina di posti).

Si prende quota abbastanza rapidamente, passando a fianco ad una cappelletta dedicata alla Madonna di Lourdes, il sentiero si allarga e sale protetto da barriere con molti tornanti.

Raggiungiamo Cala a 1467mt, un bel gruppo di baite, molte in legno, con una chiesetta ed uno splendido campanile.

Proseguiamo verso monte, entrando in un bel bosco di conifere, quasi in piano.

Raggiungiamo un primo bivio, a 1537mt, siamo a Faura di Cala sud, una palina divide due direzioni possibili, salire verso l’ Alpe e Rifugio Sponda, oppure quasi in discesa verso il laghetto (e proseguendo al Passo del Piatto, la Capanna Cognora e Sonogno, in Val Vergoness).

Una breve consultazione, Paolo vorrebbe salire alla capanna, noi al laghetto …

Inizia una serie di saliscendi anche di oltre 50m, sempre nel bosco, nei pochi spazi aperti vediamo il versante opposto, e la conca che ospita il laghetto.

Se su questo lato la neve ha ceduto al calore delle giornate, il lato opposto è tutto molto imbiancato. Ma la testa (la nostra)  è dura, e si prosegue.

Usciamo dal bosco, si apre il fondo della vallata, da un bel punto di osservazione vediamo tre camosci che corrono sulla neve, splendido incontro.

Raggiungiamo un secondo bivio/palina, siamo in località Ragada a 1515mt, di nuovo la scelta per il laghetto o per la Capanna Sponda.

Guardarsi attorno è d’ obbligo, è una larga e stupenda conca che chi si chiude a monte con una enorme cascata, ma la fretta di continuare non ci permette di “gustarla” in pieno, per ora ….

Scendiamo ed attraversiamo il Ticinetto sopra un bel ponte, ed iniziamo la lunga e difficoltosa salita sul versante innevato.

In effetti il sentiero compie una U, salendo da Cala fino a Ragada per ritornare indietro sul lato opposto della vallata. La neve è poco portante, la tenuta migliore sopra le slavine, tanto hanno ormai scaricato, e la crosta ghiacciata tiene.

Poi si sale nel bosco, abbiamo difficoltà nel trovare il percorso, qualche bollino sulle piante ci aiuta. Cerchiamo di salire evitando la neve, negli spazi sotto le piante si è sciolta o è poca, camminiamo sui sassi, ma la neve aumenta ed è sempre peggio …

Il pendio è molto ripido, si affonda e si scivola quando ci sono sotto i sassi, ma proseguiamo, contando il dislivello che manca. Con le piante sotto ci si sente al sicuro, anche se scivolo mi aggrappo ….

Le piante diradano e la pendenza aumenta, ci consultiamo sul proposito di continuare o meno …. Si prosegue.

Arriviamo a 1680mt, mancano meno di 100mt al laghetto, ma è il tratto più ripido e soprattutto ci sono due traversi senza alcuna protezione verso valle.

Altra piccola riunione e si decide “a maggioranza” di rinunciare ….

Che brutta parola, ma è sempre meglio di “sconfitta”, è una decisione ragionata, quando non ti diverti più a proseguire e non ti senti tranquillo (a me personalmente assillava il pensiero della discesa …), deve vincere la ragione: “Si torna indietro”.

Ritorniamo sui nostri passi, e le nostre tante buche nella neve, ritorniamo al ponticello,

e ci accampiamo per pranzo sopra grandi pietre, al sole con la cascata in vista.

Pranziamo godendoci un grande panorama, devo dirvi che è proprio un gran bel posto, vale assolutamente la pena di vederlo, uno tra i più belli.

Mentre Roberto e Gimmy si godono il sole, io e Paolo decidiamo di andare a vedere da vicino-vicino la cascata, ci arriviamo proprio sotto, fino a sentire le sottili gocce d’ acqua trasportate dall’ aria.

Una bella sensazione, mentre ci accorgiamo che da una roccia sul lato destro della cascata, un camoscio ci osserva per nulla impaurito. E’ molto vicino, ci guardiamo, poi decide di spostarsi, senza fuggire. E’ una di quelle cose che mi appagano, l’ incontro con gli animali selvatici è sempre una bela sorpresa.

Ritorniamo dai nostri due compagni, guardo l’ orologio e dico a Paolo che ci siamo allontanati per oltre mezz’ora … proprio un bel giretto.

Foto di gruppo prima di ripartire, poi via di buon passo fino a Cala, percorrendo lo stesso sentiero e i vari saliscendi.

Arriviamo a Cala, poco prima delle baite un serpente/vipera ci attraversa il sentiero, ad un metro circa dal mio passo, si muove veloce e si infila tra le pietre, non riesco a fotografarlo, e neppure a capire dalla testa se è un serpente o meno.

Nero, circa 60/70 cm corpo abbastanza grosso e coda tozza e corta, testa nera, forma … mah?

A Cala visitiamo la bella chiesetta, dopo esserci dissetati al lavatoio, poi giù sul sentiero verso l’auto, con i suoi scalini e tornanti.

Rimpianti? Nessuno, mi sono goduto la giornata, nonostante ….

Neppure il rimpianto di non aver dato retta a Paolo e salire alla Capanna, niente fatica nella neve, 2000mt certo, ma non avrei visto la Ragada con la sua cascata ed i suoi animali.

Va bene così (è una frase tipica di Roberto, ma anche una canzone di Vasco),  lascio la Val Chironico, con la capanna Sponda ed il laghetto tra le cose da  RI-fare …….

 

 

Il solito riassuntino:

Percorso: 11,6Km  (al laghetto 0,7 + 0,7 Km da aggiungere)

Tempo:    6:00 di cammino + soste

Dislivello: 730 mt relativo e 1360mt assoluto

 

Altre foto, diario, ecc sul nostro sito :

www.girovagando.net    escursione #90

 

 

 


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Kommentare (10)


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beppe hat gesagt: saggia decisione
Gesendet am 19. April 2011 um 13:27
Ciao Giorgio io ci sono stato in condizioni estive ,avete fatto bene ha non rischiare .
un saluto a tutti Beppe

Sky hat gesagt: Le rinunce..
Gesendet am 19. April 2011 um 13:31
Sì, le rinunce fanno male.. Vado in montagna da una vita ma, prima di questi ultimi mesi, ero tornato indietro solo una volta.. di recente invece un bel po’ di volte.. due proprio nelle ultime due uscite.. e la cosa lascia l’amaro in bocca perché dei miei amici erano passati proprio di lì.. Però questo fatto è un segno che sto facendo cose più complicate di una volta, e quindi è una crescita ! E, ovviamente, la sicurezza è al primo posto, specie se, come capita spesso a me, sei in giro da solo..
Un mio amico, vedendomi tornare da una cima “mancata”, mi disse “bravo, hai avuto il coraggio di rinunciare”.
Detto questo, si arriva a casa e si pensa : ci riprovo ? potevo passare lo stesso ? le condizioni non erano abbastanza buone ? E così, magari, un giorno ci si riproverà.. Le montagne sono tante, però.. alcune ti lasciano la voglia di ritentare..
Ciao, Luca

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:Le rinunce..
Gesendet am 19. April 2011 um 14:19
Grazie Beppe per la dritta, avevo questa sensazione, ma non essendoci mai stato non ero certo.

Luca, uscendo in gruppo abbiamo la fortuna di decidere per maggioranza, questo aiuta a ... fare qualcosa in più quando serve, ma anche tirarsi indietro se qualcuno di noi inizia a non sentirsi a proprio agio.

Come dice l'amico Giulio, non si smette mai di imparare, sono tutte esperienze, il bello è aver conosciuto una vallata nuova che meritava proprio una visita, e quindi merita di tornarci!

heliS hat gesagt: Rinunciare ...
Gesendet am 19. April 2011 um 15:00
Sai quante volte? E molte lasciano l'amaro in bocca, ma è un giusto inpulso a tornare ... e fare quello che "credevi" di non essere in grado di fare!
L'importante è andare e sapere quando è il caso di tornare indietro.
Come disse qualcuno di cui non ricordo il nome: io sono qui a raccontarla la mia sconfitta ...
Ciao
S.

Gesendet am 19. April 2011 um 15:55
ciao ragazzi bei commenti certo che rinunciare pesa, a me molto, domenica saggiamente lo abbiamo fatto e deciso tutti insieme, forse siamo purtroppo tutti un po' schiavi dei tempi ristretti, di poter effettuare escursioni soltanto nel fine settimana. Questo qualche volta ci porta a rischiare comunque pur di arrivare alla meta: ma non ne vale la pena perchè mette a rischio la nostra sicurezza e spesso quella di altri. È importante imparare a rinunciare, un elemento primario di prevenzione che per chi frequenta le montagne deve essere tenuto sempre presente in ogni condizione».
Ciao a tutti il vs roberto59, abuelo eze

clotilde hat gesagt: ok per rinuncia
Gesendet am 19. April 2011 um 16:36
Anche noi,Alberto io e Giuseppe abbiamo fatto quel sentiero l'estate scorsa, saggia decisione la rinuncia,in quel punto il traverso è un sentiero con molta erba è abbastanza stretto, con la neve penso pericoloso.
Ciao Tilde

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:ok per rinuncia
Gesendet am 20. April 2011 um 09:00
Grazie Tilde per le parole di conforto.
Avevo visto la vostra escursione come quella di Ale84, lo faccio sempre prima di una destinazione nuova.
Come ho detto a Beppe, avevo "percepito" che il brutto era in arrivo, ora mi ha dato la certezza. Meglio così.

Jules hat gesagt:
Gesendet am 19. April 2011 um 17:53
Mi accodo... brucia, ma è giusto così! Del resto, questo periodo dell'anno è quello che più di tutti può riservare questo tipo di sorpresa. Ogni tanto si "gira l'angolo", ed eccola lì, la bella lingua di neve fantozziana!
A completare il sito, aggiungerei una lista di incompiute... :)
Bunoa serata!
Jules

brown (Girovagando) hat gesagt: da rifare
Gesendet am 21. April 2011 um 22:43
anche se fossimo arrivati al laghetto avremmo visto ben poco .Tanta neve laghetto ghiacciato e la paura del ritorno...La possiamo raccontare e' gia' questo un successo.In compenso abbiamo trovato un posto per pranzare molto bello.
Sono comunque rimasto soddisfatto dell'escursione ,una bella sgambata.Alle prossime Paolo

gbal hat gesagt: La rinuncia...
Gesendet am 22. April 2011 um 18:43
Sarà che ultimamente ne ho collezionati tanti di dietro-front che capisco benissimo lo stato d'animo che pervade dopo aver rinunciato per riflessione o per esaurimento delle forze. La testa ci dice che abbiamo fatto la cosa giusta, nel cuore ci brucia la sconfitta, l'idea che forse... se avessimo osato appena un po' di più.... Può essere vero, a volte siamo più carichi e tentiamo, altre volte ci arrendiamo alla ragione. E' comunque un sentimento che quasi sempre poi ci ritornerà forza la prossima volta e ci farà passare dove abbiamo lasciato, perchè in fondo lo sappiamo che è importante partecipare ma che è più bello vincere.
Bravi e.... un in bocca al lupo per la prossima (lo auguro anche a me stesso)!
Ciao
Giulio


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