Laghetto (di Chironico)
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Era da un po’ di tempo che Guido voleva portarci nelle “sue zone di caccia alta” proponendoci una passeggiata tranquilla senza troppi sforzi fisici. E allora via, si parte per una due giorni presso il Laghetto apparentemente senza nome ma in realtà sopra Chironico. A dir la verità il tempo non prometteva molto di positivo, ma dopo una telefonata a Locarno Monti, si decide di partire. Nei sacchi quanto necessario per un bivacco ad alta quota e due tende da boyscout, con l’automobile ci spostiamo fin sopra Chironico in località Valle.
Visto che non ci saranno troppi sforzi da sopportare intraprendiamo i primi 2 km di comodo sentiero che ci permettono di salire i primi 500 m di dislivello: come inizio non è mica male! Ma il peggio è che dopo un quarto d’ora che siamo in cammino comincia a tuonare e a questo non eravamo affatto preparati! Fortuna vuole che giunti a Cala, quando inizia a “roversare”troviamo l’amico Giulio che ci ospita nel suo bel rustico: e giù lampi e su birra, e giù tuoni e su torta, e giù acqua e su caffè!!!!!
Poi d’un tratto il cielo in lontananza proprio sopra il laghetto si apre: la giornata non è ancora finita, si riparte. L’aria è fresca ma subito iniziamo ad espellere quanto bevuto dal Giüli.
Con passo lento ma regolare ci avviamo verso il Piano del’Ör, il Passo Ciù e il Ponte sul Ticinetto poi inizia la salita conclusiva e finalmente giungiamo all’agognato Laghetto: ne è valsa la pena, il colpo d’occhio è veramente favoloso!
Piazziamo le tende e iniziamo i preparativi per il fornello: per cena ci saranno bistecche di cavallo alla "pioda"! Dopo cena proviamo a lanciare (senza esito) le nostre lenze nelle fresche acque e dopo qualche cantata la fatica della salita e della pausa forzata chez Giüli ci induce a stendere le stanche membra sul duro terreno.
Il risveglio ci offre un cielo terso da cartolina. È l’occasione per insidiare qualche salmerino e per scoprire la meravigliosa flora circostante. Dopo un pranzetto, sempre sul fornello con la "pioda" ma questa volta un po’ più “svizzero tedesco”, tentiamo un bagnetto nelle limpide acque: sarà un po’ da pazzi ma risulterà anche bellissimo!
Poi raccolte le nostre masserizie, riprendiamo la via verso casa percorrendo lo stesso tragitto del giorno prima. Alla fine, nonostante le difficoltà iniziali, la due giorni è risultata molto bella e appagante. Bravo guido!
Partecipanti: Guido, Renata, Viola e Gori
Visto che non ci saranno troppi sforzi da sopportare intraprendiamo i primi 2 km di comodo sentiero che ci permettono di salire i primi 500 m di dislivello: come inizio non è mica male! Ma il peggio è che dopo un quarto d’ora che siamo in cammino comincia a tuonare e a questo non eravamo affatto preparati! Fortuna vuole che giunti a Cala, quando inizia a “roversare”troviamo l’amico Giulio che ci ospita nel suo bel rustico: e giù lampi e su birra, e giù tuoni e su torta, e giù acqua e su caffè!!!!!
Poi d’un tratto il cielo in lontananza proprio sopra il laghetto si apre: la giornata non è ancora finita, si riparte. L’aria è fresca ma subito iniziamo ad espellere quanto bevuto dal Giüli.
Con passo lento ma regolare ci avviamo verso il Piano del’Ör, il Passo Ciù e il Ponte sul Ticinetto poi inizia la salita conclusiva e finalmente giungiamo all’agognato Laghetto: ne è valsa la pena, il colpo d’occhio è veramente favoloso!
Piazziamo le tende e iniziamo i preparativi per il fornello: per cena ci saranno bistecche di cavallo alla "pioda"! Dopo cena proviamo a lanciare (senza esito) le nostre lenze nelle fresche acque e dopo qualche cantata la fatica della salita e della pausa forzata chez Giüli ci induce a stendere le stanche membra sul duro terreno.
Il risveglio ci offre un cielo terso da cartolina. È l’occasione per insidiare qualche salmerino e per scoprire la meravigliosa flora circostante. Dopo un pranzetto, sempre sul fornello con la "pioda" ma questa volta un po’ più “svizzero tedesco”, tentiamo un bagnetto nelle limpide acque: sarà un po’ da pazzi ma risulterà anche bellissimo!
Poi raccolte le nostre masserizie, riprendiamo la via verso casa percorrendo lo stesso tragitto del giorno prima. Alla fine, nonostante le difficoltà iniziali, la due giorni è risultata molto bella e appagante. Bravo guido!
Partecipanti: Guido, Renata, Viola e Gori
Tourengänger:
Barba

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