Il Torrione
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Domenica con temperature anomale, troppo caldo per percorsi innevati scelgo di stare in basso sul versante assolato della val Solda. Però ho molta voglia di camminare a lungo e quindi mi progetto un giro abbastanza variegato, salita al Torrione salendo da Castello, poi cresta Fojorina e cima dell'Oress fino al passo Pairolo e discesa dall'alpe di Puria. Poi come al solito cambio idea e invece di percorre la cresta decido di salire sulle Cime di Noga, dove non ero mai passato e da cui devo dire si ha un'ottima vista sul lago di Lugano.
Parto quindi da Castello, raggiungo Dasio seguendo prima la carrozzabile fino ad Puria e poi una
mulattiera. Raggiunto il piazzale della chiesa inizia il sentiero delle 4 valli, marcato con un segna via bianco e rosso. Dopo pochi metri il sentiero svolta destra, io proseguo invece diritto in salita seguendo il sentiero 5 che porta all'alpe Mapel. Evito un paio di bivi a sinistra che portano al Sasso di Mont e di seguito all'alpe di Puria e arrivo al dosso panoramico dove sorge l'alpe.
Dopo una pausa riparto in salita verso il Bus della Noga. La salita si sviluppa a tornati in una faggeta, il sentiero è reso scivoloso dalle abbondanti foglie secche. Sosta per visitare l'interno della grotta prima di arrivare in breve ad una bocchetta posta tra Cime di Noga e monte Pradè, più o meno a quota 1500 m.
Perdo poco più di centinaio di metri per scendere all'alpe di Dasio (tenendo come riferimento la CSN). Da qui riprendo la salita verso l'alpe Noresso, che è solo un rudere. Qui la segnaletica è poco chiara, mi affido alla CSN e imbocco il vallone che risale verso il Torrione anche se non riesco a vedere dove inizia il sentiero. In breve ricomincio a vedere i segnavia sulle piante. Altro dubbio in corrispondenza di una bocchetta dove a destra si prosegue mezzacosta verso l'alpe Fiorina e la bocchetta del Boj. Di nuovo non vedo il sentiero verso il Torrione ma evidentemente devo proseguire in salita, ormai la cima è visibile. Ritrovo il sentiero leggermente più a valle della bocchetta. Evito la deviazione diretta per salire da sud in vetta in quanto il sentiero è ricoperto di paglia scivolosa e quindi preferisco il meno divertente e più lungo sentiero a mezza costa che aggira la vetta per salire da nord.
Ultimo tratto in cresta prima di raggiungere un breve caminetto non esposto da risalire con l'aiuto delle mani. In vetta panorama su lago e val Cavargna.
Per la discesa raggiungo la cima di Fojorina e scelgo fra le varie possibilità un sentiero che scende direttamente all'alpe di Dasio. Da qui risalgo verso le Cime di Noga, dove ammiro un panorama davvero notevole. Scendo tra ripidi pascoli seguendo i segnavia che presto saranno ricoperti dalla vegetazione.
Evito il bivio a sinistra che porta a Punè e di nuovo al Sasso di Mont per scendere a destra verso l'alpe di Puria inferiore. Dall'alpe parte un sentiero lungo il Soldo che riporta a Castello.
Terminato un tratto quasi pianeggiante il Soldo si getta in un vertiginoso intaglio a formare una suggestiva cascata, il sentiero abbandona il torrente per ridiscendere una parete in apparenza inaccessibile senza troppe difficoltà. Ho solo la brutta sorpresa di dover attraversare un lungo tratto di boscaglia bruciata di recente. Un incendio superficiale che non ha compromesso la vegetazione ma che ha reso l'aria poco respirabile. Finalmente raggiungo i verdeggianti nuclei di Camporgna e Pregè dove l'atmosfera torna gradevole grazie anche all'esplosione del verde primaverile.

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