Wenglispitz
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Finalmente una domenica di sole e senza impegni di lavoro: si va a fare scialpinismo! Visto le recenti nevicate decido per una gita non difficile e senza pendenze estreme: il Wenglispitz, 1220 metri di dislivello e un ambiente solitario e grandioso.
Siamo in otto e quando arriviamo a Hinterrhein la neve sui prati è decisamente poca: una leggera spolverata che lascia trasparire erba e letame! Per fortuna ci sono molte lingue di neve che portano in quota dove lo spessore sembra decisamente più abbondante. Dopo il primo pezzo in piano la pendenza si accentua, è questo il tratto più pendente della gita: dal paese fino alla Chilchalp, poi i pendii divengono più dolci e ben presto vediamo la nostra cima, non ci resta che puntare alla Wengliluecke e da lì risalire i 360 metri che portano in vetta, fino al passo tutto bene poi la mancanza di allenamento (è un mese che non riesco ad andare in montagna) si fa sentire, il mio ritmo rallenta notevolmente, sarà anche il gelido e forte vento da Nord che mi disturba molto. Comunque stringo i denti e finalmente, un po' in ritardo rispetto a quanto avevo sperato, raggiungo la cima. Il vento è micidiale: decidiamo di fare la sosta pranzo alla Chilchalp, prepariamo sci e scarponi per la discesa e giù!
La parte destra della dorsale è un delirio di sastrugi insciabili ma verso sinistra è già trasformata: un firn magnifico! Arriviamo al passo al settimo cielo: che sciata!
Dal passo la neve cambia: ancora divertente ma a tratti c'è una crosta insidiosa, non ci si può distrarre un attimo, più giù, il tratto subito prima della Chilchalp è veramente pessimo ma comunque siamo alla sosta pranzo. Ce la prendiamo comoda: il tempo è splendido, l'alpeggio dispone di una comoda panca riparata dal vento, il panorama è notevole e la neve non può che migliorare. Alle 14,30 ricominciamo a scendere, la neve si è un po' rammollita e quando arriviamo al canalino che porta alla stradina è in condizioni perfette: morbida e sciabile, ci aspettano una settantina di metri di divertimento puro. Poi un tratto di stradina e l'ultimo tratto, più pianeggiante, ma ben innevato e piacevole.
Gran bella gita: non difficile ma con pendii divertenti, bel panorama dalla cima e decisamente poco frequentata, specie rispetto al vicino Chilchalporn dove c'era un autentica processione di sciatori e ciaspolari.
Siamo in otto e quando arriviamo a Hinterrhein la neve sui prati è decisamente poca: una leggera spolverata che lascia trasparire erba e letame! Per fortuna ci sono molte lingue di neve che portano in quota dove lo spessore sembra decisamente più abbondante. Dopo il primo pezzo in piano la pendenza si accentua, è questo il tratto più pendente della gita: dal paese fino alla Chilchalp, poi i pendii divengono più dolci e ben presto vediamo la nostra cima, non ci resta che puntare alla Wengliluecke e da lì risalire i 360 metri che portano in vetta, fino al passo tutto bene poi la mancanza di allenamento (è un mese che non riesco ad andare in montagna) si fa sentire, il mio ritmo rallenta notevolmente, sarà anche il gelido e forte vento da Nord che mi disturba molto. Comunque stringo i denti e finalmente, un po' in ritardo rispetto a quanto avevo sperato, raggiungo la cima. Il vento è micidiale: decidiamo di fare la sosta pranzo alla Chilchalp, prepariamo sci e scarponi per la discesa e giù!
La parte destra della dorsale è un delirio di sastrugi insciabili ma verso sinistra è già trasformata: un firn magnifico! Arriviamo al passo al settimo cielo: che sciata!
Dal passo la neve cambia: ancora divertente ma a tratti c'è una crosta insidiosa, non ci si può distrarre un attimo, più giù, il tratto subito prima della Chilchalp è veramente pessimo ma comunque siamo alla sosta pranzo. Ce la prendiamo comoda: il tempo è splendido, l'alpeggio dispone di una comoda panca riparata dal vento, il panorama è notevole e la neve non può che migliorare. Alle 14,30 ricominciamo a scendere, la neve si è un po' rammollita e quando arriviamo al canalino che porta alla stradina è in condizioni perfette: morbida e sciabile, ci aspettano una settantina di metri di divertimento puro. Poi un tratto di stradina e l'ultimo tratto, più pianeggiante, ma ben innevato e piacevole.
Gran bella gita: non difficile ma con pendii divertenti, bel panorama dalla cima e decisamente poco frequentata, specie rispetto al vicino Chilchalporn dove c'era un autentica processione di sciatori e ciaspolari.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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