Rifugio Stoppani 890mt. e perlustrazione del canalone di Val Comera fino a quota 1600mt.
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Oggi, causa impegni vari per i quali dovrò rientrare a casa nel primissimo pomeriggio, decido per una gita breve e, conscio delle recenti nevicate vado a verificare le condizioni del canalone di val Comera che prima o poi vorrei percorrere in invernale.
Alle 7.00 in completa solitudine mi trovo al parcheggio antistante il piazzale funivia dei Piani d'Erna e, davanti ad una bellissima luna che va dileguandosi con il chiarore dell'alba, mi equipaggio con piccozza e ramponi in uno zaino molto leggero.
Percorrendo il sentiero segnavie n°1 passo dalla frazione Costa 800mt. e dal rifugio Stoppani 890mt., dove cominciano le prime chiazze di neve e laddove mi concedo una brevissima sosta.
Dopodichè giungo al Pian della Beduletta, a 1325mt., dov'è posto un caratteristico crocefisso e decido che è il momento di calzare i ramponi ed utilizzare la piccozza; la neve al suolo è già parecchio consistente e presenta una crosta da rigelo non portante, per cui proseguire da qui è veramente faticoso e delicato.
Poco oltre finiscono anche le tracce di passaggio e la crosta da rigelo si alterna a pezzi ghiacciati ed a slavine scese nei giorni scorsi dalle ripide pareti intorno; la temperatura non è particolarmente fredda ma comunque è tutto completamente in ombra.
In breve dopo aver superato lo scolo del canale Cermenati raggiungo quello del canale Comera (appena sopra, nei pressi del punto di separazione, su uno sperone di roccia, c'è una specie di armadietto metallico che non so cosa sia) e vedo il bivio tra la via normale che prosegue verso il rifugio Azzoni/ punta Cermenati e, sulla sinistra, il canalone di val Comera.
Procedo in direzione di quest'ultimo e, come da relazioni studiate, aggiro sulla destra una barriera rocciosa che chiude l'accesso, con breve arrampicata su misto (I).
Dopodichè, con un traverso molto delicato per via degli accumuli di neve, in leggera discesa rientro nel canalone Comera vero e proprio.
A questo punto il fondo è ottimale e procedo in sicurezza e tranquillità fino a che il canale si apre e intravvedo sulla sinistra il canalone Cazzaniga (dove sono poste due lapidi), mentre io proseguo verso destra per cercare di raggiungere la parte più alta del Comera.
Poco oltre, data la quantità di neve veramente notevole ed alquanto instabile, dopo essere finito tra l'altro in una buca vicino ad una roccia riportando una leggera "abrasione", ritengo sia il caso di rientrare percorrendo a ritroso tutto l'itinerario.
Per curiosità percorro il Canalone Cazzaniga, ma solo per un breve tratto, fino a che esso è chiuso e sormontato da ripide pareti tutt'intorno.
Che dire, è stata un'interessante perlustrazione per il prossimo tentativo, quando le condizioni saranno migliori.
Grazie Resegone grazie Montagna.
Alle 7.00 in completa solitudine mi trovo al parcheggio antistante il piazzale funivia dei Piani d'Erna e, davanti ad una bellissima luna che va dileguandosi con il chiarore dell'alba, mi equipaggio con piccozza e ramponi in uno zaino molto leggero.
Percorrendo il sentiero segnavie n°1 passo dalla frazione Costa 800mt. e dal rifugio Stoppani 890mt., dove cominciano le prime chiazze di neve e laddove mi concedo una brevissima sosta.
Dopodichè giungo al Pian della Beduletta, a 1325mt., dov'è posto un caratteristico crocefisso e decido che è il momento di calzare i ramponi ed utilizzare la piccozza; la neve al suolo è già parecchio consistente e presenta una crosta da rigelo non portante, per cui proseguire da qui è veramente faticoso e delicato.
Poco oltre finiscono anche le tracce di passaggio e la crosta da rigelo si alterna a pezzi ghiacciati ed a slavine scese nei giorni scorsi dalle ripide pareti intorno; la temperatura non è particolarmente fredda ma comunque è tutto completamente in ombra.
In breve dopo aver superato lo scolo del canale Cermenati raggiungo quello del canale Comera (appena sopra, nei pressi del punto di separazione, su uno sperone di roccia, c'è una specie di armadietto metallico che non so cosa sia) e vedo il bivio tra la via normale che prosegue verso il rifugio Azzoni/ punta Cermenati e, sulla sinistra, il canalone di val Comera.
Procedo in direzione di quest'ultimo e, come da relazioni studiate, aggiro sulla destra una barriera rocciosa che chiude l'accesso, con breve arrampicata su misto (I).
Dopodichè, con un traverso molto delicato per via degli accumuli di neve, in leggera discesa rientro nel canalone Comera vero e proprio.
A questo punto il fondo è ottimale e procedo in sicurezza e tranquillità fino a che il canale si apre e intravvedo sulla sinistra il canalone Cazzaniga (dove sono poste due lapidi), mentre io proseguo verso destra per cercare di raggiungere la parte più alta del Comera.
Poco oltre, data la quantità di neve veramente notevole ed alquanto instabile, dopo essere finito tra l'altro in una buca vicino ad una roccia riportando una leggera "abrasione", ritengo sia il caso di rientrare percorrendo a ritroso tutto l'itinerario.
Per curiosità percorro il Canalone Cazzaniga, ma solo per un breve tratto, fino a che esso è chiuso e sormontato da ripide pareti tutt'intorno.
Che dire, è stata un'interessante perlustrazione per il prossimo tentativo, quando le condizioni saranno migliori.
Grazie Resegone grazie Montagna.
Tourengänger:
Luca_P
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