Pialeral

 26 febbraio 2011, Pasturo – Pialeral – Balisio
Escursione tranquilla con Fabrizio; l’intenzione era di andare a vedere il nuovo bivacco Riva – Girani, però decidiamo di partire tardi, con il treno delle 8,20 e di prendercela con calma.
Arriviamo a Pasturo, 630 m, dopo aver fatto il giro turistico della Valsassina, anche qui hanno ridotto il servizio degli autobus; sosta per il caffé, poi c’incamminiamo verso il centro del paese dove, all’inizio di un vicolo sulla sinistra si trova il cartello indicatore per il Pialeral, e da qui inizia la vecchia mulattiera che incrocia in alcuni punti la strada carrozzabile.
In alcuni tratti ci sono neve e ghiaccio, ma senza rendere difficoltosa la salita; i primi fiori rallegrano l’ambiente, e vediamo anche una volpe in cerca di cibo nella neve; qualche foto rallenta la salita, ma non abbiamo fretta.
Arrivati alla Cappella degli Alpini, 1042 m, si segue brevemente la strada, poi si riprende la ripida mulattiera fino alle Cascine di Cova, 1301 m, dove ci si congiunge al sentiero che proviene da Balisio; ancora un ultimo breve strappo e siamo al Rifugio Antonietta, 1400 m, dopo circa 2 1/4 ore.
Da qui saliamo al pianoro dove sorgeva il Rifugio Mario Tedeschi della S.E.M, 1430 m, distrutto da una valanga nell’inverno del 1986; il cielo comincia a velarsi e il vento a rinfrescarsi.
Scendiamo al rif. Antonietta dove pranziamo con i nostri viveri, lasciandoci tentare anche da una buona “zuppa di legumi”; anche se non ne sento il bisogno, trovo piacevole mandar giù qualcosa di caldo.
Stiamo però fuori, dentro è affollato e la temperatura è "da collasso".
Iniziamo la discesa verso il Colle di Balisio, su sentiero abbastanza pulito dalla neve ma fangoso; breve sosta alla Cappella del Sacro Cuore, 882 m, poi lungo la stradina fino a Balisio, 723 m; circa 1 ora e mezza di discesa.
Ora il cielo è coperto e l’aria decisamente fredda, una sosta al bar e saliamo sul bus per Lecco.
Salita: 800 m.
Discesa: 707 m.
Tempo totale circa 4 ore, escluse soste.