Alpe di Neggia (1395 m) - Spalla Nord-Ovest del Tamaro (1760 m) - Colle di Medé (1693 m)


Publiziert von tapio , 26. Februar 2011 um 22:55. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:23 Februar 2011
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Monte Gambarogno   Gruppo Tamaro-Lema 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 394 m
Abstieg: 394 m
Strecke:[4.25km] Alpe di Neggia - Tamaretto - Spalla Nord-Ovest del Tamaro - e ritorno, con passaggio sul Colle di Medé
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva all'Alpe di Neggia in due modi: salendo da Vira Gambarogno, oppure salendo da Maccagno, via Valle Veddasca e Indemini

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Pensieri sparsi di tapio

 

Le montagne, si sa, non sanno parlare. Ma esprimersi, sì. Quando vogliono significare “da qui non si passa”, te lo fanno capire, e lo stesso quando sembrano stenderti un tappeto sotto gli scarponi. Questa volta, che non è la prima, e non sarà nemmeno l’ultima, la montagna ha detto no, e gli hanno fatto eco anche il vento e la neve. L’uno soffiava forte e con il passar del tempo aumentava sempre più, l’altra fin dall’inizio, per essere domata richiedeva sforzi inusuali, soffice come l’ovatta. Con queste premesse, abbiamo comunque tentato. Tentato finché abbiamo potuto. Solo che davanti all’evidenza di un pendio dalla forte inclinazione, dove, se parti, non ti fermi più, abbiamo preferito evitare di sapere quanti metri avremmo potuto fare in scivolata libera. Andava bene anche così. Tre ore di salita nella neve fresca e accumulata, a cui ne sarebbero seguite altre due per la discesa ci sembravano abbastanza, per questa nostra prima uscita comune. Ne seguiranno altre, e anche le condizioni potranno essere più favorevoli. Anche su di un pendio rivolto a nord, come oggi. Grazie Giulio per la bella avventura nella neve.

 

 

…ed ora le riflessioni di gbal

 

Pareva la giornata giusta per l'avverarsi di tante cose: l'incontro con Fabio (tapio) tante volte rimandato; l'occasione di dar corso ad una gita sul Tamaro a lungo sognata, dall'Alpe di Neggia; la giornata meteorologicamente ottima….. Invece alcune cose non sono andate per il giusto verso come ha già narrato Fabio ma, soprattutto le condizioni della neve ci hanno letteralmente tagliato le gambe. Una neve soffice come appena caduta anche se erano ormai trascorsi i canonici 3-4 gg per la trasformazione. Già dalla prima occhiata abbiamo capito che dovevamo dare una grossa ridimensionata al progetto originale e dopo aver calzato da subito le ciaspole e provata la neve abbiamo capito che sarebbe stato già bello giungere almeno in vetta. Invece no! Nemmeno quello….Secondo le previsioni, con terreno normale o neve compatta avremmo dovuto giungere in vetta al Tamaro in 1h45' ed invece siamo giunti alla Spalla q.1760 dopo ben 2h55' ma su quella neve non valevano gli abituali criteri di valutazione. Una bellissima aquila che elegantemente volava sopra di noi metteva in ridicolo il nostro faticoso incedere, anzi scavare nella neve alta. Ho sviluppato una interessante tecnica: con tre colpi di ginocchio abbattevo la parte alta della neve che avevo di fronte, poi usando la ciaspola più come un badile da piede compattavo in qualche modo ciò che ne restava finché riusciva a sostenermi quel tanto da poter fare il passo. A parte tutto le ciaspole affondavano almeno 30-40cm nei momenti migliori; abbiamo entrambi tentato di autoseppellirci in buche che improvvisamente si aprivano sotto di noi, in pieno sentiero.

Il meglio doveva ancora venire: arrivati alla spalla suddetta si capiva che avremmo dovuto passare su una sottile lingua di neve che sovrastava un canale di almeno 70% di pendenza per arrivare in salvo su un terrazzino dove la pista riprendeva l'abituale larghezza. Probabilmente il canalino era in realtà una frana più o meno recente ricoperta dalla neve. Ramponi e piccozza non sarebbero stati di alcuna utilità con quella neve; ci hanno fatto una silente e gravosa compagnia nello zaino per tutto il percorso e la mezza corda che forse poteva darci un conforto almeno psicologico….avevamo deciso di lasciarla in automobile. Quindi abbiamo scelto: o si torna….o si torna. Troppo azzardoso il proseguire! Così, mestamente facevamo ritorno consolandoci con l'ascensione ad una piccola cima, il Colle di Medè, dove un bel sole ed una vista bellissima dissipavano il malumore e ci invogliavano a pensare il classico "Sarà per un'altra volta". Giunti alle auto sotto lo sferzare di un vento molto forte ci siamo rapidamente accomiatati pressati dalla bufera contenti comunque di aver vissuto assieme questo nostro sfortunato tentativo.

Grazie a te  Fabio per l'ottima e valida compagnia.

 

 

Tempi di percorrenza:

Alpe di Neggia – Spalla q.1760 2h55'

Ritorno 2h15'

 

Dati salienti:
Dislivello reale 394m

Lunghezza totale A/R 4.25 km

Pendenza media salita ca. 20%
Tempo totale A/R 5h10' soste comprese

 

Tempo stimato A/R:

SLE = 12,7km è 2h10'

 

 


Tourengänger: gbal, tapio


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Geodaten
 5109.gpx La Traccia [The Route]

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