Pizzo Uccello - Cima sud, 2717

Un altro Pizzo Uccello?
Due volte nel XX secolo e due volte nella prima decade di febbraio 2011?
Beh, non doveva andare così ma un concatenamento di eventi ha cambiato il destino.
Volevo fare un giro al mercoledì, ma il Capitano non poteva, così avendogli promesso da tempo di portarlo in Val Bedretto dove non è mai stato, accetto di spostare al giovedì.
Poi incontro un amico che mi dice: "Sai, la prossima settimana partecipo ad un corso di scialpinismo, organizzato dall'università."
Che Università è che organizza corsi di scialpinismo? "Quella di Lugano."
Ah, ecco; dove lo fa, al Monte Bar...? "No, al San Bernardino. Ci ha anche fatto avere a noleggio l'attrezzatura e siccome un mio amico ha la casa proprio a San Bernardino, giovedì andiamo su a provarla."
Giovedì eh?
Ecco come vanno le cose: Capitan Piero dice che per la Bedretto si può fare un'altra volta e così ci ritroviamo al parcheggio, quello sopra, lontano dalla fonte miracolosa, a far da accompagnatori a due entusiasti neofiti, che hanno sì dei fiammanti Trab, con attacco Diamir a noleggio ma anche ai piedi dei terrificanti scarponi da discesa che ormai a noi danno l'impressione di pesare come le ruote di un trattore.
Vabbè, ve la caverete; Arva? Cos'è? Niente, ve lo spiegheranno al corso. Rischio 1, sono andato su l'altro ieri, due Arva in 4 possono bastare.
In realtà la meta che indico all'inizio è il Cavriola. E' vero, non mi spiace tornare, anche a breve, sui miei passi, ma rifare tutto uguale... il Cavriola, poi, dopo tanti anni che non passavo di qui, mi aveva reincuriosito, sabato scorso, e sarebbe stata una cima nuova per me. Sarebbe stata...
Alberto e Gabriele se la cavano bene, nonostante qualche scivolamento, sul lungo traverso sotto le pendici del Piz de la Lumbreida, ma arrivati alla Cassina de Vignun Gabriele da segni di stanchezza, le ruote da trattore che ha ai piedi si fanno sentire e gli stanno inoltre regalando due piacevoli vesciche nei pressi dei malleoli. La grinta, però, non manca e così si procede, anche se il Capitano avanza per la prima volta il consiglio "Sì, lo so che tu ci sei appena stato, però, viste le condizioni, vista l'ora..."
Con qualche sofferenza, arriviamo all'ometto di pietra che intorno a quota 2380 segna l' inizio del muro finale che porta al Pizzo Uccello; continuando verso nord, ci porteremmo ad aggirare il Piz Cavriola per poi risalirlo con direzione nord est, almeno credo, perché, in realtà, il percorso non mi è del tutto chiaro.
Attrezzo Gabriele di garza e nastro isolante con i quali rattoppa i piedi doloranti.
Se ne va un altro quarto d'ora e la decisione matura: Pizzo Uccello.
E sia, in fondo ho fatto anche tre Generosi in una settimana, qui siamo solo al secondo.
Si riparte, ma dopo pochi minuti, Gabriele decide di fermarsi; è stato comunque bravo, con i due Caterpillar ai piedi! Lo lasciamo a godersi il sole (che sole ragazzi!) su di una zolla d'erba affiorante e proseguiamo verso la vetta.
Anche Alberto da qualche segno di stanchezza, ma è solo il malessere tipico a cui si va incontro quando bisogna riprendere il ritmo dopo una sosta un po' prolungata; è gommato un po' più leggero rispetto a Gabriele e la stoffa c'è, per cui superiamo senza indugio l'ultimo tratto di muro e usciamo in vetta vero le 13 e 30.
Qui si apre un problema che non mancherà di sconvolgere la comunità scialpinistica: il GPS di Piero dice che il dislivello percorso è di soli metri 1067, contro i canonici 1109.
E' vero che il parcheggio alto è appunto più alto di quello basso che sta a livello paese, ma la differenza non può essere maggiore di 15 metri, per cui, da qualche parte manca qualcosa. Mi rassegno ad un compromesso ed indico 19 metri di dislivello in meno rispetto alla tradizione ed ai sacri testi: 1090
La discesa è più o meno quella di sabato scorso, forse un poco meglio: su molti tratti, si scia bene sulla neve molle, ma non troppo alta; sopratutto nel tratto finale dove la neve molle è appoggiata su fondo duro... Beh, sì, è l'erba!
Niente fonte, dritti sulla Calanda! 
P.S. la Hp di scorta se l'è cavata bene nella sostituzione dell' Olimpus ospedalizzata, ma il fotografo è quello che è: accontentatevi.