Traversata alta Argegno - Cernobbio

Lunedì primo Novembre il clima era sufficientemente uggioso e grigio per intraprendere l'ormai classica 'traversata d'Autunno'. Non aspettavamo altro!

Il percorso scelto per l'edizione del 2010 si snoda da Schignano a Rovenna con partenza da Argegno (200 m) ed arrivo a Cernobbio (200 m). Punto di ristoro individuato alla colma di Binate (1140 m), nell'apposita area attrezzata con tavole e panche.

Le previsioni meteo danno pioggia in calo dalla tarda mattinata, raggiungiamo quindi con calma Argegno in bus ed alle 11:20 siamo pronti per la partenza.

Come previsto ha smesso di piovere, il cielo è plumbeo e i torrenti scendono impetuosi verso il lago. Saliamo lungo stradine secondarie verso la chiesa di Sant'Anna. L'asfalto ed il cemento favoriscono l'incanalamento dell'acqua che scorre a valle rapidissima e sbuca un po' ovunque mettendo a 'dura prova' la tenuta dei nostri scarponi.

Raggiunta la chiesa diamo un ultimo sguardo al lago ed alla penisola del Balbianello. Proseguiamo verso Posa di Schignano ammirando i variopinti colori Autunnali che smorzano parecchio il grigiore del cielo. Continuiamo ad incontrare ruscelli e rivoli d'acqua impetuosi. Arriviamo a Posa con qualche dubbio sul tracciato da seguire: la segnaletica è piuttosto 'anarchica' e poco curata (o forse mal tollerata). I toponimi non corrispondono a quelli della cartina in mio possesso e quindi dobbiamo accontentarci di seguire la via tradizionale, ormai diventata più che altro una gippabile, evitando divagazioni su percorsi alternativi.

Senza difficoltà arriviamo alla colma di Binate, praticamente asciutti visto che abbiamo camminato solo su casarecce.

Alla colma ci fermiamo a mangiare, purtroppo inizia a piovere e quindi non possiamo usufruire dei tavoli e delle panche. Per fortuna poco sopra di noi vi è una cappella che ci offre un inaspettato ed ottimo riparo. La vista spazia in tutte le direzioni, particolarmente suggestiva la piramide rocciosa del Sasso Gordona con a fianco il colle di San Zeno sulla cui cima si nota il campanile della chiesa.

Terminata la pausa ripartiamo alla volta della baita Krinken, da cui scenderemo verso il lago. La pioggia continua a cadere e quindi rinunciamo a percorrere la via delle Alpi che seguendo il crinale ci porterebbe sul Colmegnone. Raggiungiamo i rifugi Binate e Murelli lungo la solita casereccia. Al Murelli ritroviamo il lago e, poco dopo aver raggiunto la baita Krinken, la mulattiera che scende vero i monti di Urio e Liscione.

Stanco della ripida discesa propongo di dividerla in due parti proseguendo a mezza costa verso i monti di Lenno. Vi arriviamo dopo aver guadato senza problemi 3 o 4 cascatelle il cui fragore, udito da lontano, le faceva apparire molto più minacciose. Da qui di nuovo ripida e scivolosa, causa foglie bagnate, discesa su mulattiera verso Moltrasio.

Dopo la traversata mi rendo conto che sarebbe stato meglio fare uno sforzo e scendere direttamente a Cavadino, in tal modo avremmo accorciato di molto il percorso e avremmo avuto il tempo per fermarci ad ammirare le spumeggianti cascate di Moltrasio. Ma è troppo tardi per rimediare all'errore, sarà per un'altra volta.

Arrivati a Casarico, minuscola frazione sopra Moltrasio, abbiamo ancora una mezzoretta di tempo prima del buio e quindi decidiamo di raggiungere Cernobbio dall'alto prendendo il Sentee di Sort che troviamo piacevolmente risistemato. Lungo il sentiero godiamo dell'ampio panorama sul bacino di Como, visitiamo le cave di granito, dove è esposta la 'cadrega dei Flinstones' e guadiamo un ultimo torrente, tanto irruente quanto innocuo. Discesa finale da Rovenna a Cernobbio, dove arriviamo alle 17:30, costeggiando gli spettacolari salti del torrente che scende dal Bisbino lungo la val Greggio. Giusto 10 minuti per cambiarci e ci troviamo immersi nel buio.