Ciaspolando a zonzo per la Val Tartano
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Con l’amico Beppe mi accordo per una ciaspolata nelle Orobie valtellinesi, la meta ricade sulla Val Tartano con obbiettivo la cima di Lemma m.2348.
Ritrovo al Bione alle ore 6.30 e dopo aver risalito per buona parte la Val Lunga in auto fino quota 1350 circa ( gomme da neve indispensabili ) alle 8.15 siamo già operativi.
Il tempo non promette nulla di buono nuvole basse, nevischio e freddo pungente -5°C; non è giornata di vette, decidiamo comunque di salire verso la piana del Porcile vista la pista battuta e ben evidente. Dopo circa un’oretta raggiungiamo la piana e vista la presenza di parecchi sci alpinisti decidiamo di proseguire verso il Passo Tartano m.2108 che raggiungiamo dopo due ore dalla partenza seguendo le tracce di altri ciaspolatori che ci avevano preceduto i giorni precedenti. Le condizioni meteo al passo sono infami nebbia e nevischio e la cima di Lemma è avvolta nelle nuvole, dopo aver preso tempo alcuni minuti nella speranza di un miglioramento previsto dal meteo decidiamo che è giunta l’ora di scendere visto che l’intensità della nevicata aumenta e c’è il rischio che le tracce dell’andata vengano coperte e con visibilità quasi nulla verrebbero a mancare le minime condizioni di sicurezza.
Perciò coda fra le gambe e dietrofront.
Un po’ delusi ritorniamo sui nostri passi ma giunti a quota 2.000 la visibilità migliora e vediamo sul versante opposto alcuni sci alpinisti che risalgono pendii abbastanza ripidi ma abbordabili, dopo un breve consulto tagliamo a mezzacosta e raggiungiamo le tracce che in breve ci portano alla casera di Porcile. Dopo aver raccolto alcune informazioni da altri sci alpinisti iniziamo la nostra salita verso il Passo Porcile posto a quota 2290m. La salita è abbastanza impegnativa ma mai proibitiva e con condizioni di neve ottimali.. Giunti a 100m. dal passo si apre uno sprazzo e siamo ripagati da una bellissima visuale sulle cime della Val Masino e su tutta la catena delle Orobie circostanti.
CHI L’HA DURA LA VINCE
Giunti al passo la visuale si apre sulla vallata di Foppolo e sulle cime della Val Seriana e della Val Brembana.
Foto di rito, breve spuntino e via visto che tira un’aria gelida e la nebbia si stà di nuovo alzando, infatti alcuni minuti dopo ricomincia a nevischiare. Durante la discesa incrociamo 2 ragazzi di Cinisello Balsamo che hanno con sé un bellissimo pastore tedesco di 10 mesi Daytan; affrontiamo l’ultimo tratto con loro chiacchierando e li invitiamo a visitare HIKR dove vedranno la foto del loro amatissimo cane.
Per le 14.30 siamo di ritorno all’auto ( temperatura -6°C ) abbastanza soddisfatti viste le premesse della mattinata
COMMENTO DI BEPPE
OGGI PER ME LA SCONOSCIUTA VAL TARTANO , COME DESCRITTO DALL' AMICO MAX L' IDEA ERA LA CIMA DI LEMMA POI EVITATA PER MOTIVI DI SICUREZZA , BELLA LA SALITA AL PASSO TARTANO E ANCOR DI PIU QUELLA AL PASSO DEL PORCILE CHE CON UN MOMENTANEO MIGLIORAMENTO DELLA VISIBILITA HA OFFERTO PANORAMI MOLTO SUGGESTIVI.
GIORNATA IN OTTIMA COMPAGNIA CON L' AMICO MAX.
Ritrovo al Bione alle ore 6.30 e dopo aver risalito per buona parte la Val Lunga in auto fino quota 1350 circa ( gomme da neve indispensabili ) alle 8.15 siamo già operativi.
Il tempo non promette nulla di buono nuvole basse, nevischio e freddo pungente -5°C; non è giornata di vette, decidiamo comunque di salire verso la piana del Porcile vista la pista battuta e ben evidente. Dopo circa un’oretta raggiungiamo la piana e vista la presenza di parecchi sci alpinisti decidiamo di proseguire verso il Passo Tartano m.2108 che raggiungiamo dopo due ore dalla partenza seguendo le tracce di altri ciaspolatori che ci avevano preceduto i giorni precedenti. Le condizioni meteo al passo sono infami nebbia e nevischio e la cima di Lemma è avvolta nelle nuvole, dopo aver preso tempo alcuni minuti nella speranza di un miglioramento previsto dal meteo decidiamo che è giunta l’ora di scendere visto che l’intensità della nevicata aumenta e c’è il rischio che le tracce dell’andata vengano coperte e con visibilità quasi nulla verrebbero a mancare le minime condizioni di sicurezza.
Perciò coda fra le gambe e dietrofront.
Un po’ delusi ritorniamo sui nostri passi ma giunti a quota 2.000 la visibilità migliora e vediamo sul versante opposto alcuni sci alpinisti che risalgono pendii abbastanza ripidi ma abbordabili, dopo un breve consulto tagliamo a mezzacosta e raggiungiamo le tracce che in breve ci portano alla casera di Porcile. Dopo aver raccolto alcune informazioni da altri sci alpinisti iniziamo la nostra salita verso il Passo Porcile posto a quota 2290m. La salita è abbastanza impegnativa ma mai proibitiva e con condizioni di neve ottimali.. Giunti a 100m. dal passo si apre uno sprazzo e siamo ripagati da una bellissima visuale sulle cime della Val Masino e su tutta la catena delle Orobie circostanti.
CHI L’HA DURA LA VINCE
Giunti al passo la visuale si apre sulla vallata di Foppolo e sulle cime della Val Seriana e della Val Brembana.
Foto di rito, breve spuntino e via visto che tira un’aria gelida e la nebbia si stà di nuovo alzando, infatti alcuni minuti dopo ricomincia a nevischiare. Durante la discesa incrociamo 2 ragazzi di Cinisello Balsamo che hanno con sé un bellissimo pastore tedesco di 10 mesi Daytan; affrontiamo l’ultimo tratto con loro chiacchierando e li invitiamo a visitare HIKR dove vedranno la foto del loro amatissimo cane.
Per le 14.30 siamo di ritorno all’auto ( temperatura -6°C ) abbastanza soddisfatti viste le premesse della mattinata
COMMENTO DI BEPPE
OGGI PER ME LA SCONOSCIUTA VAL TARTANO , COME DESCRITTO DALL' AMICO MAX L' IDEA ERA LA CIMA DI LEMMA POI EVITATA PER MOTIVI DI SICUREZZA , BELLA LA SALITA AL PASSO TARTANO E ANCOR DI PIU QUELLA AL PASSO DEL PORCILE CHE CON UN MOMENTANEO MIGLIORAMENTO DELLA VISIBILITA HA OFFERTO PANORAMI MOLTO SUGGESTIVI.
GIORNATA IN OTTIMA COMPAGNIA CON L' AMICO MAX.
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Kommentare (2)