Coipo da Altoggio di Montecrestese
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Incredibile, non mi sembra vero a distanza di tre mesi di forzato riposo causa maltempo e lavoro si ritorna alla cara e amata montagna.
Considerate le condizioni fisiche io e mia moglie optiamo per una salita tranquilla con le racchette, con poco dislivello, Coipo fa il caso nostro, è sempre un luogo che si frequenta volentieri, oltretutto si trova sulla porta di casa e questo non dispiace di certo.
Attendiamo l’arrivo del sole senza fretta e raggiungiamo Altoggio di Montecrestese, dove parcheggiamo l’auto per percorrere a piedi la strada asfaltata che sale alla nostra meta. Il primo tratto è molto insidioso causa grande quantità di ghiaccio, poi fortunatamente una spolverata di neve rende la salita più sicura.
Appena dopo la chiesetta della Madonna di San Luca, la coltre nevosa aumenta quindi calziamo le ciaspole, se ne potrebbe fare a meno per quanto è indurita la neve, ma è sempre meglio che portarle sulla schiena.
Proseguiamo la salita fino a Giovera di sotto, per oggi può bastare, l’allenamento è un lontano ricordo. Mentre riposiamo fuori da una baita, osserviamo le creste sferzate da venti, i pennacchi che si alzano sono altissimi, come succede quasi sempre nella nostra zona dopo una nevicata arriva puntuale il vento da nord che rovina tutto peccato.
Buon Anno a tutti.
Itinerario dettagliato:http://www.gulliver.it/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=47795
Oppure:http://www.ossola.it/
Considerate le condizioni fisiche io e mia moglie optiamo per una salita tranquilla con le racchette, con poco dislivello, Coipo fa il caso nostro, è sempre un luogo che si frequenta volentieri, oltretutto si trova sulla porta di casa e questo non dispiace di certo.
Attendiamo l’arrivo del sole senza fretta e raggiungiamo Altoggio di Montecrestese, dove parcheggiamo l’auto per percorrere a piedi la strada asfaltata che sale alla nostra meta. Il primo tratto è molto insidioso causa grande quantità di ghiaccio, poi fortunatamente una spolverata di neve rende la salita più sicura.
Appena dopo la chiesetta della Madonna di San Luca, la coltre nevosa aumenta quindi calziamo le ciaspole, se ne potrebbe fare a meno per quanto è indurita la neve, ma è sempre meglio che portarle sulla schiena.
Proseguiamo la salita fino a Giovera di sotto, per oggi può bastare, l’allenamento è un lontano ricordo. Mentre riposiamo fuori da una baita, osserviamo le creste sferzate da venti, i pennacchi che si alzano sono altissimi, come succede quasi sempre nella nostra zona dopo una nevicata arriva puntuale il vento da nord che rovina tutto peccato.
Buon Anno a tutti.
Itinerario dettagliato:http://www.gulliver.it/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=47795
Oppure:http://www.ossola.it/
Tourengänger:
adrimiglio

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