Corona Troggi punta 2230 e 2309 metri
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Per la prima scialpinistica del 2011 siamo in nove, sciegliamo la zona dell'Alpe Devero, la Corona Troggi, cima panoramica, senza grosse difficoltà e che ha il grosso vantaggio di partire prima dell'Alpe Devero e del, prevedibile, grande affollamento di questi giorni festivi.
Alle 9 il parcheggio inferiore, quello che precede la seconda galleria, è ancora vuoto ma in una ventina di minuti si riempie completamente.
Alle 9,20 abbiamo gli sci ai piedi ed iniziamo a salire per il vallone in direzione Nord Est sottostante il nucleo abbandonato di Cologno, raggiungiamo le baite di quota 1684 metri e, poco dopo, deviamo a destra per imboccare il valloncello che porta all'Alpe Fontane, all'inizio c'è qualche tratto un po' ripido ma la neve è più che assestata. Giunti all'Alpe Fontane proseguiamo per raggiungere la punta quotata 2230 metri, in breve siamo in cima, vista splendida, completa assenza di vento, fa quasi caldo. Sono da poco passate le 11...un po' presto per rientrare, decidiamo di salire anche la punta più alta della Corona Troggi, quella quotata 2309 metri. Togliamo le pelli e scendiamo su bella neve per un 150 metri, poi puntiamo a destra per raggiungere, senza perdere quota, la forcella non quotata (2020 metri circa) che sovrasta il vallone che scende al Lago Sangiatto, rimettiamo le pelli, ci rifocilliamo e ripartiamo: non ci abbassiamo nel vallone ma saliamo subito verso Est nel bosco rado, a quota 2100 metri circa ci spostiamo verso destra per andare a prendere, tenendoci a una trentina di metri dal suo limite, la cresta che scende dalla cima.
Gli ultimi metri sono abbastanza ripidi e, soprattutto, il vento è veramente freddo e forte, che differenza con la punta precedente!
Rapidamente togliamo le pelli e scendiamo in cerca di un posto più caldo, i primi, ripidi, metri sono decisamente di neve dura e ventata ma presto troviamo ancora dei bei tratti di neve polverosa molto piacevole, specie nelle vallette che precedono il Lago del Sangiatto, ci teniamo a destra del lago, nella valletta ci tocca calcare un po' ma in breve ci troviamo a Nord della quota 2088 metri da cui, con qualche ravanamento nel bosco ripido, riusciamo a raggiungere la Forcoletta. Nella prima parte del vallone che scende al parcheggio la neve è veramente orrenda ma dalle baite di quota 1684 metri la qualità migliora. Puntiamo all'Alpe Cologno con un bel traverso, da qui la neve, su pendii più ripidi, è già trasformata e ci gustiamo ancora qualche bella curva prima di arrivare alle auto.
Un bell'inizio d'anno sugli sci: due cime molto panoramiche con neve di tutte le qualità: dalla polvere al firn, dalla ventata alla crosta cartonata, passando per qualche residuo valanghivo ed un po' di sana boschina...tutto sommato una bella gita in una giornata splendida.
Alle 9 il parcheggio inferiore, quello che precede la seconda galleria, è ancora vuoto ma in una ventina di minuti si riempie completamente.
Alle 9,20 abbiamo gli sci ai piedi ed iniziamo a salire per il vallone in direzione Nord Est sottostante il nucleo abbandonato di Cologno, raggiungiamo le baite di quota 1684 metri e, poco dopo, deviamo a destra per imboccare il valloncello che porta all'Alpe Fontane, all'inizio c'è qualche tratto un po' ripido ma la neve è più che assestata. Giunti all'Alpe Fontane proseguiamo per raggiungere la punta quotata 2230 metri, in breve siamo in cima, vista splendida, completa assenza di vento, fa quasi caldo. Sono da poco passate le 11...un po' presto per rientrare, decidiamo di salire anche la punta più alta della Corona Troggi, quella quotata 2309 metri. Togliamo le pelli e scendiamo su bella neve per un 150 metri, poi puntiamo a destra per raggiungere, senza perdere quota, la forcella non quotata (2020 metri circa) che sovrasta il vallone che scende al Lago Sangiatto, rimettiamo le pelli, ci rifocilliamo e ripartiamo: non ci abbassiamo nel vallone ma saliamo subito verso Est nel bosco rado, a quota 2100 metri circa ci spostiamo verso destra per andare a prendere, tenendoci a una trentina di metri dal suo limite, la cresta che scende dalla cima.
Gli ultimi metri sono abbastanza ripidi e, soprattutto, il vento è veramente freddo e forte, che differenza con la punta precedente!
Rapidamente togliamo le pelli e scendiamo in cerca di un posto più caldo, i primi, ripidi, metri sono decisamente di neve dura e ventata ma presto troviamo ancora dei bei tratti di neve polverosa molto piacevole, specie nelle vallette che precedono il Lago del Sangiatto, ci teniamo a destra del lago, nella valletta ci tocca calcare un po' ma in breve ci troviamo a Nord della quota 2088 metri da cui, con qualche ravanamento nel bosco ripido, riusciamo a raggiungere la Forcoletta. Nella prima parte del vallone che scende al parcheggio la neve è veramente orrenda ma dalle baite di quota 1684 metri la qualità migliora. Puntiamo all'Alpe Cologno con un bel traverso, da qui la neve, su pendii più ripidi, è già trasformata e ci gustiamo ancora qualche bella curva prima di arrivare alle auto.
Un bell'inizio d'anno sugli sci: due cime molto panoramiche con neve di tutte le qualità: dalla polvere al firn, dalla ventata alla crosta cartonata, passando per qualche residuo valanghivo ed un po' di sana boschina...tutto sommato una bella gita in una giornata splendida.
Tourengänger:
paoloski,
Mauronster


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