Monte Boletto (giro quasi ad anello)


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 13. Dezember 2010 um 20:31. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Dezember 2010
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 350 m
Strecke:Alpe del Vicerè 890mt – Bivio a 1100mt sentiero per Bolettone – Bocchetta a 1200mt – bocchetta di Molina Q1115 – Monte Boletto Q1235 – Bocchetta di Molina - Capanna Patrizi Q980 – Alpe del Vicerè
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como, indicazioni verso Erba e Lecco. Seguire per Albavilla, qui indicazioni verso Alpe del Vicerè. Salire fino al parcheggio, a pagamento al sabato, domenica e festivi (5 €). Se si raggiunge la partenza molto presto, è possibile trovare parcheggio libero nei pochi disponibili. Dal parcheggio, indicazioni per il Monte Bolettone.
Kartennummer:Kompass 91

Quattro passi sopra casa. Diario di una escursione rubata …

Domenica 12 dicembre, non possiamo partire presto, solo dopo le 9 di mattino, sappiamo che le giornate sono piuttosto brevi, ma la voglia è tanta ed il meteo previsto è stupendo, quindi si esce.

Abbiamo una fortuna, quella di abitare piuttosto vicino a Como, ed in una ventina di minuti siamo all’ Alpe del Vicerè, o “la Salute” come la chiamano normalmente i comaschi. E’ un ottimo punto di partenza per vari percorsi, si trova sotto il Bolettone, ma si possono raggiungere il Boletto (verso Brunate) o il Palanzone (verso est).

Qui vengo spesso, quando ho bisogno di montagna, in un’oretta scarsa di buona salita si sale alla croce di vetta del Bolettone a 1320mt, ritorno dalla capanna Mara … due ore in tutto. Evito, se posso, le domeniche, il sito è sempre molto affollato, ed il mio pensiero di montagna non è il caos da supermercato …

Chiusa la parentesi tutta personale, decidiamo di evitare la “folla” ed escludiamo il Bolettone, quindi Boletto (più basso di 100mt, più a ovest) ma da una via poco frequentata.

La scelta si rivelerà ottima, e la consiglio a chi conosce le zone ma stufo del … solito percorso.

Parcheggio all’ Alpe del Vicerè, visto l’orario, non si troviamo posto nei pochi spazi liberi, quindi parcheggio a pagamento (5€).

Partiamo alle 9:45 seguendo il solito sentiero/stradina che porta al Bolettone, si sale con lunghi traversi e tornanti. Il fondo è ghiacciato e la neve è poca e battuta, vista la situazione lasciamo le ciaspole in auto (quando vediamo la neve, anche in quota, quasi tutta sciolta).

A quota 1100mt circa, in corrispondenza di un tornante a sinistra, lasciamo la stradina ed imbocchiamo un sentiero che sale verso sinistra, sotto il Bolettone.

Usciamo dal bosco, e siamo all’aperto il panorama si apre sotto un bel sole ed un cielo di un blu intenso.

Si sale senza grandi sforzi fino oltre i 1200mt, passiamo sotto il rifugio Bollettone, purtroppo ancora chiuso, raggiungiamo la cresta alberata che con una lunga di fila di pini partendo dal basso sale in diagonale fino alla vetta. E’ quella striscia scura che distingue il Bolettone vedendole da lontano.

La attraversiamo, e continuiamo su questo sentiero, un bel traverso sopra i 1200mt.

La vista è veramente stupenda oggi, manca quella verso il lago e la grandi vette, ma basta avere pazienza. Seguiamo una traccia nella neve ghiacciata, in tutta sicurezza e con tanto panorama.

Raggiungiamo una prima bocchetta, a 1200mt, si trova nella parte alta della Val Rondino. Da questa bocchetta, due o forse tre scelte possibili.

La prima scendere almeno 150mt, seguendo una traccia verso il sentiero che sale dalla baita Patrizi verso la bocchetta di Molina, salire via cresta al Boletto, o proseguire in quota verso la bocchetta di Molina, ma senza sentiero e su un pendio piuttosto ripido.

Proviamo la tenuta della neve, puntando i tacchi si può proseguire.

Piccolo consulto fra di noi … deciamo il percorso in quota.

Mi metto avanti, gli altri mi seguono, sanno che non corro mai rischi inutili, se sento che non tiene, si torna in dietro … ma tutto procede tranquillo, anche divertente devo dire ma con grande, grandissima attenzione.

Come dice Gimmy, la giusta dose di adrenalina, ... è quando ti senti veramente proprietario del tuo corpo, quando scattano dei sensi che nemmeno pensavi di avere ….

Senti i tuoi piedi, la risposta dei tuoi muscoli, come il terreno sotto gli scarponi risponde al tuo peso ed ai tuoi movimenti.

In fila indiana scendiamo verso la bocchetta di Molina, nei punti più ripidi del pendio, guardo verso il basso, poi riprendo il controllo e guardo con ancora più attenzione dove metterò i prossimi passi.

Arriviamo alla bocchetta di Molina alle 11:45, la segnaletica dice 40m al Boletto.

Riguardiamo il lungo e ripido traverso appena percorso, nessun pentimento, anzi ha dato quel pizzico di adrenalina ad un percorso che in condizioni normali è decisamente turistico.

Per creste raggiungiamo il Boletto, ci arriviamo alle 12:15, solo 30m meglio delle indicazioni.

Tira un vento gelido, mentre al sole fa quasi caldo, faccio qualche foto dalla palina di vetta (niente croce o ometti), la vista verso il lago di Como è sempre stupenda, ma anche verso ovest con il Generoso ancora ben innevato.

Scendo verso una casetta abbandonata, i miei amici si sono accampati dietro una delle pareti per ripararsi dal vento. Pranziamo in pieno sole.

Obiettivo di oggi raggiunto, quasi 6km percorsi, poco dislivello, ma il percorso in quota dai 1200 ai 1100 ci ha divertito parecchio.

30min di pausa pranzo, poi decidiamo che è meglio prendere la via del ritorno, poco più lunga di quella di andata, ed il sole cala poco dopo le 16:20 ….

Ritorniamo in vetta per la foto ricordo, quattro chiacchere con un simpatico signore di Milano che è salito da Brunate (Milano-Como con le ferrovie nord, poi la funicolare, quindi a piedi fino al Boletto), poi via in discesa dove la neve è fresca ci divertiamo a correre un po’  … nei tratti ghiacciati invece con passo sicuro.

Alla bocchetta di Molina scendiamo verso la Capanna Patrizi, è il percorso che abbiamo deciso per fare un giro diverso, passeremo qualche centinaio di metri sotto al percorso della mattinata, su sentiero ben battuto e nel bosco.

Passo veloce, raggiungiamo una prima baita (in alto rispetto al sentiero), non ricordo il nome e la cartografia non me la indica, proseguiamo fino alla Patrizi, è aperta con persone all’ esterno.
Bella baita e gran bel posto, immersa nel bosco.

Personalmente è la prima volta, l’ho vista nelle foto di escursionisti, ma merita di essere visitata, e “verificata” anche dal punto di vista gastronomico.

Ora seguiamo le indicazioni per l’ Alpe del Vicerè su uno sterrato, molto ben tenuto ed attrezzato dove serve, con passerelle e parapetti in legno.

Raggiungiamo la “Sorgente”, penso sia la sorgente del Cosia, il fiumiciattolo che scende a  Como e si getta nel Lario tra il Monumento ai Caduti (stadio) ed il Museo Voltiano.

In qualche decina di minuti siamo al parcheggio, poco prima delle 15:00, siamo stati veramente veloci.

 

Sommario:

andata: 5,75km   2:30 inclusi 25m di pause varie

ritorno: 6,35Km  1:45  inclusi 5-10m di pausa

dislivello: 350mt relativi (il gps mi dice 1000mt di dislivello relativo, forse il gran saliscendi …),

Percorso: Alpe del Vicerè 890mt – Bivio a 1100mt sentiero per Bolettone – Bocchetta a 1200mt – bocchetta di Molina Q1115 – Monte Boletto Q1235 – Bocchetta di Molina -  Capanna Patrizi Q980 – Alpe del Vicerè

 

 

Foto, diario, tracce gps sul nostro sito:

www.girovagando.net                        escursione 79

 


Tourengänger: giorgio59m (Girovagando)
Communities: Hikr in italiano


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