Dato che mercoledì avevamo impegni siamo usciti giovedì e la meta già prefissata era appunto il trittico di cimette sopra Civate (percorso già fatto più volte quando c'è neve fino ad una certa quota). Le previsioni meteo sembrano abbastanza buone. Lasciata l'auto come al solito davanti alla casa di riposo di Civate saliamo alla frazione Pozzo e da lì perveniamo alla cascina di Cà dell'Oro. L'idea è di salire dal sentiero 8 alla cima del Birone e poi proseguire in cresta. Non ricordavo che il sentiero 8 si prende poco dopo la cascina in salita e quindi siamo discesi ancora verso Civate per poi traversare il torrente su terreno alluvionato e risalire su stradina e sentiero sino al tratto franato ed alla segnaletica ritrovata. Da qui il sentiero sale con pendenza continua ma largo e ben tracciato sino alla località dei "tre casott". Si potrebbe andare a prendere il sentiero 1 "Lucio Vassena" ma era meglio allora partire dalla località Trebbia di Valmadrera altrimenti occorre traversare in discesa per poi risalire. Noi a questo punto invece seguiamo il sentiero 7 in direzione San Pietro. Superiamo il bivio con il sentiero del Luisin ( non conosco ma penso che lungo tale sentiero che va a San Tomaso ci possa essere il bivio per salire direttamente al Birone. Sarà per una prossima volta!) ed arriviamo al bivio con il sentiero 9 che prosegue poi con piacevole anche se ripida ascesa e comunque panoramica sui laghi fino alla forcella tra il monte Rai ed il Birone. Per breve ed elementare cresta arriviamo in cima con panorama a "sbalzo" sulla parete est che precipita sopra Valmadrera. Non ero a conoscenza del sentiero Dario e William altrimenti sarebbe stato un motivo in più per partire da Trebbia. Ridiscendiamo alla forcella e su piacevole sentiero su terreno aperto roccioso ed erboso arriviamo in cima al monte Rai con sempre spettacolare panorama! Discesi al rifugio Consiglieri (chiuso ma aperto il locale bivacco) facciamo al sole la classica sosta pranzo sul terrazzo (deliziosa). Al termine è giocoforza salire al Cornizzolo per la cresta nord (altra piccola sosta). Poi anzichè scendere come facciamo sempre dalla cresta sud torniamo per la cresta nord per andare a prendere il classico e bellissimo sentiero della Val Porta che da lontano vediamo molto asciutto e senza fango. Non è la prima volta che percorriamo questo sentiero ma è sempre delizioso e variato. Si passa dalla grotta transennata e luogo di sosta per poi scendere una specie di canale con qualche catena di sicurezza e traversare a destra per proseguire sino ad un caratteristico sito a fianco del torrente che ivi forma delle piccole cascatelle e belle pozze con area di sosta attrezzata con tavolo e panche (luogo veramente ameno specie in assenza di persone come accade nei giorni feriali). Si prosegue su sentiero attraversando il torrente e con alcuni tratti fangosi si arriva alla notissima basilica di San pietro al Monte. Oltre alla interessante basilica ristrutturata è da godere il vasto e bellissimo prato (anche qui in assenza di persone altrimenti come sovente accade nei giorni festivi è un caos).Dalla Basilica per mulattiera selciata e godendo del tramonto sul Resegone torniamo a Pozzo e più giù al parcheggio. Bellissima gita familiare in una delle zone a noi più care ed in autunno immersa in un'atmosfera ammaliante ed un poco misteriosa..... Scusate ancora delle tante foto ma per noi sono i ricordi più belli.
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