la Trésenta 3609mt.
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Dopo un giro nel Parco Nazionale dello Stelvio di tre giorni, cambio decisamente zona e ritorno in Valsavarenche, lungo un itinerario mai fatto, peraltro non particolarmente difficile ed in una zona che conosco molto bene.
Il mio programma è la Trésenta posta tra i più imponenti Gran Paradiso / Becca di Moncorvè e Ciarforon, ma di tutto rispetto.
Oggi danno tempo buono ma parecchio caldo e afoso sopratutto nelle ore del pimo pomeriggio.
Partenza quindi molto presto ed alle ore 7 sono già a Pont pronto per l'inizio dell'escursione.
La salita al rifugio Vittorio Emanuele procede spedita e senza intoppi e lungo la via incontro due addetti alla manutenzione del sentiero che penso siano della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.
Arrivato al rifugio mi fermo solo un attimo per mangiare e bere qualcosa, mentre sulle panche stazionano alcuni escursionisti che hanno dormito al rifugio e che se ne stanno lì fuori perchè a quella quota ed al mese di Luglio si sta davvero bene, pensando alla canicola della pianura...!
Il grosso degli alpinisti è già partito da ore verso il GranPa che in assoluto è la meta più frequentata dal Vittorio Emanuele e che senz'altro merita (salvo "beccare" giorni di scarsa affluenza).
Proseguo nel mio cammino su morena in direzione del colle del Gran Paradiso, costeggiando il ghiacciaio di Moncorvè, fino a che giro verso destra in direzione del colle di Moncorvè e successivamente a sinistra per raggiungere la base della parete, che si dovrebbe risalire in linea quasi retta verso la vetta tutto in maniera molto logica ed intuibile con esposizione ovest nord-ovest.
Ho usato il condizionale perchè qui mi sono lasciato tentare ad una variante ed ho, volutamente, raggiunto la cresta est, traversando tutta la parete nord e pensando di ridiscendere dalla via normale per compiere un giro più completo.
Arrivato alla cresta est ad un certo punto solo rocciosa ho riposto i ramponi nello zaino e, senza particolari difficoltà (I° max) ho raggiunto la vetta.
La foschia come previsto ha limitato un poco la vista, ma d'altra parte il clima fresco al punto giusto e l'assenza di vento e di... "rompiscatole" (si fa per dire, a queste quote di solito non ne incontro ma non è proprio detto...) mi ha consentito una sosta particolarmente lunga e gradita.
Poi giù lungo la via nord ovest, altro riposino al Vittorio Emanuele e, lungo il sentiero per Pont, soste per ammirare le ancora splendide fioriture di rododendri.
Come sempre la Vallèe non tradisce, grazie Montagna.
Il mio programma è la Trésenta posta tra i più imponenti Gran Paradiso / Becca di Moncorvè e Ciarforon, ma di tutto rispetto.
Oggi danno tempo buono ma parecchio caldo e afoso sopratutto nelle ore del pimo pomeriggio.
Partenza quindi molto presto ed alle ore 7 sono già a Pont pronto per l'inizio dell'escursione.
La salita al rifugio Vittorio Emanuele procede spedita e senza intoppi e lungo la via incontro due addetti alla manutenzione del sentiero che penso siano della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.
Arrivato al rifugio mi fermo solo un attimo per mangiare e bere qualcosa, mentre sulle panche stazionano alcuni escursionisti che hanno dormito al rifugio e che se ne stanno lì fuori perchè a quella quota ed al mese di Luglio si sta davvero bene, pensando alla canicola della pianura...!
Il grosso degli alpinisti è già partito da ore verso il GranPa che in assoluto è la meta più frequentata dal Vittorio Emanuele e che senz'altro merita (salvo "beccare" giorni di scarsa affluenza).
Proseguo nel mio cammino su morena in direzione del colle del Gran Paradiso, costeggiando il ghiacciaio di Moncorvè, fino a che giro verso destra in direzione del colle di Moncorvè e successivamente a sinistra per raggiungere la base della parete, che si dovrebbe risalire in linea quasi retta verso la vetta tutto in maniera molto logica ed intuibile con esposizione ovest nord-ovest.
Ho usato il condizionale perchè qui mi sono lasciato tentare ad una variante ed ho, volutamente, raggiunto la cresta est, traversando tutta la parete nord e pensando di ridiscendere dalla via normale per compiere un giro più completo.
Arrivato alla cresta est ad un certo punto solo rocciosa ho riposto i ramponi nello zaino e, senza particolari difficoltà (I° max) ho raggiunto la vetta.
La foschia come previsto ha limitato un poco la vista, ma d'altra parte il clima fresco al punto giusto e l'assenza di vento e di... "rompiscatole" (si fa per dire, a queste quote di solito non ne incontro ma non è proprio detto...) mi ha consentito una sosta particolarmente lunga e gradita.
Poi giù lungo la via nord ovest, altro riposino al Vittorio Emanuele e, lungo il sentiero per Pont, soste per ammirare le ancora splendide fioriture di rododendri.
Come sempre la Vallèe non tradisce, grazie Montagna.
Tourengänger:
Luca_P

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