Tresenta (3609mt)
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"Vieni con me mercoledì? Vado a prendere Nadia al Vittorio Emanuele". Detto, fatto! Nata così per caso grazie alla richiesta di mio nipote Denis, questa gita infrasettimanale si è rivelata davvero una scelta azzeccata. Avevo già salito la Tresenta qualche anno fa, in estate, sempre in compagnia di Denis, di Davide e di mio figlio Pietro ma è stato piacevole ripetere l'itinerario in veste invernale. Si parte con gli sci dall'auto ma la prima parte di salita, fino al rifugio, è brutta con neve ghiacciata e rovinata dai numerosi passaggi. Le cose cambiano dai 2700 metri di quota in poi, pur essendo un sito iperfrequentato l'ambiente è spettacolare e la seconda parte di salita si svolge al cospetto delle pareti nord del Ciarforon e della Becca di Monciair (scalata molti molti anni fa, con Luca "luke" Barberis). Non esiste un percorso obbligato, quindi ci dirigiamo verso destra fin quasi a lambire la citata nord del Ciarforon, poi con un semicerchio raggiungiamo la base del pendio nevoso della Tresenta. Superiamo un breve tratto iniziale di misto calzando i ramponi con gli sci in spalla, poi le pendenze diventano meno accentuate. La via normale passa più a sinistra ma anche da questo lato la salita risulta agevole, l'unica difficoltà è data dal vento che soffia forte. Giunti in vetta il panorama si apre
sul ghiacciaio di Noaschetta, raggiungibile attraverso il Colle del Gran Paradiso , sul versante piemontese del parco. E' mezzogiorno in punto, 4 ore esatte da Pont. Qualche minuto di sosta, le solite foto di rito e poi giù a recuperare gli sci. In discesa percorriamo il ripido scivolo nevoso a centro parete e successivamente costeggiamo le rocce strapiombanti della Becca di Moncorvé. Alle 13 siamo di nuovo al rifugio dove Nadia ci accoglie con due birre e un piatto di pasta fumante! Per il rientro a Pont, come da programma, decidiamo di ripellare per effettuare il lungo traverso, in leggera salita, che congiunge il ghiacciaio di Monciair con il vallone del Gran Etret . Scendiamo a valle lungo questo percorso con una sciata piacevole e rilassante su neve trasformata, sicuramente preferibile all'itinerario di salita di questa mattina. In definitiva gran bella gita e... sempi mej che travajé!
Tourengänger:
margan

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