La Tresenta
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Arriviamo sonnolenti a Pont in Valsavaranche e ci apprestiamo a dirigerci verso il Rifugio Vittorio Emanuele II e, come previsto, la salita prevede un tratto da percorrere sci in spalla. Rimettiamo gli sci a quota 2350 circa e proseguiamo su neve che ha subito un ottimo rigelo notturno. Passiamo accanto al Rifugio senza fermarci e proseguiamo a destra per inoltrarci nel vallone della Tresenta. Grosse nuvole giocano con le punte delle cime circostanti mentre il Gran Paradiso, almeno da questa visuale, sembra invece ancora sgombro.
Man mano che ci avviciniamo alla nostra montagna iniziamo a capire da che lato si dovrà salire, anche grazie alla presenza di alcune persone che stanno già scendendo. Finito il tratto in falso piano si inizia a salire decisi fino a quota 3300 circa dove preferiamo continuare con gli sci in spalla e i ramponi piuttosto che tribolare con i rampanti. Manteniamo questo assetto fino in cima dove purtroppo non riusciamo a goderci il meritato panorama anche se la visibilità rimane comunque accettabile.
Mettiamo gli sci pochi metri sotto la vetta e iniziamo a scendere su buone pendenze e su neve ancora un pelo troppo dura ma che comunque concede un buon grip agli sci. Un piccolo problema all'attacco di uno sci e la visibilità non perfetta mi costringono comunque ad una sciata controllata per evitare improvvise cadute ... peccato perchè sarebbe stata una bella sciata.
Giunti alla base del tratto più ripido decidiamo di scendere per il vallone del Grand Etret. Iniziamo quindi il lungo traverso che ci permetterà di giungere prima ad un colletto a quota 2970 sotto il Ciarforon e poi ancora in traverso fin sopra ai pendii del Grand Etret dove finalmente riusciamo a fare qualche bella curva su neve morbida. Proseguiamo sulla sinistra orografica del vallone fino alla piana finale che superiamo con un po' di tecnica da fondo, riuscendo ad arrivare praticamente al parcheggio senza dover spallare gli sci.
Man mano che ci avviciniamo alla nostra montagna iniziamo a capire da che lato si dovrà salire, anche grazie alla presenza di alcune persone che stanno già scendendo. Finito il tratto in falso piano si inizia a salire decisi fino a quota 3300 circa dove preferiamo continuare con gli sci in spalla e i ramponi piuttosto che tribolare con i rampanti. Manteniamo questo assetto fino in cima dove purtroppo non riusciamo a goderci il meritato panorama anche se la visibilità rimane comunque accettabile.
Mettiamo gli sci pochi metri sotto la vetta e iniziamo a scendere su buone pendenze e su neve ancora un pelo troppo dura ma che comunque concede un buon grip agli sci. Un piccolo problema all'attacco di uno sci e la visibilità non perfetta mi costringono comunque ad una sciata controllata per evitare improvvise cadute ... peccato perchè sarebbe stata una bella sciata.
Giunti alla base del tratto più ripido decidiamo di scendere per il vallone del Grand Etret. Iniziamo quindi il lungo traverso che ci permetterà di giungere prima ad un colletto a quota 2970 sotto il Ciarforon e poi ancora in traverso fin sopra ai pendii del Grand Etret dove finalmente riusciamo a fare qualche bella curva su neve morbida. Proseguiamo sulla sinistra orografica del vallone fino alla piana finale che superiamo con un po' di tecnica da fondo, riuscendo ad arrivare praticamente al parcheggio senza dover spallare gli sci.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (7)