laghi di Deleguaggio m.2090
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Decido di aggregarmi agli amici del cai di Como,i quali è un po di tempo che non li vedevo e mi ha fatto piacere. Ci troviamo a Cesana Brianza,poi si parte alla volta della Valsassina percorrendo la Valsassina (avevo anche domandato a Marco il perché non ci si è recati a Bellano per poi risalire a Premana,che sarebbe stata più veloce: poi l'abbiamo fatta al rientro,saggiamente,dato che tra sagre e mercatini...). Giunti a Premana...bar...per esternare i propri bisogni (problemi di incontinenza,gli anziani nel gruppo non mancano he he he e per il caffè,che pare aiuti il cammino...Alle 9 si riesce a partire,vi assicuro che la frescura si fa sentire,la neve sulle cime la si vede bene e...pure l'ombra che ci seguirà fino alla prima meta: il percorso è tutto all'ombra (va bene in estate),il rumore dei torrenti che si vedono e si sentono ci accompagnano lungo il tragitto (oltre al forte vento) fino alpe Deleguaggio dove Paolo,il responsabile della gita,chiede chi vuole proseguire e a parte 2 amiche,tutti gli altri temerari,osano sfidare il freddo...e la neve che calpestiamo,in parte anche abbondante dalla quota 1700 fino al primo lago: il lago di Deleguaggio inferiore. Da questo punto,si sarebbe dovuto risalire fino al 2 lago,ma giustamente,non avendo l'attrezzatura adatta si è deciso di fermarsi al primo lago dove alle 12,15 il sole,finalmente,bacia le nostre fronti. Alcuni componenti,si dilettano a puciare i loro piedi nelle calme e fresche acque del lago...fresche? Fredde,gelide acque...i pazzoidi sono un poco ovunque,pure per monti! Io pensavo di raccogliere mirtilli,ma la zona non presentava piante di questo genere. Dopo la meritata sosta che offriva un bel panorama sul lago di Como e di Lugano,giunge l'ora del rientro,anche perché ci viene proposta un'alternativa: Paolo ci dice che si potrebbe scendere al rifugio Premaniga/pizzo Alto,però,giustamente bisogna sentire i “nuovi” escursionisti,in particolare i poco allenati. Tutti d'accordo,forse qualcuno inconsciamente pensando: be,se va lui o lei,perché non posso andarci io? Così,giunti all'alpe Deleguaggio m.1683,altra sosta dove Paolo domanda ancora se tutti siamo d'accordo per il percorso alternativo e nessuno si tira indietro. Poi sento Paolo che si intrattiene con un gruppetto e spiega delle cosette che a mio parere,sono molto intelligenti,che sono da persona saggia (che reputo anche in versione pratica) e questo Ti fa onore: complimenti Paolo! Bene,si riparte percorrendo il tracciato alternativo dove di tanto in tanto,qualcuno ha osato dare del “tappo” al sottoscritto Bradipo,inteso non per la vertiginosa altezza,ma al fatto che rallentavo il gruppo con il mio passo,sempre ben cadenzato e mai stanchevole: mi prendono per i fondelli,ma alla fine si nota sempre chi ha fatto fatica,lo si capisce dagli sbuffi he he he! Percorso a saliscendi,in costa e con scorci panoramici: qualcuno intanto lamenta di questo sali e scendi...ma la montagna è fatta così...una sorpresa! Giunti all'alpe Solino m.1480 una sostina,poi finalmente per la gioia di alcuni,ecco la discesa verso il rifugio,dove,fortuna vuole,giungiamo in tempo per una birra: il gestore stava chiudendo per scendere a valle. Dopo la sosta per rinfrescare l'ugola,ulteriore lunga discesa a Premana,dove purtroppo la festa degli alpini era finita (non ci stava male un panino con salamella) e quindi raggiungiamo le auto,per qualcuno...visione celestiale e sospiri di sollievo hi hi hi! Ringrazio tutti,chi mi conosce da anni e ai nuovi aggregati per aver sopportato il mio andar "lento" sul sentiero e se ho parlato ben poco lungo il percorso...è anche perché mi piace ascoltare gli altri e la natura che mi circonda. Alla prossima,ciao!

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