Monte Bar (1816 m) e Caval Drossa (1632 m)


Publiziert von siso , 28. Februar 2010 um 16:32.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:27 Februar 2010
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo San Jorio-Monte Bar 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1001 m
Strecke:Albumo di Corticiasca (1005 m) – Alpe Musgatina (1390 m) – Rifugio Monte Bar (1600 m) – Monte Bar (1816 m) – Caval Drossa (1632 m) – Motto della Croce (1381 m) – Borisio (1110 m) – Gromo (920 m) – Grotto al Mulino (898 m) - Albumo di Corticiasca (1005 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Lugano – Tesserete – Lopagno - Corticiasca
Kartennummer:C.N.S. No. 1333 – Tesserete - 1:25000

Sorprendente circuito con le ciaspole passando dal Monte Bar e dal Caval Drossa (Val Colla – Luganese): imperdibile!

 

Inizio dell’escursione: ore 7:45

Fine dell’escursione: ore 13:45

Temperatura alla partenza: 1°C

Temperatura al rientro: 10,5°C

 

Arriviamo ad Albumo di Corticiasca (1005 m) alle 7:45. Siamo tra i primi a partire! Nessuno di noi soffre d’insonnia né di misantropia, tuttavia amiamo la montagna di buon mattino, quando è poco affollata.

Saliamo dapprima alcune scale e percorriamo la viuzza del paese, frazione di Capriasca, guadagnando velocemente quota. In pochi minuti raggiungiamo delle radure cosparse di numerosi caseggiati e edifici rurali, un tempo utilizzati per la pastorizia. Superata una moderna stalla dalle dimensioni ragguardevoli, comincia la copertura nevosa: dapprima a chiazze, poco dopo continua. Alcune placche di ghiaccio vivo ci obbligano a brevi deviazioni. Lasciamo comunque le ciaspole sullo zaino visto che la neve è compatta e ci permette una camminata senza grossi problemi.

A Pian Sotto (1200 m), Daniele decide di calzare i suoi ramponcini da escursionismo, con 10 punte: è come se mettesse le ali ai piedi!

 

Il panorama, già grandioso da questa quota, diventa sempre più maestoso: incredibile lo scenario offerto dalla Prealpi ticinesi!

Da Pian Sotto il percorso cambia rotta: ora si sale in direzione NNE. A quota 1390 m si passa a fianco dell’Alpe Musgatina, proprietà del Patriziato di Bidogno. Ci si inerpica su un pendio piuttosto ripido ma regolare. Da qui al Rifugio Bar ci sono ancora 200 m di dislivello.

Prima di raggiungere la capanna mi fermo più volte per ammirare il paesaggio - meraviglioso il golfo di Lugano visto da qui - e per scattare numerose fotografie. Un elicottero giallo – blu di Heli Rezia si dirige verso il rifugio con un carico molto speciale: dalla fune penzola una toilette chimica!

 

Al Rifugio Bar c’è un grande fervore: ci si prepara ad accogliere i numerosissimi escursionisti, che in una giornata serena e tiepida come questa, non perderanno l’occasione per godersi un piatto nostrano sulla panoramicissima terrazza. 

 

Ora decido di calzare le ciaspole; Daniele continua con i suoi ramponcini. Procediamo verso la cima seguendo la traccia di uno sci-alpinista: l’unico che oggi ci precede. In 35 minuti arriviamo alla vetta del Monte Bar (1816 m).

Bar significa “ricovero per bestiame”. Il toponimo si presta quindi a goliardici giochi di parole o a facili insinuazioni.


                                                   Vetta del Monte Bar

Dopo le consuete strette di mano e lo scambio di impressioni con gli amici della montagna, scendiamo il ripido versante occidentale, in direzione sud – ovest, verso il Caval Drossa. Poco oltre la cresta, sul versante occidentale del Monte Bar, notiamo che una slavina è caduta, recentemente, alla quota di circa 1700 m.

Il tepore assaporato durante la salita al Bar qui è repentinamente sostituito da un freddo venticello che interessa tutta la cresta che congiunge le due cime. La temperatura rigida non basta tuttavia per scalfire il nostro entusiasmo! Siamo estasiati dalla bellezza del paesaggio: ovunque rivolgiamo lo sguardo, rimaniamo rapiti dalla magnificenza dello scenario. Inoltre, lo spettacolo risulta ancor più suggestivo grazie ad un assoluto silenzio; un silenzio piacevole, seducente, non quello inquietante, foriero di chissà quale improvviso evento.

 

Raggiungiamo così la vetta del Caval Drossa (1632 m), un “panettone” di forma mammellonare ben visibile percorrendo le strade del luganese. Quante volte, viaggiando frettolosi  sull’autostrada, lo abbiamo ammirato sognando di essere quassù!

Scendiamo sul versante SSW in direzione del golfo di Lugano: che spettacolo!

L’entusiasmo ci fa maturare l’idea di organizzare per gli amici una ciaspolata al chiaro di luna, con meta il Caval Drossa.

Caval designa un’elevazione del terreno. Drossa significa dosso.

 

Scendiamo con pendenza regolare, guidati da una lunga staccionata, fino al Motto della Croce (1381 m), un belvedere eccezionale che merita pure una tappa. Il toponimo è dovuto alla presenza di una grande croce metallica, infissa in un basamento conico. La via più veloce per raggiungere questo pregevole poggio panoramico inizia nella Valle del Fiume Bello. Con l’auto è possibile percorrere la strada Bidogno – Rifugio Monte Bar fino alla barriera a quota 1180 m circa. Dal parcheggio vicino alla barriera inizia il sentiero che in circa 45 minuti, passando dall’Alpe Rampiago (1272 m), porta al Motto della Croce.

 

Lasciato il belvedere, scendiamo in direzione SE fino ad una fontana in zona Pianone (1270 m). Qui dobbiamo togliere le ciaspole. Il sentiero prosegue in direzione di Borisio (1100 m), un maggengo con alcuni rustici riattati; prosegue quindi, pianeggiante, in direzione E fino alla strada forestale di cui ho parlato poco sopra. Qui si respira già aria primaverile: i numerosi noccioli in piena fioritura mi provocano, ahimè, i primi starnuti della stagione dei pollini …

 

Percorriamo la stradina, attualmente ancora parzialmente innevata, passando davanti ad alcuni rustici riattati. Poco dopo il secondo tornante l’abbandoniamo per scendere lungo un ripido pascolo (sulla carta geografica appare la scritta molino) in direzione di una fattoria, dalla quale, tramite un sentierino con gradini, raggiungiamo la strada principale di fronte al Grotto al Mulino, nel cuore della Valle del Fiume Bello (fermata autopostale).

In 20 minuti di cammino perveniamo al punto di partenza, Albumo di Corticiasca, dove si conclude questo raccomandabilissimo circuito nella Val Colla.

 

Tempo di salita Monte Bar e Caval Drossa: 2:30 h

Tempo totale: 6:00 h

Tempi parziali

Albumo di Corticiasca (1005 m) - Rifugio Monte Bar (1600 m): 1 h 35 min

Rifugio Monte Bar (1600 m) - Monte Bar (1816 m): 35 min

Monte Bar (1816 m) - Caval Drossa (1632 m): 35 min

Caval Drossa (1632 m) - Motto della Croce (1381 m): 25 min

Motto della Croce (1381 m) – Grotto al Mulino (898 m): 1 h

Grotto al Mulino – Corticiasca: 20 min

Dislivello teorico in salita: 1001 m

Sviluppo complessivo: 11,1 km

Difficoltà: T1; WT2

SLF: 2 (moderato)

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: buona
Partecipanti: Daniele e siso


Tourengänger: siso


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