Creste e bocchette sotto il Palanzone - giro quasi ad anello (Ciaspole)


Publiziert von gimmy (Girovagando) , 22. Februar 2010 um 23:16. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 Februar 2010
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 300 m
Strecke:Colma di Sormano Q1120 - loc.Lardei Q1320 - Braga di Cavallo Q1354 - Mte Croce Q1351 - Bocchetta tra Palanzone e Mte di Faello Q1320 - ritorno sul sentiero in cresta dal Palanzone
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como, arrivare ad Asso / Canzo (CO), ci sono varie possibilità, da Tavernerio verso Erba, oppure da Erba, anche salendo dal lago da Bellagio Ad Asso seguire verso monte (quindi verso Bellagio), prendere le indicazioni a sinistra per Sormano e per il Pian del Tivano. Seguire e salire fino alla colma di Sormano, dove la strada scollina al Pian del Tivano (attenzione alla deviazione per Caglio, seguire sempre per Pian del Tivano). Si può anche salire anche da Nesso , passando dal Pian del Tivano, in questo caso percorrere tutto il piano fino al lato opposto, sulla colma che scende verso Sormano (dove termina il famoso Muro di Sormano). Alla colma c'e' ampia possibilità di parcheggio (vicino all' osservatorio astronomico e al Rifugio Stoppani).
Kartennummer:Kompass 91

Sabato 20, oggi siamo solo in tre: io (Gimmy), Giorgio e Roberto.

Torniamo sulle montagne di casa nostra, pensando ad un giro diverso dal solito, in sicurezza e magari lontano dai percorsi più battuti ( il San Primo ed il Palanzone).

Ci riusciamo solo in parte.

L’ idea iniziale era di salire su una vetta minore (diciamo meno famosa) il Monte Preàola, che essendo di una ventina di metri più basso del Palanzone viene meno considerato.

Volevamo salite partendo dalla località Piano di Nesso, dal Pian del Tivano seguire le indicazioni per Rif. Mosè.

La strada stretta e gelata, la neve accumulata ai lati, e l’impossibilità di parcheggiare, ci ha fatto ritornare alla Colma di Sormano.

Qui ci sono molti parcheggi, e troviamo già varie auto. Questo è il punto di partenza per l’ ascesa al San Primo passando dall’ Alpe di Terrabiotta, o sul versante opposto per il lungo e bel crinale che porta al Monte Palanzone, e da qui proseguendo al Bollettone ed a Brunate (sopra Como).

Restiamo sul lato sud (verso il Palanzone), imbocchiamo lo sterrato tra i pini che in piano si inoltra nel bosco ed in breve siamo alla prima bocchetta di Caglio, proseguendo sulla dorsale si raggiunge, dopo un lungo e piacevole sali-scendi, il Palanzone Q1436, oppure seguendo lo sterrato, utilizzato in parte come pista da fondo, verso il rifugio Riella.

Seguiamo la strada nel bosco, a Giorgio si allenta più volte una ciaspola, come i meccanici del box Ferrari, ci fermiamo per le necessarie riparazioni.

Proseguiamo, ma ad un certo punto ci sembra che la strada (non battuta e ben innevata) scenda troppo di quota, decidiamo di risalire senza traccia il ripido crinale.

Inizia una lunga mezz’ora di ripida salita, in un bel metro di neve fresca. Dopo l’ ennesima riparazione della ciaspola di Giorgio, un fermo di plastica si rompe, non c’e’ più verso di ripararla.

Ripone le due ciaspole nello zaino, e ci segue nei profondi solchi lasciati dalle racchette mie e di Bob.

Arriviamo ad un capanno da caccia, ci fermiamo un attimo per riposare ed ammirare finalmente il panorama che sia apre verso nord (S.Primo, il Legnone, le Grigne).

Ripartiamo sempre battendo neve per primi, e tanta-tanta neve, anche con le ciaspole si affonda quasi alla cintura.

Dopo una faticaccia tremenda arriviamo in località Lardei Q1320, altro capanno da caccia.

Ora siamo sulla cresta della Braga di Cavallo Q1351, che percorriamo facendo buche enormi nella neve fresca. Io e Bob arriviamo al sentiero battuto che sale verso il Palanzone, Giorgio ci segue ma nuotando nella neve fino alla cintola.

Al sentiero la situazione si fa molto più semplice, la pista è molto battuta da escursionisti, racchette e sci. Seguiamo il percorso, incrociando persone che vanno e che vengono.

Raggiungiamo la seconda bocchetta di Caglio a Q1297, qui inizia l’ultimo tiro verso il Monte Bul, quasi l’ anticima del Palanzone.

La cresta è stupenda, ed il tempo che si è messo al bello ci regala un panorama mozzafiato a 360°.

Sono già le 12:30, troppo tardi per raggiungere il Palanzone (poi ci siamo già stati), deviamo sul sentierino, poco battuto, che porta prima alla bocchetta tra il Palanzone ed il Monte di Faello, da qui si potrebbe proseguire verso il rifugio Riella (sotto il Palanzone) o verso il Preàola e Monti di Palanzo (la nostra metà iniziale, poi abbandonata).

Sappiamo già che non arriveremo da nessuna parte di preciso, ma proseguiamo fino alla bocchetta, e ci ricaviamo uno spiazzo nella neve dove pranzare.

Solito pic-nic sulla neve, la solita stupenda oretta fatta di silenzi, di pensieri ma anche di battute e tante risate (come dicono le nostre mogli … umorismo da caserma).

L’ oretta si chiude con la “cerimonia” del caffè+grappa+Braulio, e qualche attimo di pennica al sole …

Ripartiamo seguendo lo stesso sentiero, fino alla 2° bocchetta di Caglio, poi scendendo verso la 1° bocchetta.

Incontriamo ancora molta gente che sale e che scende.

Incrociando un escursionista che sale con un bel cane, Roberto e Giorgio sono quasi certi si tratti di Nano, se non è lui gli assomiglia molto !

Non facciamo in tempo a sincerarci della sua identità, che è già sparito avanti … chissà

Nel caso è un peccato non esserci potuti salutare di persona.
In poco meno di un’ ora e mezza siamo di nuovo all’ auto.
Oltre 9Km di percorso, un po’ di stanchezza si sente.

Intendiamoci, non vi suggeriamo di ripetere il nostro giro, soprattutto il tratto nel bosco nella neve alta e fresca è stato una divertente faticaccia, ma un invito a sviluppare un percorso alternativo al solito Palanzone o San Primo.

Neve assicurata, e tanta.
 
 
 
Un piccolo riassunto:

Andata: 5,2 Km (ma il giro è un po’ folle, e dalla traccia scoprirete che siamo anche ritornati indietro), per 3:45m più una mezzoretta di soste varie.

Ritorno: 3,9Km per 1:30m con 5m di soste
Totale: 9,2Km

Dislivello: in assoluto molto poco 240mt, ma in relativo oltre 750mt

 

Tante altre foto, cartine, files, diario, foto-panoramica sul nostro sito:

www.girovagando.net     escursione #55
 
a presto ….
 
 
 
 

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