Croce di Muggio 1799 da Dervio lago
A Dervio troviamo un parcheggio ( a pagamento ) proprio vicino al lago, di fronte alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, attraversiamo quindi tutto il paese e andiamo oltre il torrente Varrone, fino alla chiesa di San Quirico. Qui svoltando a sinistra parte la mulattiera lastricata e molto bella che sale decisa fino a Pianezzo 340 m. Poi si passa da vari nuclei di baite : Monte Basso, Canciago, Monte Alto 750 m e infine dalle Cascine di Pratolungo 866 m. Poi salendo per il sentiero più evidente, passiamo nei pressi della Casera di Pratolungo 1016 m e percorrendo una strada sterrata arriviamo nei pressi della stalla dell'Alpe Camaggiore 1210 m. Ora prendiamo il costone Nord-Ovest dove c'è un sentiero che ci condurrà fino all'anticima di quota 1754 m e dopo essere scesi a una sella andiamo fino al Monte Croce di Muggio 1799 m.
Dopo la pausa pranzo, ci viene voglia di un caffè, e scendiamo quindi lungo la linea dello skilift fino alla Capanna Vittoria 1538 m dove oltre al caffè troveremo delle ottime torte per non tornare a casa più magri di quando siamo partiti.
Per il ritorno optiamo per la via che ci sembra più breve e adatta all'amico protesizzato, che mal sopporta i tratti in piano, quindi risaliamo a fianco della pineta fino a intercettare il sentiero che con una diagonale ritorna sull'anticima 1754 m. Insomma è un bel modo per smaltire la torta.
Dopodichè ripercorriamo la via dell'andata, facendo una variante più diretta sotto l'Alpe Camaggiore, dove prendiamo una poco visibile traccia più a sinistra, e per il resto della discesa rifaremo più o meno lo stesso percorso. Arrivati a Dervio le sbarre del passaggio a livello ci si chiudono in faccia, per fortuna c'è una panchina, perchè l'attesa è stata di una decina di minuti.
Dopo la pausa pranzo, ci viene voglia di un caffè, e scendiamo quindi lungo la linea dello skilift fino alla Capanna Vittoria 1538 m dove oltre al caffè troveremo delle ottime torte per non tornare a casa più magri di quando siamo partiti.
Per il ritorno optiamo per la via che ci sembra più breve e adatta all'amico protesizzato, che mal sopporta i tratti in piano, quindi risaliamo a fianco della pineta fino a intercettare il sentiero che con una diagonale ritorna sull'anticima 1754 m. Insomma è un bel modo per smaltire la torta.
Dopodichè ripercorriamo la via dell'andata, facendo una variante più diretta sotto l'Alpe Camaggiore, dove prendiamo una poco visibile traccia più a sinistra, e per il resto della discesa rifaremo più o meno lo stesso percorso. Arrivati a Dervio le sbarre del passaggio a livello ci si chiudono in faccia, per fortuna c'è una panchina, perchè l'attesa è stata di una decina di minuti.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (2)