Valle Erboggia – EMTB
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Pedalata in mountain bike nella verdissima Valle d’Intelvi alla scoperta della selvaggia Valle Erboggia, una valle laterale, che dal Pian delle Alpi scende fino a Cerano d’Intelvi.
Il toponimo Erboggia è riconducibile al latino herba ‘erba’; meno chiara è la suffissazione, che nemmeno l’autorevole linguista Dante Olivieri interpreta.
Inizio dell’escursione: ore 7.40
Fine dell’escursione: ore 11.20
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1008 hPa
Isoterma di 0°C alle 9.00: 2800 m
Temperatura alla partenza: 14°C
Temperatura al rientro: 19,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.54
Tramonto del sole: 19.59
Sveglia alle 6:00, partenza da casa alle 7:05, arrivo ad Arogno alle 7:30, dopo 15 km d’auto.
Dal parcheggio di Arogno, alle 7:40 imbocco la strada per il valico di Valmara, che di domenica è percorsa soprattutto dai ciclisti amatori.
Alle 8:00 arrivo al bivio per Lanzo e una dozzina di minuti più tardi posso già sorseggiare un buon caffè nel centro di Pellio Superiore (820 m).
La lieve velatura si sta dissolvendo, per cui la giornata sarà di pieno sole.
La successiva breve discesa fino a San Fedele, sì e no di quattro minuti, mi porta al bivio per Casasco. Inizia ora uno dei tratti paesaggisticamente più pregevoli, che apprezzo molto, in particolare questa mattina, visto che non c’è ancora in giro nessuno e non circola nemmeno un trattore agricolo.
Percorro la viuzza che attraversa il villaggio di Casasco d’Intelvi; inizia ora la salita verso il Pian delle Alpi (966 m), un luogo incantevole dotato di un’area picnic circondata da pascoli e boschi.
Proprio di fronte all’area picnic un cartello indicatore segnala la via per San Zeno. Scendo in direzione nord-est, su pascoli privi di un evidente sentiero, puntando alla grande sòstra dell’Alpe di Cerano. La raggiungo, in meno di 500 m, dopo aver incrociato una sterrata alpestre. La grande stalla, realizzata con pietre a secco di Calcare di Moltrasio, è in ottimo stato. In effetti è stata restaurata recentemente grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
Dalla sòstra arrivo in breve all’inizio della Via Crucis, composta da quattordici croci in legno realizzate con traversine ferroviarie, un’opera curata dagli Alpini della valle.
Percorro la sterrata, in discesa, fino a circa 870 m di quota, quindi la abbandono e svolto a sinistra aggirando una barriera metallica. Inizia un tratto molto sconnesso, cosparso di sassi, sul versante destro della Valle Erboggia. Strada facendo il selciato migliora e la discesa risulta meno impegnativa rispetto all’inizio. Superato un ponte sul torrente Erboggia e una volta passato da una cappella votiva, la mulattiera spiana; finalmente pervengo alle case alte di Giuslino e dopo due ore dall’inizio della gita a Cerano d’Intelvi.
Mi soffermo nella bella località per circa quaranta minuti, il tempo necessario per visitare e fotografare le opere d’arte che arricchiscono soprattutto la parte bassa del paese.

La Spada nella Roccia a Cerano d'Intelvi
Per tornare al Piano delle Noci percorro la strada principale della Valle d’Intelvi, la SP13, che da Castiglione d’Intelvi, sale verso San Fedele e Pellio.
Per la prima volta ho voluto percorrere, in discesa, la ripida mulattiera lastricata, che dal Pian delle Alpi scende nella selvaggia Valle Erboggia fino a Cerano d’Intelvi.
Il fondo lastricato della mulattiera migliora strada fecendo...
Tempo trascorso: 3 h 40 min
Tempi parziali
Arogno (570 m) – Pellio Intelvi (820 m): 32 min
Pellio Intelvi (820 m) – Pian delle Alpi (966 m): 30 min
Pian delle Alpi (966 m) – Cerano d’Intelvi (562 m): 45 min
Dislivello in salita: 990 m
Quota massima: 956 m
Quota minima: 540 m
Sviluppo complessivo: 36,71 km
Difficoltà: PD-
Copertura della rete cellulare: Swisscom + selezione automatica buone
Libro di vetta: no
Soccorso sanitario: 118
Polizia italiana: 113
Polizia svizzera: 117
Numero di emergenza unico europeo: 112.
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