Alpe d’Orimento (1275 m) – EMTB


Publiziert von siso , 30. November 2018 um 19:10.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 November 2018
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 897 m
Strecke:Arogno, posteggio Peschiera (570 m) – Dogana Val Mara (656 m) – Bivio per Lanzo (845 m) – Pellio Superiore (815 m) – Agriturismo La Ca’ Vegia – Agriturismo Baita Bavé – Cascina Matta – Alpe Nuovo (1082 m) – La Bolletta (1129 m) – Rifugio Cristè (1180 m) – Alpe d’Orimento (1275 m) – Arogno (570 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 - da sud uscita Mendrisio (da nord uscita Melide) – Maroggia – Arogno.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a Lanzo, Campeggio Piano delle Noci, Agriturismi.
Kartennummer:C.N.S. No. 1353 – Lugano – 1:25000; Carta escursionistica transfrontaliera Monte Generoso 1:25000. Kompass 91 “Lago di Como-Lago di Lugano - 1:50000.

Dopo nemmeno 24 ore torno nella bella Valle d’Intelvi, una vallata che offre ancora moltissimo verde. La meta odierna è la Baita di Orimento, sull’alpeggio che ho visitato più volte, salendo da tutti i versanti, a piedi, con le racchette e con gli sci. Oggi, per la prima volta cercherò di raggiungerlo con la mountain bike.

 

Inizio dell’escursione: ore 9.00

Fine dell’escursione: ore 11.50

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1008 hPa

Isoterma di 0°C alle 9.00: 1500 m

Temperatura alla partenza: 9.5°C

Temperatura al rientro: 11°C

Velocità media del vento: 12 km/h

Sorgere del sole: 7.40

Tramonto del sole: 16.43

 

Come ho fatto ieri, parcheggio l’auto sotto l’ufficio postale di Arogno, in zona Peschiéra (570 m). Alle nove in punto parto di buona lena verso il valico di Val Mara. Dopo soli venti minuti mi ritrovo in località Piano delle Noci, sulla SP 13. Osservo con ammirazione il Campo da golf a 9 buche, realizzato nel 1962, con tanto di “Club House”. Non meno interessante è la prestigiosa “Locanda del Notaio”, quotata anche dalle guide Michelin e Gambero Rosso.  

Alle porte di Pellio Superiore, all’imbocco della Via ai Monti, vedo il cartello rosso con l’effige della mountain bike. Si tratta del percorso MB1, corrispondente alla Via dei Monti Lariani. È una delle prime possibilità per salire ad Orimento, ne seguiranno altre. Desidero però visitare Pellio, Pei in dialetto, per cui ignoro questi segnavia e proseguo verso la Piazza XX settembre. Fotografo dapprima la settecentesca fontana, che comprende una vasca centrale con sopra un’edicola religiosa e due lunghe vasche laterali. Alla sinistra della fontana principale ce n’è una più piccola, scolpita in un monolite granitico, proveniente probabilmente da un masso erratico.

Continuo la visita lungo la stradina acciottolata fino alla Chiesa di Santa Maria, di origine medievale. Lungo il percorso vedo una targa con la scritta “Antonio e Tommaso Lurago”, due architetti che hanno operato a Modena al servizio dei duchi d’Este. Una delle loro maggiori costruzioni realizzate è il Palazzo Ducale di Modena (1650).

In fase di preparazione alla gita, ieri ho letto che nella Chiesa di San Giorgio, ubicata su un colle molto panoramico, ci sono dei notevoli affreschi. Risalgo quindi il poggio sulla bella stradina acciottolata, ma trovo purtroppo il cancello chiuso. Sarà per un’altra volta.

Lascio Pellio e continuo, in discesa, sulla SP 13 per circa 370 m, fino ad una brusca deviazione sulla destra. Si tratta di una strada che si fa via via più stretta, diventa acciottolata e sale nel bosco verso l’Agriturismo La Ca’ Vegia. Mi accoglie un socievole cane, che si fa accarezzare senza un solo abbaio. La coppia di contadini, mentre accudisce le mucche nella stalla, parla un dialetto del tutto simile a quello che si parla nel Mendrisiotto. L’esterno della fattoria è come tante altre: semplice e funzionale. Guardando il sito web dell’agriturismo, scopro tuttavia che l’interno è molto gradevole e accogliente; c’è pure la possibilità di pernottare.

Riprendo la pedalata in salita, fino ad una grande radura dove sorgono, distanziati tra di loro, tre casolari. Non ci sono segnavia né persone a cui chiedere informazioni; il fatto mi mette un po’ in difficoltà. Mi avvicino al primo e scopro che si tratta dell’Agriturismo Bavé, chiuso e “videosorvegliato”. Il pianoro prativo successivo è molto umido, in parte infangato e senza una pista ben definita. Cincischio, mi guardo attorno, cerco un alpigiano, ma vedo solo cavalli. Per intuito proseguo in direzione ovest e finalmente, a 980 m di quota raggiungo la Via dei Monti Lariani, indicata dai segnavia ufficiali. La mia meta è ad un’ora e mezza di cammino. In questo tratto il fondo è molto sconnesso, con numerose pietre che rendono difficoltosa la pedalata.

La radura successiva è di una bellezza unica: si tratta dell’Alpe Nuovo (1080 m). Sembra di essere fuori dal mondo, in un bacino prativo contornato da cespugli di ginepro, da boschi di latifoglie ad occidente e da abetaie a meridione.

Lasciato il pascolo, la sterrata sale ripida nel bosco di abeti rossi. Anche questo tratto è reso impegnativo dalle radici emergenti e dai sassi sparsi che a volte bloccano i pedali.

In zona La Bolletta (1129 m) la via diventa più agevole; poco dopo raggiungo la comoda strada asfaltata proveniente dall’Alpe Grande.  

Per l’ennesima volta passo di fronte al Rifugio Cristè (1180 m) del CAI Merone: l’ho sempre trovato chiuso. A partire dal bivio per il Barco dei Montoni, la strada spiana: gli ultimi 900 m sono un relax.

Dopo 1 h e 45 min dalla partenza ad Arogno, posso affermare Orimento geschafft!

La Baita oggi sembrerebbe chiusa; in ogni caso non ci sono cartelli che ne segnalano l’apertura o la chiusura e nemmeno la lavagnetta con il menu del giorno.

Posso così fotografare la bellissima triade innevata del versante orientale del Generoso: Monte Generoso – Baraghetto – Sasso Bianco.
 

 

Giro in mountain bike alla scoperta delle opere artistiche e degli alpeggi dell’Alta Valle d’Intelvi. Oltre ad aver conservato ricchezze naturalistiche, ancora intatte, questa valle ha sfornato una quantità incredibile di architetti, stuccatori ed artisti (Maestri Comacini) che hanno lasciato delle pregevoli opere in tutta Europa: Carloni, Canevale, Caminada, De Allio, Aliprandi, Ceresola, Daria, Ferrata, Lurago, Novi, Solari, …

 

Tempo totale: 2 h 50 min

Tempo di salita: 1 h 45 min

Tempi parziali

Arogno (570 m) Pellio Superiore (815 m): 30 min

Pellio Superiore (815 m) – La Ca’ Vegia – Rifugio Cristè (1180 m): 1 h

Rifugio Cristè (1180 m) Alpe d’Orimento (1275 m): 15 min

Alpe d’Orimento (1275 m) Arogno (570 m): 55 min

Dislivello in salita: 897 m

Quota massima: 1283 m

Quota minima: 570 m

Sviluppo complessivo: 28,2 km

Consumo batteria: 55%

Difficoltà: F

Coordinate Alpe d’Orimento: 724′314 / 89′568

Copertura della rete cellulare: buona

Libro di vetta: no

Elisoccorso: 118

Tourengänger: siso


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Kommentare (6)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 30. November 2018 um 19:35
Te le stai snocciolando tutte queste belle gite. Bravo siso, avanti così.

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. November 2018 um 20:40
... e non è finita!

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 1. Dezember 2018 um 20:47
Fantastico , inoltre sempre un piacere acculturarsi con tutte queste chicche! Buone uscite!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Dezember 2018 um 21:50
Grazie Simone, alla prossima!

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2018 um 19:16
Ho imparato più cose su questi luoghi oggi leggendo questo report che in tanti anni di frequentazione ! ... certo se un giorno organizzassi delle serate per illustrarci con le foto questi tuoi giri non ci si annoierebbe di sicuro !

complimenti

ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2018 um 20:15
Grazie Giorgio, troppo buono!
Con amicizia,
siso.


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