Il “Tracciolino” della Val Codera: tratto San Giorgio-Valle dei Ratti
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IlTracciolino della Val Codera è un itinerario molto panoramico e scenografico, percorribile in qualsiasi stagione: però, la sconsiglio in piena estate.
Prima di programmare l’escursione è meglio verificare la percorribilità del Tracciolino (siti web dei comuni di Novate Mezzola e Verceia), perché spesso viene chiuso a causa di smottamenti e frane. Quando l’ho percorso, nel febbraio 2024, era chiuso; erano esposte alcune ordinanze dei Sindaci di Verceia e Novate M. datate e poco chiare e, soprattutto, provenendo da Novate, affisse solo nei punti chiusura, quando di Tracciolino era già stato percorso un bel po’.
All’epoca, anche Il Lago di Moledana non era raggiungibile per la chiusura del sentiero (sbarrato) a causa di lavori in corso per il consolidamento del pendio.
Ma cos’è il Tracciolino?
Si tratta di un tracciato percorso da una decauville (una ferrovia a scartamento ridotto utilizzata a servizio di cave, miniere e grossi cantieri) di una decina di chilometri, che si sviluppa ad una quota costante di 920 metri s.l.m., collegando le due piccole dighe di Codera (poco più di una briglia) e della Valle dei Ratti: quella del Lago di Moledana.
Il tratto percorso in quest’escursione, è il più spettacolare: presenta passaggi scavati nella roccia, gallerie, ponti e, nel tratto terminale, sono ancora presenti i binari.
LOCALITA' DI PARTENZA. Campo Mezzola, parcheggio spiaggia (m 203).
ATTREZZATURA.
Normale da escursionismo. Se si affronta l’escursione nella stagione invernale, è indispensabile mettere nello zaino i ramponi. Tratti del sentiero, in particolare fra Codera e Cii, rimangono costantemente in ombra ed è facile incontrare tratti ghiacciati; su alcuni ponti si può trovare ghiaccio vivo: pericolosissimi da percorrere senza ramponi (e anche con questi ai piedi bisogna fare molta attenzione).
Utile anche una torcia, perché solo una delle numerose gallerie è illuminata.
DIFFICOLTÀ.
T2 (E, secondo la classificazione CAI). L’intero itinerario si svolge su sentieri evidenti, ben tracciati e ben segnalati, parzialmente lastricati (attenzione alle scivolate se bagnati o, peggio, ghiacciati). Alcuni tratti esposti, ma sempre provvisti di protezione a valle.
QUOTA MASSIMA: m 921, lungo il “Tracciolino”.
QUOTA MINIMA: m 203, al parcheggio di Campo Mezzola.
SVILUPPO: km 13,9.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 4:50.
TEMPI PARZIALI:
DESCRIZIONE PERCORSO.
Dal parcheggio “spiaggia” di Campo Mezzola si attraversa il ponte portandosi sulla sponda orografica sinistra del Torrente Codera, e si risale la Via Lungo Codera Sinistro fino ad arrivare a una croce metallica in corrispondenza di un incrocio, dove troviamo il segnale con l’indicazione per San Giorgio e Cola. Svoltiamo a destra (la direzione indicata dal segnale) imboccando la Via Val di Monte. Giunti alla cava si svolta a sinistra iniziando la salita per il bel, ma erto, sentiero gradinato che, con un serie infinita di tornanti guadagna rapidamente quota giungendo ad un’antica cava abbandonata (punto molto panoramico). Qui la pendenza si attenua e, svoltando in direzione Est, si affrontata una breve discesa, si sbuca nei prati di San Giorgio; pochi passi ancora e si raggiunge il pittoresco borgo.
Dalla fontana del borgo, trascurando le indicazioni per Cola/Codera/Bocchetta Teggiola, si prende il sentiero che porta al cimitero (caratteristica la sua cappella ipogea) e, aggirandolo sulla destra, si sale ripidi fino ad immettersi sul Tracciolino, iniziando a percorrerlo in direzione Ovest (a destra). Qua incontriamo, affissa su un pannello in rete da cantiere addossato a lato del sentiero, l'Ordinanza n° 2 del 21/12/2021 che disponeva la chiusura per avverse condizioni meteo (abbondanti precipitazioni e presenza di ghiaccio) valida fino al perdurare di tali situazioni; oggi tali situazioni non ci sono, quindi si proseguiamo. Poco oltre si incontra la prima, breve, galleria; è la prima di una serie di varia lunghezza, che si alternano a tratti strapiombanti scavati nella roccia, superando un paio di tratti, in corrispondenza di canaloni, dove il Tracciolino non c’è più, trascinato a vallo da smottamenti, e sostituito da un’esile traccia che attraversano i detriti.
Al termine dell’ennesima galleria, il sentiero si allarga e compaiono i binari della decauville(la ferrovia a scartamento ridotto tipica di cave e miniere) che si seguiranno fino al termine dell’escursione. Il Tracciolino viene indicato come percorso per MTB, ma con questi binari …. E qui compare anche una seconda Ordinanza che ci avvisa che il tratto percorso era chiuso al transito causa smottamenti; troppo tardi, gli smottamenti li abbiamo alle nostre spalle: proseguiamo.
Ancora una galleria, poi un paio di ponti in ferro e, dopo un’ultima lunga galleria (questa è illuminata, basta premere l’interruttore), si arriva nella Valle dei Ratti. Il viaggio prosegue, in un ambiente meno aspro di quello attraversato fino a ora, e si giunge alla casa del guardiano della diga, con parcheggiato il suo curioso triciclo ferrato. Oggi il Tracciolino finisce qui; l’ultimo tratto, che porta alla diga, è chiuso per lavori di consolidamento del versante roccioso.
Non resta che iniziare la discesa versa Verceia, percorrendo il sentiero che si stacca sulla sinistra, dopo un breve tratto di strada asfaltata. Il sentiero scende nel bosco incrociando diverse volte la strada, della quale si deve percorrere qualche breve tratto. Prima di arrivare a Verceia si transita per San Sciuc: un’ombrosa radura attrezzata ad area pic-nic con edicola votiva e fontana, Piazzo e la frazione di Vico. Raggiunta Verceia la attraversa e percorrendo il lungolago si fa ritorno al parcheggio di Campo.
METEO.
Cielo sereno e terso. Vento assente. Temperatura alla partenza 3°, al bivio per la funicolare della condotta forzata 6°, al termine 14°; temperatura minima lungo l’itinerario 1°.
FREQUENTAZIONE.
Nessun incontro; oggi anche San Giorgio era deserto.
COMPAGNI: Paolo.
Prima di programmare l’escursione è meglio verificare la percorribilità del Tracciolino (siti web dei comuni di Novate Mezzola e Verceia), perché spesso viene chiuso a causa di smottamenti e frane. Quando l’ho percorso, nel febbraio 2024, era chiuso; erano esposte alcune ordinanze dei Sindaci di Verceia e Novate M. datate e poco chiare e, soprattutto, provenendo da Novate, affisse solo nei punti chiusura, quando di Tracciolino era già stato percorso un bel po’.
All’epoca, anche Il Lago di Moledana non era raggiungibile per la chiusura del sentiero (sbarrato) a causa di lavori in corso per il consolidamento del pendio.
Ma cos’è il Tracciolino?
Si tratta di un tracciato percorso da una decauville (una ferrovia a scartamento ridotto utilizzata a servizio di cave, miniere e grossi cantieri) di una decina di chilometri, che si sviluppa ad una quota costante di 920 metri s.l.m., collegando le due piccole dighe di Codera (poco più di una briglia) e della Valle dei Ratti: quella del Lago di Moledana.
Il tratto percorso in quest’escursione, è il più spettacolare: presenta passaggi scavati nella roccia, gallerie, ponti e, nel tratto terminale, sono ancora presenti i binari.
LOCALITA' DI PARTENZA. Campo Mezzola, parcheggio spiaggia (m 203).
ATTREZZATURA.
Normale da escursionismo. Se si affronta l’escursione nella stagione invernale, è indispensabile mettere nello zaino i ramponi. Tratti del sentiero, in particolare fra Codera e Cii, rimangono costantemente in ombra ed è facile incontrare tratti ghiacciati; su alcuni ponti si può trovare ghiaccio vivo: pericolosissimi da percorrere senza ramponi (e anche con questi ai piedi bisogna fare molta attenzione).
Utile anche una torcia, perché solo una delle numerose gallerie è illuminata.
DIFFICOLTÀ.
T2 (E, secondo la classificazione CAI). L’intero itinerario si svolge su sentieri evidenti, ben tracciati e ben segnalati, parzialmente lastricati (attenzione alle scivolate se bagnati o, peggio, ghiacciati). Alcuni tratti esposti, ma sempre provvisti di protezione a valle.
QUOTA MASSIMA: m 921, lungo il “Tracciolino”.
QUOTA MINIMA: m 203, al parcheggio di Campo Mezzola.
SVILUPPO: km 13,9.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 4:50.
TEMPI PARZIALI:
da | Campo Mezzola | a | San Giorgio: | ore 1:30; |
da | San Giorgio | a | innesto su Tracciolino: | 25 minuti; |
da | innesto su Tracciolino | a | bivio per funicolare: | 35 minuti; |
da | bivio per funicolare | a | Valle dei Ratti, termine strada: | 35 minuti; |
da | Valle dei Ratti, termine strada: | a | San Sciuc: | 15 minuti; |
da | San Sciuc | a | Verceia: | ore 1:05; |
da | Verceia | a | Campo Mezzola: | 25 minuti. |
DESCRIZIONE PERCORSO.
Dal parcheggio “spiaggia” di Campo Mezzola si attraversa il ponte portandosi sulla sponda orografica sinistra del Torrente Codera, e si risale la Via Lungo Codera Sinistro fino ad arrivare a una croce metallica in corrispondenza di un incrocio, dove troviamo il segnale con l’indicazione per San Giorgio e Cola. Svoltiamo a destra (la direzione indicata dal segnale) imboccando la Via Val di Monte. Giunti alla cava si svolta a sinistra iniziando la salita per il bel, ma erto, sentiero gradinato che, con un serie infinita di tornanti guadagna rapidamente quota giungendo ad un’antica cava abbandonata (punto molto panoramico). Qui la pendenza si attenua e, svoltando in direzione Est, si affrontata una breve discesa, si sbuca nei prati di San Giorgio; pochi passi ancora e si raggiunge il pittoresco borgo.
Dalla fontana del borgo, trascurando le indicazioni per Cola/Codera/Bocchetta Teggiola, si prende il sentiero che porta al cimitero (caratteristica la sua cappella ipogea) e, aggirandolo sulla destra, si sale ripidi fino ad immettersi sul Tracciolino, iniziando a percorrerlo in direzione Ovest (a destra). Qua incontriamo, affissa su un pannello in rete da cantiere addossato a lato del sentiero, l'Ordinanza n° 2 del 21/12/2021 che disponeva la chiusura per avverse condizioni meteo (abbondanti precipitazioni e presenza di ghiaccio) valida fino al perdurare di tali situazioni; oggi tali situazioni non ci sono, quindi si proseguiamo. Poco oltre si incontra la prima, breve, galleria; è la prima di una serie di varia lunghezza, che si alternano a tratti strapiombanti scavati nella roccia, superando un paio di tratti, in corrispondenza di canaloni, dove il Tracciolino non c’è più, trascinato a vallo da smottamenti, e sostituito da un’esile traccia che attraversano i detriti.
Al termine dell’ennesima galleria, il sentiero si allarga e compaiono i binari della decauville(la ferrovia a scartamento ridotto tipica di cave e miniere) che si seguiranno fino al termine dell’escursione. Il Tracciolino viene indicato come percorso per MTB, ma con questi binari …. E qui compare anche una seconda Ordinanza che ci avvisa che il tratto percorso era chiuso al transito causa smottamenti; troppo tardi, gli smottamenti li abbiamo alle nostre spalle: proseguiamo.
Ancora una galleria, poi un paio di ponti in ferro e, dopo un’ultima lunga galleria (questa è illuminata, basta premere l’interruttore), si arriva nella Valle dei Ratti. Il viaggio prosegue, in un ambiente meno aspro di quello attraversato fino a ora, e si giunge alla casa del guardiano della diga, con parcheggiato il suo curioso triciclo ferrato. Oggi il Tracciolino finisce qui; l’ultimo tratto, che porta alla diga, è chiuso per lavori di consolidamento del versante roccioso.
Non resta che iniziare la discesa versa Verceia, percorrendo il sentiero che si stacca sulla sinistra, dopo un breve tratto di strada asfaltata. Il sentiero scende nel bosco incrociando diverse volte la strada, della quale si deve percorrere qualche breve tratto. Prima di arrivare a Verceia si transita per San Sciuc: un’ombrosa radura attrezzata ad area pic-nic con edicola votiva e fontana, Piazzo e la frazione di Vico. Raggiunta Verceia la attraversa e percorrendo il lungolago si fa ritorno al parcheggio di Campo.
METEO.
Cielo sereno e terso. Vento assente. Temperatura alla partenza 3°, al bivio per la funicolare della condotta forzata 6°, al termine 14°; temperatura minima lungo l’itinerario 1°.
FREQUENTAZIONE.
Nessun incontro; oggi anche San Giorgio era deserto.
COMPAGNI: Paolo.
Note sitografiche:
Tourengänger:
Alberto C.

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