Pizzo Erra (2416 m) - Salita invernale da Sobrio
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Siamo nella Media Leventina. Il Pizzo Erra è una vetta spartiacque situata lungo il crinale che dal Matro si delinea a nord verso Pizzo Molare e gruppo del Pizzo del Sole e che divide le Valli di Blenio e Leventina.
La scorsa fine inverno tentai una salita da Biasca e arrivai alla base meridionale del Pizzo Erra toccando tutte le cime. La traversata con la neve mi risultò tuttavia troppo lunga. Ricordo che un po' malincuore rinunciai al Pizzo Erra presso il Passo dei Laghetti promettendomi di ritornare. Vedi: /www.hikr.org/tour/post183886.html.
Ho colto l'occasione di accompagnare
debbee in Leventina a un turno di lavoro semi-notturno (04:00 - 12:00) per ritornare al Pizzo Erra, come mi ero promesso.
Con condizioni nivologiche ancora delicate per uscite scialpinistiche in solitario, questo itinerario è sicuramente adeguato.
Nota per gli scialpinisti: l'itinerario che descriverò è percorribile anche con le pelli. Va tuttavia appurata una quantità di neve pari o superiore ai 150 cm a partire dai 1900-2000 m. Inoltre al ritorno presso il monte di Pascorasc (1586 m) c'è un breve tratto in salita (ripellare). Infine la crestina finale fa percorsa a piedi allestendo un deposito sci alla sua base.
Il Pizzo Erra (2416 m) visto da Usc (1472 m)

Descrizione
Sono partito poco prima delle 04:30 dal paesino di Sobrio con la frontale. Ho seguito la via invernale sebbene le applicazioni di escursionismo mi avessero proposto un sentiero per Usc un po' più a destra (sud), più breve ma ripido.
La via invernale coincide con una strada e mi è risultata comoda per via del buio e per poter camminare veloce guadagnando terreno. Dopo sette bei tornanti sono arrivato ad Usc, ancora nella notte. Sono risalito verso nord-est nei pascoli tramite sentiero fino ad un bivio (a destra si va a Puscett e a sinistra a Pascorasc). Sono andato a sinistra ed è iniziata a comparire la neve. Poco prima di Pascorasc ho indossato le ciaspole. C'è un breve tratto in discesa fino al bucolico monte dove ho imboccato una strada sterrata.
Pascorasc (1586 m) alle 05:55 e alle 10.54


Ho seguito velocemente la comoda sterrata che termina, dopo aver compiuto un singolo tornante, a 1770 m.
Da lì sono salito tramite il sentiero fino all'Alpe Foppascia (1901 m) dove ci sono due cascine.
La salita al Passo dei Laghetti è un po' laboriosa. Ricordo l'anno scorso che a scendere avevo affrontato ripidi e fitti boschi.
Questa volta con una buona lettura della mappa ho descritto un percorso sinuoso salendo dapprima a destra (lungo la traccia di sentiero), curvando a sinistra a 1950 m (breve passaggio > 35 °), proseguendo in traverso verso sinistra per attraversare il bosco nel punto senza salti rocciosi fino ad aggirare la fascia rocciosa il cui culmine è il punto quota 2089 m (visibile da sotto). A questo punto sono salito a destra lunga una sorta di canaletto fino a trovarmi nella conca che precede il ripido pendio per il Passo dei Laghetti. Inizialmente pensavo di salire aggirando da nord tutto il pendio, ma con le mega ciaspole di Deborah il grip è ottimale pertanto ho deciso di salire diretto al Passo dei Laghetti (breve strappo sui 40°).
Finalmente mi trovo di fronte al Pizzo Erra che visto da qui sprigiona il suo carattere e fascino.
Il Pizzo Erra visto dal Passo dei Laghetti - Traccia di salita (linea rossa)

Presso il Passo dei Laghetti ho confrontato mappa e lettura dei pendii. Ho così deciso come sarei salito. Ho seguito la cresta sud tenendomi inizialmente a destra del filo roccioso lungo un largo pendio nevoso che ho risalito verso sinistra. Sono passato di fianco al punto quota 2204 m (che è una piramide rocciosa situata lungo la cresta), ho aggirato la fascia rocciosa successiva a sinistra per poi risalire verso destra il ripido pendio nevoso, con brevi tratti tra i 35° e i 40°, fino a raggiungere la quota 2307 m, la quale sembrava la cima fino a poco prima. Invece si tratta del punto di inizio della cresta sommitale. Essa è di pendenza contenuta, piuttosto larga, ma esposta sul lato leventinese. L'ho percorsa fino ad una sorta di anticima. Da quest'ultima sono sceso di pochi metri fino a trovarmi davanti alla cima vera e propria.
Ultimo tratto di cresta sommitale e vetta

La cima l'ho salita con le ciaspole ai piedi. Alla mia sinistra ho dovuto prestare attenzione (esposto). Alla mia destra è meno esposto ma non si può scivolare in quanto sotto la pendenza aumenta. Per questo tratto può essere comoda la piccozza.
Ho toccato la cima alle 08.35, un insolito orario per i miei standard.
A causa del vento da nord mi sono coperto con vestiti pesanti così da poter fare una bella pausa e mangiare, osservando il panorama e le cime adiacenti.
La cresta sommitale vista dalla cima

Per la discesa ho seguito abbastanza fedelmente le mie tracce. Ho fatto soltanto due variazioni. La prima sotto il bivio per Fararenca: lungo la strada sterrata che ha un unico tornante ad un chilometro dalla partenza e dall'arrivo a Pascorasc ho tagliato dritto nel bosco (ci sono alcuni tratti ripidi, è comodo se ben innevato).
Da Usc ho preso il sentiero estivo: invece di seguire la strada, sono sceso a sinistra nel bosco fino a Sobrio.
Sono arrivato alla macchina poco dopo le 11:00 del mattino. Un orario molto insolito.
Sobrio - Tipico borgo ticinese

Video
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La scorsa fine inverno tentai una salita da Biasca e arrivai alla base meridionale del Pizzo Erra toccando tutte le cime. La traversata con la neve mi risultò tuttavia troppo lunga. Ricordo che un po' malincuore rinunciai al Pizzo Erra presso il Passo dei Laghetti promettendomi di ritornare. Vedi: /www.hikr.org/tour/post183886.html.
Ho colto l'occasione di accompagnare

Con condizioni nivologiche ancora delicate per uscite scialpinistiche in solitario, questo itinerario è sicuramente adeguato.
Nota per gli scialpinisti: l'itinerario che descriverò è percorribile anche con le pelli. Va tuttavia appurata una quantità di neve pari o superiore ai 150 cm a partire dai 1900-2000 m. Inoltre al ritorno presso il monte di Pascorasc (1586 m) c'è un breve tratto in salita (ripellare). Infine la crestina finale fa percorsa a piedi allestendo un deposito sci alla sua base.
Il Pizzo Erra (2416 m) visto da Usc (1472 m)

Descrizione
Sono partito poco prima delle 04:30 dal paesino di Sobrio con la frontale. Ho seguito la via invernale sebbene le applicazioni di escursionismo mi avessero proposto un sentiero per Usc un po' più a destra (sud), più breve ma ripido.
La via invernale coincide con una strada e mi è risultata comoda per via del buio e per poter camminare veloce guadagnando terreno. Dopo sette bei tornanti sono arrivato ad Usc, ancora nella notte. Sono risalito verso nord-est nei pascoli tramite sentiero fino ad un bivio (a destra si va a Puscett e a sinistra a Pascorasc). Sono andato a sinistra ed è iniziata a comparire la neve. Poco prima di Pascorasc ho indossato le ciaspole. C'è un breve tratto in discesa fino al bucolico monte dove ho imboccato una strada sterrata.
Pascorasc (1586 m) alle 05:55 e alle 10.54


Ho seguito velocemente la comoda sterrata che termina, dopo aver compiuto un singolo tornante, a 1770 m.
Da lì sono salito tramite il sentiero fino all'Alpe Foppascia (1901 m) dove ci sono due cascine.
La salita al Passo dei Laghetti è un po' laboriosa. Ricordo l'anno scorso che a scendere avevo affrontato ripidi e fitti boschi.
Questa volta con una buona lettura della mappa ho descritto un percorso sinuoso salendo dapprima a destra (lungo la traccia di sentiero), curvando a sinistra a 1950 m (breve passaggio > 35 °), proseguendo in traverso verso sinistra per attraversare il bosco nel punto senza salti rocciosi fino ad aggirare la fascia rocciosa il cui culmine è il punto quota 2089 m (visibile da sotto). A questo punto sono salito a destra lunga una sorta di canaletto fino a trovarmi nella conca che precede il ripido pendio per il Passo dei Laghetti. Inizialmente pensavo di salire aggirando da nord tutto il pendio, ma con le mega ciaspole di Deborah il grip è ottimale pertanto ho deciso di salire diretto al Passo dei Laghetti (breve strappo sui 40°).
Finalmente mi trovo di fronte al Pizzo Erra che visto da qui sprigiona il suo carattere e fascino.
Il Pizzo Erra visto dal Passo dei Laghetti - Traccia di salita (linea rossa)

Presso il Passo dei Laghetti ho confrontato mappa e lettura dei pendii. Ho così deciso come sarei salito. Ho seguito la cresta sud tenendomi inizialmente a destra del filo roccioso lungo un largo pendio nevoso che ho risalito verso sinistra. Sono passato di fianco al punto quota 2204 m (che è una piramide rocciosa situata lungo la cresta), ho aggirato la fascia rocciosa successiva a sinistra per poi risalire verso destra il ripido pendio nevoso, con brevi tratti tra i 35° e i 40°, fino a raggiungere la quota 2307 m, la quale sembrava la cima fino a poco prima. Invece si tratta del punto di inizio della cresta sommitale. Essa è di pendenza contenuta, piuttosto larga, ma esposta sul lato leventinese. L'ho percorsa fino ad una sorta di anticima. Da quest'ultima sono sceso di pochi metri fino a trovarmi davanti alla cima vera e propria.
Ultimo tratto di cresta sommitale e vetta

La cima l'ho salita con le ciaspole ai piedi. Alla mia sinistra ho dovuto prestare attenzione (esposto). Alla mia destra è meno esposto ma non si può scivolare in quanto sotto la pendenza aumenta. Per questo tratto può essere comoda la piccozza.
Ho toccato la cima alle 08.35, un insolito orario per i miei standard.
A causa del vento da nord mi sono coperto con vestiti pesanti così da poter fare una bella pausa e mangiare, osservando il panorama e le cime adiacenti.
La cresta sommitale vista dalla cima

Per la discesa ho seguito abbastanza fedelmente le mie tracce. Ho fatto soltanto due variazioni. La prima sotto il bivio per Fararenca: lungo la strada sterrata che ha un unico tornante ad un chilometro dalla partenza e dall'arrivo a Pascorasc ho tagliato dritto nel bosco (ci sono alcuni tratti ripidi, è comodo se ben innevato).
Da Usc ho preso il sentiero estivo: invece di seguire la strada, sono sceso a sinistra nel bosco fino a Sobrio.
Sono arrivato alla macchina poco dopo le 11:00 del mattino. Un orario molto insolito.
Sobrio - Tipico borgo ticinese

Video
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Tourengänger:
Michea82

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