Croce Pidaggia(1510m)
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Oggi con il mio amore andiamo in una valle a noi sconosciuta,abbiam letto di questa modesta vetta, dal panorama super,che purtoppo la Scighèra non ci ha permesso di gustarlo appieno.
Partiti dai monti di Gottro,ci addentriamo nella bella faggeta,lungo un sentiero ben marcato e dolce.
Dopo ca. un'ora di cammino giungiamo al panoramicissimo bivacco "Baitò",questo punto d'appoggio è veramente bello,ben tenuto e pulito.
Adagiato in una posizione veramente da urlo,è dotato dell'essenziale e non ci sono posti per dormire, vale comunque la pena fermarsi a cucinare due salamelle.
Dopo una lunga sosta,riprendiamo il cammino giungendo alla Croce Pidaggia,la nostra meta odierna,trascurando la cima più alta raggiungibile lungo la cresta innevata.
Come scritto prima,il panorama che si estende sul lago di Porlezza e Lugano,abbraccia il ramo sia Italiano che Svizzero,è compromesso dalla nebbia,le temperature comunque sono piacevoli e ne approfittiamo per pranzare.
Per il ritorno,rientrati al casotto 130 metri sotto la croce, copiamo l'anello dei Girovagando,gia sapendo che andavamo a incasinarci,non tanto perchè il tratto è a nord,quindi ci siam dovuti ramponare,quanto il fatto che praticamente è abbandonato e non ci passa nessuno,alla fine comunque siamo giunti sulla strada che porta alla'alpe Pisnera e in 30 minuti all'auto.
Ciao
Partiti dai monti di Gottro,ci addentriamo nella bella faggeta,lungo un sentiero ben marcato e dolce.
Dopo ca. un'ora di cammino giungiamo al panoramicissimo bivacco "Baitò",questo punto d'appoggio è veramente bello,ben tenuto e pulito.
Adagiato in una posizione veramente da urlo,è dotato dell'essenziale e non ci sono posti per dormire, vale comunque la pena fermarsi a cucinare due salamelle.
Dopo una lunga sosta,riprendiamo il cammino giungendo alla Croce Pidaggia,la nostra meta odierna,trascurando la cima più alta raggiungibile lungo la cresta innevata.
Come scritto prima,il panorama che si estende sul lago di Porlezza e Lugano,abbraccia il ramo sia Italiano che Svizzero,è compromesso dalla nebbia,le temperature comunque sono piacevoli e ne approfittiamo per pranzare.
Per il ritorno,rientrati al casotto 130 metri sotto la croce, copiamo l'anello dei Girovagando,gia sapendo che andavamo a incasinarci,non tanto perchè il tratto è a nord,quindi ci siam dovuti ramponare,quanto il fatto che praticamente è abbandonato e non ci passa nessuno,alla fine comunque siamo giunti sulla strada che porta alla'alpe Pisnera e in 30 minuti all'auto.
Ciao
Tourengänger:
Francesco

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