Houliecht (2794 m)
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Il nome di questa vetta non so come sia stato attribuito. Sulla CNS corrisponde alla vetta senza nome quotata 2794 m. Magari Roko dispone di informazioni. Gli mando un messaggio. Intanto posso fornire le mie osservazioni relative a questa salita.
Siamo venuti in Avers a causa delle condizioni meteo avverse in Ticino. Sta nevicando fino a San Bernardino. Essendoci vento da sud-ovest è caldo e sotto i 1500 m piove. Nella valle di Hinterrhein non c'è praticamente neve e abbiamo temperature alte.
Meteorologicamente anche a nord delle Alpi non è una giornata ideale ma qualcosa si può ottenere: abbiamo un po' di sole previsto ad est, nelle vallate grigionesi. Tuttavia sono previsti venti da forti a tempestosi sulle Alpi e il grado di pericolo valanghe è alto (3= su 3/4 delle esposizioni oltre i 2200 m).
La Valle di Avers parrebbe riparata e, come quella di Hinterrhein, dotata di itinerari a basso rischio di valanghe.
Pianifichiamo una salita al Grosshora o al vicino Chlin Hüreli. Ma giunti a Purt notiamo che la neve è scarsa. Proseguiamo verso Juf pensando di provare a salire sul Wengahorn. Purtroppo anche qui la neve è poca e le rocce emergono ovunque.
Sono le 10.00 e non sappiamo cosa fare.
Osserviamo i pendii intorno a noi e notiamo che sopra Juppa, in zona Vordere Bergalga, c'è un po' più di neve. Decidiamo così di salire con le pelli di foca di fianco all'impianto e di procedere verso la cima a monte della pista.
Pendio in zona Vordere Bergalga
Salendo ci teniamo a sinistra dell'impianto. Le pendenze sono dolci e adatte al grado. A tratti il pendio è un po' pelato. Negli avvallamenti invece sono presenti accumuli di neve. Osserviamo alcune crepe e sentiamo un paio di collassi del manto (con i tipici whum). Dobbiamo continuamente valutare il terreno e scegliere con cura dove salire per evitare da una parte i sassi e dall'altra i tratti ripidi e a rischio di distacchi.
Raggiunta la sommità dell'impianto ci dirigiamo verso la base della cresta. Allestiamo un deposito sci e proseguiamo a piedi. Le rocce sono scivolose e spesso costituite da placche. David rinuncia alla vetta e ritorna a Juppa dove ci aspetta.
Io e Gabriele ci ramponiamo e seguiamo la cresta.
Base della cresta nord
La cresta si assottiglia e diventa un po' esposta sul lato destro. Si potrebbe aggirare a sinistra ma c'è un po' troppa neve.
In breve raggiungiamo la sommità che è dotata di un cumulo di sassi.
Non mi è chiaro se siamo arrivati al punto 2794 m. Il mio garmin (secondo la traccia) sembra essersi fermato prima. Ma essendoci affacciati sull'intaglio successivo siamo convinti di aver raggiunto la cima.
Houliecht
Per la discesa aggiriamo la cresta a destra sul bordo del canale. Ci teniamo debitamente contro le rocce. Inizialmente evitiamo a sinistra un notevole accumulo ventato.
Dal deposito sci discendiamo sciando fino al ponte sul fiume.
Video - History instagram: [/www.instagram.com/stories/highlights/17850812547377786/?__p...]
Siamo venuti in Avers a causa delle condizioni meteo avverse in Ticino. Sta nevicando fino a San Bernardino. Essendoci vento da sud-ovest è caldo e sotto i 1500 m piove. Nella valle di Hinterrhein non c'è praticamente neve e abbiamo temperature alte.
Meteorologicamente anche a nord delle Alpi non è una giornata ideale ma qualcosa si può ottenere: abbiamo un po' di sole previsto ad est, nelle vallate grigionesi. Tuttavia sono previsti venti da forti a tempestosi sulle Alpi e il grado di pericolo valanghe è alto (3= su 3/4 delle esposizioni oltre i 2200 m).
La Valle di Avers parrebbe riparata e, come quella di Hinterrhein, dotata di itinerari a basso rischio di valanghe.
Pianifichiamo una salita al Grosshora o al vicino Chlin Hüreli. Ma giunti a Purt notiamo che la neve è scarsa. Proseguiamo verso Juf pensando di provare a salire sul Wengahorn. Purtroppo anche qui la neve è poca e le rocce emergono ovunque.
Sono le 10.00 e non sappiamo cosa fare.
Osserviamo i pendii intorno a noi e notiamo che sopra Juppa, in zona Vordere Bergalga, c'è un po' più di neve. Decidiamo così di salire con le pelli di foca di fianco all'impianto e di procedere verso la cima a monte della pista.
Pendio in zona Vordere Bergalga
Salendo ci teniamo a sinistra dell'impianto. Le pendenze sono dolci e adatte al grado. A tratti il pendio è un po' pelato. Negli avvallamenti invece sono presenti accumuli di neve. Osserviamo alcune crepe e sentiamo un paio di collassi del manto (con i tipici whum). Dobbiamo continuamente valutare il terreno e scegliere con cura dove salire per evitare da una parte i sassi e dall'altra i tratti ripidi e a rischio di distacchi.
Raggiunta la sommità dell'impianto ci dirigiamo verso la base della cresta. Allestiamo un deposito sci e proseguiamo a piedi. Le rocce sono scivolose e spesso costituite da placche. David rinuncia alla vetta e ritorna a Juppa dove ci aspetta.
Io e Gabriele ci ramponiamo e seguiamo la cresta.
Base della cresta nord
La cresta si assottiglia e diventa un po' esposta sul lato destro. Si potrebbe aggirare a sinistra ma c'è un po' troppa neve.
In breve raggiungiamo la sommità che è dotata di un cumulo di sassi.
Non mi è chiaro se siamo arrivati al punto 2794 m. Il mio garmin (secondo la traccia) sembra essersi fermato prima. Ma essendoci affacciati sull'intaglio successivo siamo convinti di aver raggiunto la cima.
Houliecht
Per la discesa aggiriamo la cresta a destra sul bordo del canale. Ci teniamo debitamente contro le rocce. Inizialmente evitiamo a sinistra un notevole accumulo ventato.
Dal deposito sci discendiamo sciando fino al ponte sul fiume.
Video - History instagram: [/www.instagram.com/stories/highlights/17850812547377786/?__p...]
Hike partners:
Michea82
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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