Monte Cerano - Poggio Croce da Casale Corte Cerro
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Dopo doverosa sosta alla pasticceria Bianchi di Gravellona (consiglio disinteressato!), si parte alla volta di Casale Corte Cerro da cui partono vari sentieri per il M. Cerano. Scegliamo il T8.
Lunga salita nel bosco, un po' faticosa causa fogliume, e poi ripidissimo strappo su terreno più aperto in cui abbonda l'erba ciularina mista alla poca neve rimasta. Sbucati in cresta, tutto facile fino al Monte Cerano e al vicino Poggio Croce. Panorama spaziale in tutte le direzioni.
L'idea iniziale era scendere alla Bocchetta di Bagnone e di lì chiudere l'anello su Casale via Alpe Quaggione, ma le poche ore di luce ci hanno riportato a più miti consigli.
Tornati quindi al Poggio Croce, giù secchi verso Est lungo il crestone innevato fino a un evidente poggio (palina e cartello visibili dall'alto): da qui un sentierino inerbito, che scopriremo essere il T6, piega a Sud, raggiunge la Cappella Minerola, si trasforma nell'omonimo vertical (che veramente in alcuni tratti si merita questo appellativo) e ci riporta a Casale.
Sentieri segnalati ma vernice spesso molto sbiadita. Lungo il T8 (salita) sono di aiuto qualche ometto nel bosco e una freccia in vernice sul muro di una casa. Lungo il T6-Vertical (discesa) fondamentali i cartelli della gara, perché da quel lato c'è una miriade di tracce come già indicato da
tignolino. Trovate tracce di passaggio di lupi.
La penuria di neve è triste (e ormai nemmeno anomala, in tardo autunno), ma consente di fare gite come questa che in altre stagioni passerebbero regolarmente in coda a mete magari più prestigiose.
Con Nino.
Lunga salita nel bosco, un po' faticosa causa fogliume, e poi ripidissimo strappo su terreno più aperto in cui abbonda l'erba ciularina mista alla poca neve rimasta. Sbucati in cresta, tutto facile fino al Monte Cerano e al vicino Poggio Croce. Panorama spaziale in tutte le direzioni.
L'idea iniziale era scendere alla Bocchetta di Bagnone e di lì chiudere l'anello su Casale via Alpe Quaggione, ma le poche ore di luce ci hanno riportato a più miti consigli.
Tornati quindi al Poggio Croce, giù secchi verso Est lungo il crestone innevato fino a un evidente poggio (palina e cartello visibili dall'alto): da qui un sentierino inerbito, che scopriremo essere il T6, piega a Sud, raggiunge la Cappella Minerola, si trasforma nell'omonimo vertical (che veramente in alcuni tratti si merita questo appellativo) e ci riporta a Casale.
Sentieri segnalati ma vernice spesso molto sbiadita. Lungo il T8 (salita) sono di aiuto qualche ometto nel bosco e una freccia in vernice sul muro di una casa. Lungo il T6-Vertical (discesa) fondamentali i cartelli della gara, perché da quel lato c'è una miriade di tracce come già indicato da

La penuria di neve è triste (e ormai nemmeno anomala, in tardo autunno), ma consente di fare gite come questa che in altre stagioni passerebbero regolarmente in coda a mete magari più prestigiose.
Con Nino.
Tourengänger:
Serzo

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