Pizzo Formico
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A discapito della quota modesta, il Pizzo Formico offre un ampio panorama su buona parte del solco seriano. In più, si tratta di un'escursione decisamente semplice e non particolarmente lunga, il che la rende adatta a tutti ed affrontabile in tutte le stagioni.
Ad inizio autunno il contrasto tra il fondovalle e le cime più alte è molto bello.
Chiaramente essendo una cima facilmente raggiungibile, e vista anche l'ampia disponibilità di rifugi in zona (uno su tutti, il Rifugio Parafulmine), l'afflusso di persone è piuttosto importante.
Ma la disponibilità di parcheggi (a pagamento con gratta e sosta) non manca, e anche arrivando un pelo più tardi del solito (io e la Roby siamo arrivati attorno alle 9.00) non abbiamo avuto difficoltà a trovare parcheggio.
Dal parcheggio si prosegue per un breve tratto su strada cementata. In realtà sarebbe possibile proseguire sulla stessa cementata per un bel tratto, ma preferiamo tenere questo itinerario per il ritorno e procedere lungo il sentiero che si inerpica a zig-zag in direzione nord-ovest. In questo modo sin da subito è possibile cominciare a godere di un bel panorama verso l'arco orobico. Questo sentiero si sviluppa un centinaio di metri più in alto rispetto alla strada ed è privo di difficoltà. Tra le nubi, che nel proseguio della mattinata si muoveranno abbastanza rapidamente, emerge tutta la bella dorsale calcarea della Valcanale, dalla Cima Valmora fino al Monte Secco.
Sentiero e strada si ricongiungono comunque poco dopo e a questo punto si possono tranquillamente seguire i segnavia per la vetta (sentiero nr. 542).
Dalla sommità, raggiungibile in poco più di un'ora a passo normale, si apre la visuale sul sottostante altopiano di Clusone e sull'alta Val Seriana, dominata dal Pizzo del Diavolo.
La nuvolosità verso Est e Nord-Est impedisce la vista della Presolana.
Ci rilassiamo in vetta, con una temperatura decisamente molto gradevole, per diverso tempo. C'è veramente tanto viavai di gente all'ombra dell'enorme croce di 19 metri, una delle più imponenti di cui ho memoria.
Per la discesa proseguiamo in direzione Est fino a raggiungere la Forcella Larga e da qui in discesa lungo il bel sentiero nr. 545 che costeggia il Pizzo da Sud. Per il pomeriggio abbiamo altri piani per cui nessuna pausa al vicino Rifugio Parafulmine, sarà per un'altra volta.
Con tempistiche relativamente brevi facciamo ritorno all'auto.
Ad inizio autunno il contrasto tra il fondovalle e le cime più alte è molto bello.
Chiaramente essendo una cima facilmente raggiungibile, e vista anche l'ampia disponibilità di rifugi in zona (uno su tutti, il Rifugio Parafulmine), l'afflusso di persone è piuttosto importante.
Ma la disponibilità di parcheggi (a pagamento con gratta e sosta) non manca, e anche arrivando un pelo più tardi del solito (io e la Roby siamo arrivati attorno alle 9.00) non abbiamo avuto difficoltà a trovare parcheggio.
Dal parcheggio si prosegue per un breve tratto su strada cementata. In realtà sarebbe possibile proseguire sulla stessa cementata per un bel tratto, ma preferiamo tenere questo itinerario per il ritorno e procedere lungo il sentiero che si inerpica a zig-zag in direzione nord-ovest. In questo modo sin da subito è possibile cominciare a godere di un bel panorama verso l'arco orobico. Questo sentiero si sviluppa un centinaio di metri più in alto rispetto alla strada ed è privo di difficoltà. Tra le nubi, che nel proseguio della mattinata si muoveranno abbastanza rapidamente, emerge tutta la bella dorsale calcarea della Valcanale, dalla Cima Valmora fino al Monte Secco.
Sentiero e strada si ricongiungono comunque poco dopo e a questo punto si possono tranquillamente seguire i segnavia per la vetta (sentiero nr. 542).
Dalla sommità, raggiungibile in poco più di un'ora a passo normale, si apre la visuale sul sottostante altopiano di Clusone e sull'alta Val Seriana, dominata dal Pizzo del Diavolo.
La nuvolosità verso Est e Nord-Est impedisce la vista della Presolana.
Ci rilassiamo in vetta, con una temperatura decisamente molto gradevole, per diverso tempo. C'è veramente tanto viavai di gente all'ombra dell'enorme croce di 19 metri, una delle più imponenti di cui ho memoria.
Per la discesa proseguiamo in direzione Est fino a raggiungere la Forcella Larga e da qui in discesa lungo il bel sentiero nr. 545 che costeggia il Pizzo da Sud. Per il pomeriggio abbiamo altri piani per cui nessuna pausa al vicino Rifugio Parafulmine, sarà per un'altra volta.
Con tempistiche relativamente brevi facciamo ritorno all'auto.
Tourengänger:
Mezmerize

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