San Bernardino (1608 m) - EMTB
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Doppio anello in e-mtb attorno a San Bernardino, lungo un tracciato che decenni fa percorrevo con gli sci di fondo.
Inizio dell’escursione: ore 8.25
Fine dell’escursione: ore 11.40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1021 hPa
Temperatura alla partenza: 1,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3000 m
Temperatura al rientro: 11,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.05
Tramonto del sole: 19.28
Sveglia alle 5:30, partenza da casa alle 6:27, arrivo a San Bernardino-Fracch alle 8:10, dopo 94,8 km d’auto, compresa una sosta caffè di 12 minuti.
È un mercoledì sereno, con una temperatura mattutina decisamente rigida per la stagione. Alla stazione di partenza della cabinovia fervono i lavori per l’inizio della stagione sciistica. Sono il secondo a parcheggiare; più tardi arriveranno i cercatori di funghi, sempre in buon numero nel Bosch de San Remo.
Alle 8;25, inforco la bici e mi avvio verso gli edifici dell’Alpe Fracch, sulla sterrata bordeggiata da resinose. Poco dopo mi imbatto in una mandria di bufale (Bufala mediterranea italica), guidata da due pastori. Sono costretto ad accompagnare la bici, visto che i bovini camminano lentamente. Percorsa la corona della diga del Lago d’Isola (1605 m), posso finalmente distanziarmi e pedalare come si deve. L’aria limpida mi consente di ammirare le cime, in parte già raggiunte, che coronano il villaggio di San Bernardino: il Chilchalphorn, il Wenglispitz, il Piz Uccello, il Piz Cavriola, il Piz Motton, l’Alta Burasca, il Piz d’Arbeola, la Cima de la Fopela, la Cima di Passit.
Ai bordi del Lago Doss (1652 m) la temperatura dell’aria è ancora più bassa. Sul pelo dell’acqua si alza una nebbiolina da evaporazione, che ridicolizza le sedie a sdraio allineate sulla spiaggia, coperte di brina.
Dalla mia ultima visita, la Strada de Pian Dòss che sale all’alpe omonima è nettamente migliorata. Il fondo in calcestruzzo mi permette di superare l’impegnativa salita senza problemi. A partire dall’alpeggio il paesaggio diventa ancora più avvincente. Entro nella “Zona di tranquillità Motton”, nella quale non è permesso abbandonare il sentiero; “i trasgressori saranno puniti con una multa disciplinare di 150.- CHF”.
In pochi minuti arrivo ad una delle più importanti torbiere dell’area sud alpina, un posto idilliaco, chiamato Pian Cales, che mi gusto dalla baita posta ai suoi margini. Il comodo sentiero si snoda su un terreno perlopiù pianeggiante e attraversa la zona paludosa su una passerella di legno.
Lungo il percorso il Piz Uccello, emblema del villaggio, mi accompagna fedelmente fino all’intersezione con la strada pastorale, dove svolto a sinistra, in discesa.
Mi fermo a scattare qualche foto alla croce eretta su un dosso, ai margini del Bosch di Sciuch, quindi proseguo fino alla Hütte Pian Cales. Chissà perché hanno chiamato questo ristorante con il nome in tedesco e non con i termini “Rifugio” o “Capanna”, decisamente più in sintonia con il Sud delle Alpi? Mistero!
Sulla lavagna del menù vedo che la specialità sono i Pizzoccheri valtellinesi, a 24.- CHF. Ebbene, sono reduce da una vacanza in Alta Valtellina dove il prezzo di un piatto di pizzoccheri, anche nei rifugi/ristoranti discosti, è della metà: 13.- €. Viviamo in un altro mondo…
Dalla vicina località Acubona (1670 m), in dieci minuti raggiungo il centro del villaggio. Vista l’ora, decido di effettuare un altro giro, con una temperatura dell’aria più gradevole.
Piacevolissima pedalata nell’incantevole paesaggio di San Bernardino, la località turistica mesolcinese in piena fase di rilancio per tornare agli antichi splendori.
Tempo trascorso: 3 h 15 min
Sviluppo complessivo: 24,50 km
Dislivello in salita: 581 m
Punto più alto: 1782 m
Punto più basso: 1590 m
Difficoltà: F
Pedalate: 4687
Consumo della batteria da 630 Wh: 39%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.
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