Alp de Pian Doss (1731 m) - MTB
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Bella gita di fine estate in rampichino sugli alpeggi di San Bernardino, con un graditissimo assaggio di formaggio all’Alp de Pian Doss.
Il casaro Pietro mi ha deliziato il palato con il suo eccellente formaggio stagionato, interamente vaccino, ricco di terpeni e con un raffinato equilibrio fra sentori di latte e floreali.
Inizio dell’escursione: ore 9.20
Fine dell’escursione: ore 11.40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3400 m
Temperatura alla partenza: 5,5°C
Temperatura all’arrivo: 17,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.58
Tramonto del sole: 19.39
Oggi sarà probabilmente l’unico giorno della settimana senza precipitazioni: ne approfitto per un giro ad anello in rampichino attorno alla località turistica di San Bernardino.
Come d’abitudine parcheggio sul piazzale della Funivia Alpe Fracch - Confin a 1640 m di quota. Non c’è più la grande affluenza di gitanti che si registra in piena estate: oggi incontrerò solo pensionati in cerca di funghi. Quanto ai rampichini, io sono l’unico ad essermi cimentato con la due ruote sui sentieri dell’Alta Mesolcina.
Parto alle 9.20, con una temperatura di soli 5,5°C: la grande calura estiva ci ha definitivamente lasciati. Pedalo sulla strada sterrata che bordeggia il Lago d’Isola sul versante ovest, denominata percorso 643, corrispondente in inverno ad una pista di sci di fondo.
In un quarto d’ora arrivo alla diga del Lago d’Isola e subito dopo al ponte ad arco che supera la semiautostrada A13. Poco dopo devo affrontare il primo strappo, per un dislivello di
82 m, su un sentiero stretto, che mi conduce all’altura Suossa (1701 m). Il toponimo significherebbe “sotto l’alpe oss”; 1,5 km a nord si trova infatti l’Alpe di Pian Doss, che intendo visitare. L’altopiano di Suossa ospita una torbiera alta di 2,8 ha, originata da un interramento di una conca glaciale, iniziato circa 10ˈ000 anni a. C. con il deposito di melma semiputrida e completata con 8 cm circa di torba. È un paesaggio molto suggestivo. Il bello delle torbiere alpine è che non te le aspetti, salendo, se non sai che ci sono, e non le vedi finché non fai un’ultima pedalata, superi l’altezza della collinetta, e a quel punto, davanti agli occhi, ti si apre di colpo un paesaggio nuovo. La conca ha già un bel colore giallo caldo e sullo sfondo appare la spolverata di neve che copre l’Alta Burasca (2634 m).
Mi trovo ora sul lato al sole del rilievo; il cielo è ancora indeciso tra l’estate e l’autunno. Le baite di Suossa sono deserte, solo il tremore delle onnipresenti bandierine tibetane dà una parvenza di mobilità. Qui inizia una strada asfaltata, che mi permette di scendere velocemente fino alla vecchia via del San Bernardino, dalla quale svolto verso il Lagh de Pian Doss (1652 m). Anche qui incontro cercatori di funghi insoddisfatti. L’itinerario riprende a salire. Nella memoria vengono a galla le spericolate discese con la slitta, con la famigliola al completo, o il periodo dello sci di fondo, che in questa salita mi causava il fiatone. In pochi minuti arrivo all’Alp de Pian Doss (1731 m). Il casaro Pietro sta ripulendo la crosta delle forme di formaggio. Non posso fare a meno di fermarmi ad osservare l’operazione, alla quale segue un graditissimo assaggio dei prodotti caseari.
Il casaro Pietro mi delizia il palato con il suo eccellente formaggio stagionato, interamente vaccino, ricco di terpeni e con un raffinato equilibrio fra sentori di latte e floreali.
Riparto con lo zaino gravato di oltre un kg di squisito formaggio d’alpe stagionato. Ancora una leggera salita ed eccomi al punto più elevato della gita: il Pian Scundù (1780 m). Da questo punto affronto il tratto più difficile dell’itinerario, che mi costringe a scendere di sella: sono circa 620 m lineari in forte discesa su un sentierino tortuoso e molto stretto, di fianco ad un torrente, in zona umida.
Raggiunta la località Acubona (1670 m) mi ritrovo su una strada asfaltata, che mi riporta agevolmente a San Bernardino Villaggio.
Giro ad anello con il rampichino caratterizzato da un continuo sali-scendi emozionante, passando tra foreste, paludi, torbiere e alpeggi, mete privilegiate di escursionisti su terreno o sulla neve.
Tempo totale: 2 h 20 min
Tempi parziali:
Alpe Fracch (1631 m) – Diga Lago d’Isola (1605 m): 15 min
Diga Lago d’Isola (1605 m) – Suossa (1701 m): 30 min
Suossa (1701 m) – Lagh de Pian Doss (1652 m): 10 min
Lagh de Pian Doss (1652 m) – Alp de Pian Doss (1731 m): 15 min
Alp de Pian Doss (1731 m) – Alpe Fracch (1640 m): 50 min
Dislivello in salita: 286 m
Sviluppo complessivo: 10 km
Difficoltà: MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) + un tratto di 620 m di BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche)
Copertura della rete cellulare: buona
Coordinate Alp de Pian Doss: 735'929 - 146'293
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