Rifugio Mezzalama e lago Blu da S.Jacques, Magia pura in val d'Ayas...
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Quando i sogni diventan realta',
succede qualcosa di magico...
gli occhi si incantano, la mente rapita...
il tempo pare fermarsi, il cuore pulsa felice...
Oggi riusciamo ad esser pronti per le 8.30, recuperato pane strada facendo, in pochi minuti siamo alla chiesa,
dove la navetta "Rossa" , che passa ogni 20 min, gratuita, ci porta comodamente giusto alle 9, nella incantevole piazzetta di S.Jacques, dove finisce la valle.
Qui i park, almeno nel periodo estivo, ci sono e sono liberi, ma limitati a sole 3 ore.
Anche oggi, meteo da possibili temporali a meta' pomeriggio, dopo aver preso acqua nei 2 gg precedenti, tra le tante mete possibili da qui, Non abbiamo ancora deciso bene cosa fare oggi...
E restiamo almeno un quarto d'ora buono a far progetti e consultare 3b.
Oltretutto le tempistiche indicate ci spaventano un po...Roisetta = 5h e10 , Mezzalama 4h 45 , ero convinto meno.....
Poi via, visto anche meteo che sembra ben impostato, si decide per il rif. Mezzalama, alla peggio ripiegheremo sul lago Blu, dato a 2h 15.
Così poco prima delle 9.30 imbocchiamo il bel sentiero, prima acciottolato, poi nel bosco, che sale sfiorando Fiery, e in 45 minuti siamo al pian di Verra inf. La vista di questo lungo ed enorme pianoro, con dietro la prospettiva delle cime e dei ghiacciai...lascia senza fiato.
Riemergono ricordi di diversi anni fa, qui con il Cral aziendale e l'amico Alberto, una delle mie prime esperienze montane, una ciaspolata anello con obiettivo pranzo al rif. Ferraro...Bellissimi posti anche in vers, invernale.
https://www.hikr.org/gallery/photo1087544.html?post_id=64489#1
Percorriamo il lungo pianoro incantati, il rifugio da qui è dato a 3 ore, le gambe girano bene, capiamo che potremmo farcela. In fondo, al ponte di legno, anzichè salire dritti al lago, teniamo la dx, utilizziamo i numerosi tagli nel bosco che incrociano la sterrata e saliamo veloci, incrociamo il bivio alto x il lago, e risaliamo in cresta la panoramica morena fino che il sentiero devia a dx, percorre un tratto in falsopiano costeggiando il torrente, poi impenna e comincia a salire deciso a sx raggiungendo un primo pianoro. Gli ambienti e i panorami si aprono, la maestosita' dei ghiacciai e delle cime ci esalta ed affascina, non si sa davvero dove guardare...
Percorriamo una valletta con massi enormi, poi il sentiero impenna nuovamente sul versante erboso di sx, con stretti tornanti lo risale, fino a reintercettare la cresta morenica.
E qui, di fronte a Noi appaiono in tutta la loro maestosita', nonostante l'inesorabile ritracciamento, i ghiacciai del Grande di Verra, del Felik, e della Ventina.....Per non parlare delle cime...Roccia Nera, Polluce, Castore.....Spettacolo emozionante!!!
Impressionante anche dietro, guardare il lungo vallone detritico glaciale che punta al pian di Verra...
Gli ultimi 40 minuti li percorriamo ammirando cio' che ci appare e ci circonda,
la rampa finale, condita da numerose pause e foto, ci deposita finalmente al rifugio alle 12.45, saliti con ottimo ritmo davvero in poco piu' di 3h e 30. GRANDISSIMI !!!!!!!
A riprova che, quando la testa vola, anche le gambe la supportano.
Sono sempre piu' convinto che, il fisico fa quello che la testa gli chiede.
E l'emozione travolge anche lo stupore
Essere qui, in questo ambiente magico,
sognato piu' volte...Non sembra vero.....
Ci piazziamo sul lato dx del rifugio, una comoda panchina, riparata dall'arietta che a 3000 è frizzantina, con il sole che va e viene. L'adrenalina è a 1000, cerchiamo di rilassarci un po, Foto a go-go, veramente a 360° .
Una birra, in lattina, qui non hanno altro, x brindare a questo momento, poi ci nutriamo e riposiamo.
Esploriamo un po i dintorni, e sopra il rifugio, immortalando altri scenari mozzafiato, che rimarranno a lungo nei Nostri cuori.
Appagati, poco prima delle 14.30 inizamo la discesa, riempiendo ulteriormente la Sd di scatti.....
Quando cala un po la tensione, in un tratto facile, quasi pianeggiante, come spesso capita, Sabry tenta di misurare il terreno moooooolto da vicino...per fortuna rimedia solo qualche graffio ed un bel livido :):):)
Raggiunto il bivio alto, arriviamo al lago Blu alle 15.45, qui sosta merenda. Anche se parzialmente in ombra, con sole che esce a tratti, sia dall'alto lontano, sia da qui, ne ammiriamo il colore intenso ed i riflessi Magici.....Uno spettacolo !!!!!
Una mezzoretta dopo riprendiamo la discesa, curiosiamo il borgo di Fiery ed il suo ristoro, e alle 17.15 siam a St. Jacques, navetta e a casa ci concediamo uno Strameritato Ape, a base della mitica Pintalpina, sulla splendida terrazza vista monti......IMPAGABILE !!!
Doccia, relax, ci prepariamo per la mitica serata che ci aspetta, dopo una bella passeggiata di 2 km c.ca, nella parte alta del paese, a pian Villy, nel ristorante prenotato per la sera
http://www.ristorantechampoluc.com/
davvero ottimo e consigliabile, specialita' tipiche Valdostane, ambiente un po piu' caotico, anche x la convivialita' creata dai piatti tipici, come Raclette, Bourghignon, Pierrad, e
con la mitica e goduriosa Fonduta !!!!! Imperdibile !!!
https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1028607-d2363179-Reviews-Petit_Coq-Ayas_Valle_d_Aosta.html
Giornata indimenticabile. Ambiente alpino di livello TOP.
StraMegaSoddisfatto.
Alla prossima.
Quando lo sguardo sogna e si incanta,
la pace interiore è ...impagabile.

Oggi sono più adrenalica del solito, noncurante delle previsioni meteo allarmistiche e decido di incitare Mario e ...rischiare.
So che è tardi sulla tabella di marcia per considerare il Mezzalama, ma mi chiama e non posso fare finta di nulla: VOGLIO ANDARE e si sa, volere è potere.
15 min. di passione (...) "Dai si va, proviamoci" vs. "Si, ma, forse, il meteo, ...guarda le ore" vs. "Ok ..proviamoci e vediamo dove arriviamo"
..e finalmente si parte con passo spedito.
Si vola.
Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna..
Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia.
Saliva senza dosare le forze, sempre in gara con qualcuno o qualcosa e, dove il sentiero gli pareva lungo tagliava per la linea di massima pendenza.
Con lui era vietato fermarsi, vietato lamentarsi per la fame, la fatica e il freddo, ma si poteva cantare una bella canzone.
Io vivo la montagna diversamente.
Assaporo il durante, ammiro il palcoscenico che mi si apre salendo, esaltata dalla meastosità di tanta meraviglia.
Non si sa veramente dove guardare, e con l'emozione che mi travolge, LETTERALMENTE mi riempio occhi e cuore, ne ascolto il ritmo, in questo silenzio assordante dove tutto è amplificato.
La magia di un incontro avviene con le persone ma non meno con i luoghi.
E non c'è niente da dire quando succede.
Provi solo stupore e meraviglia.
Giornata memorabile.
FE-LI-CIS-SI-MA e STRA-ME-GA-SOD-DI-SFAT-TA!!!!!!!!
Grazie Mario per aver assecondato questo mio desiderio folle!
Alla prossima!!
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