Chärbäch (1731 m) - EMTB


Publiziert von siso , 29. August 2024 um 15:15.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:27 August 2024
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Grieshorn   I   Gruppo Pizzo San Giacomo   Gruppo Basodino   Gruppo Cristallina 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1286 m
Strecke:All’Acqua (1616 m) – Alla Baita (1624 m) – Stabbiascio (1911 m) – Teleferica (dismessa) All’Acqua – Grandinagia (2120 m) – All’Uomo (2199 m) – San Giacomo (2254 m) – Passo San Giacomo (2307 m) – Diga del Lago Toggia (2191 m) – Rifugio Maria Luisa (2160 m) – Riale di Sotto (1729 m) – Riale (1731 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2, uscita Airolo – Strada della Val Bedretto – All’Acqua.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Maria Luisa (70 posti letto).
Kartennummer:C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 1271 – Basòdino - 1:25000.

Pedalata dalla Valle Bedretto alla frazione più settentrionale della Regione Piemonte: Riale o Chärbäch nell’idioma walser.

Riale è tra i primi insediamenti creati dalle popolazioni Walser che raggiunsero la Valle Formazza dal vicino Canton Vallese attraverso il Passo del Gries, sul finire del XII secolo e l’inizio del XIII.

 

Inizio dell’escursione: ore 7.10

Fine dell’escursione: ore 13.25

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa

Temperatura alla partenza: 10,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3800 m

Temperatura al rientro: 25,0°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 6.40

Tramonto del sole: 20.13

 

Sveglia alle 4:20, partenza da casa alle 5:15, arrivo ad All’Acqua alle 6.50 dopo 114,0 km d’auto, compresa una sosta caffè di 15 min.

È una bella giornata di fine estate, mite in montagna e afosa a basse quote.

Alle 7:10 parto con la bici dal Parcheggio Cacciatori di All’Acqua, in direzione del ponticello sul fiume Ticino. Al di là del ponte svolto a sinistra e dopo 270 m arrivo alla radura nella quale è ubicata l’azienda agricola detta Alla Baita (1624 m). Imbocco il bel sentiero nel bosco e in venti minuti pervengo all’Alpe Stabbiascio (1890 m), invasa dai romici (Rumex spp.).

Percorsa, trasversalmente, la Val Cavagnolo, inizia la salita, con diverse curve a gomito, in direzione della dismessa stazione della teleferica “All’Acqua-Grandinagia”. Alla quota di 2080 m mi ritrovo con un traliccio metallico della teleferica, abbattuto, che ostruisce il passaggio. Scorgo tuttavia una traccia fra i cespugli che aggira l’ostacolo sul lato a valle. Con un po’ di fatica, spingo con vigore la bici, e supero l’impedimento.

Vedo che le mucche dell’Alpe Val d’Olgia, dopo la mungitura, si riposano nei pressi della stalla. Dalla mia ultima visita di circa un mese fa, noto che in questo tratto il sentiero è stato leggermente allargato e migliorato.

Dopo 1 h e 13 min dalla partenza arrivo al Passo San Giacomo (2306 m). Non c’è in giro ancora nessuno ed il bike-grill è sempre chiuso.

Scattate alcune foto riprendo il mezzo e scendo nella Val Toggia, lungo la sterrata del versante destro della valle. Sono accompagnato dai fischi di decine di marmotte, già belle pasciute e con una pelliccia folta, ricca di sfumature. Oltre ai fringuelli alpini, riconosco un gheppio che volteggia scrutando il suolo in cerca di una preda.

Alle 8:50 raggiungo il Rifugio Maria Luisa (2160 m), una proprietà del CAI di Busto Arsizio. Un nutrito gruppo di escursionisti inizia in questo istante l’escursione. Altri si soffermano sulle sedie a sdraio a prendere il sole.

Adesso comincia per me un nuovo percorso, tutto da scoprire. La strada sterrata scende con una serie di panoramici tornanti, protetti da pregevoli muretti in pietra, con numerose aperture ad archi a tutto sesto. Il fondo stradale in alcuni punti è sconnesso, comunque grazie alle ruote della mtb e con il continuo controllo dei freni non incontro difficoltà di rilievo. Nel frattempo incrocio numerosi escursionisti che salgono lentamente, abbreviando ogni tanto il percorso, grazie ai sentieri che tagliano i tornanti della strada militare. Il fiore dominante su questo versante è l’Epilobium angustifolium, una ricca pianta mellifera, molto bottinata dalle api. Il panorama si estende sui picchi della Formazza, sul Lago di Morasco (1815 m) e più a monte sul mitico alpeggio dove si produce il Bättelmatt.

Dal rifugio, in 33 minuti raggiungo Riale di Sotto (1729 m).

                                           Chärbäch/Riale (1731 m)

Il sole non illumina ancora la piana, ma è questione di minuti. Mi rendo subito conto che la località di origini walser è molto visitata dai turisti. Oltre all’albergo ci sono delle piacevoli locande alpine, due chiesette, un’area sosta per camper, un negozio per il noleggio di e-mtb, e delle case tipiche di legno, abbellite da rigogliosi gerani rossi. Ai margini del pianoro spicca un grande ammasso bianco coperto da teli geotermici, costituiti da fibre di alluminio, che a loro volta sono intervallati da strati isolanti di ovatta. Si tratta di uno “snow farm”. Realizzati grazie al supporto tecnico di un’azienda svizzera, i teli coprono 7000 metri cubi di neve, stoccati nel mese di maggio. In questo modo sarà possibile offrire, a partire da fine ottobre, inizio novembre, più di due km e mezzo di pista agli atleti e alle nazionali di sci di fondo, che avranno la possibilità di anticipare gli allenamenti in vista delle competizioni.

Dopo aver lanciato uno sguardo ammirevole a NW, verso il Bättelmatthorn/Punta dei Camosci (3043 m), decido di iniziare la via del ritorno.

Uso un rapportino leggero e pedalo tranquillamente, senza scatti, così da risparmiare la carica della batteria. In meno di quaranta minuti arrivo al Rifugio Maria Luisa, dove, come d’abitudine, mi gusto una deliziosa fetta di crostata ai frutti di bosco. Ripresa la bici, proseguo verso il Passo San Giacomo. La tratta richiede normalmente 20 minuti, ma questa volta mi soffermo a chiacchierare con un altro ciclista per un buon quarto d’ora.

Alla chiesetta di San Giacomo mi concedo un’ulteriore sosta di oltre 20 minuti per conversare con un altro appassionato della montagna e finalmente affronto la discesa sul noto percorso.

La lunga gita transfrontaliera di quasi 36 km si conclude dopo 6 h e 15 min al Parcheggio Cacciatori di All’Acqua.

 

Dalla Val Bedretto all’Alta Valle Formazza in e-mtb fino al villaggio walser di Riale/Chärbäch, blasonata meta turistica.

L’itinerario, che richiede una buona condizione fisica, si sviluppa in un paesaggio di grande valore naturalistico, paesaggistico e storico.

 

Tempo totale: 6 h 15 min

Tempi parziali:

All’Acqua (1616 m) – Passo San Giacomo (2307 m): 1 h 13 min

Passo San Giacomo (2307 m) – Rifugio Maria Luisa (2160 m): 25 min

Rifugio Maria Luisa (2160 m) – Riale di Sotto (1729 m): 33 min

Dislivello in salita: 1286 m

Sviluppo complessivo: 35,73 km

Difficoltà: PD

Coordinate Passo San Giacomo: 677'869 / 145'801

Coordinate Riale: 675'199 / 141'762

Quota massima: 2313 m

Quota minima: 1616 m

Consumo complessivo della batteria da 630 Wh: 77%

Pedalate: 7320

Cadenza media: 62 rpm

FC media: 92 bpm

FC max: 138 bpm

Copertura della rete cellulare: alcune zone d’ombra

Soccorso sanitario italiano: 118

Ambulanza in Svizzera: 144

Rega: 1414

Numero d’emergenza unico europeo: 112

Polizia italiana: 113

Polizia svizzera: 117.

Tourengänger: siso


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