Rocciamelone - 3.538 m

paolo aaeabe
E' arrivato il momento di abbandonare la Lombardia e, con un manipolo di uomini e una donna, salire l'altissima vetta che ogni appassionato di montagna non può non concedersi. 
Già salire da Susa in auto è un'impresa. La strada tortuosa tipica di montagna non finisce mai, ma nel contempo regala la vista di un ambiente che si preannuncia strepitoso. 
Ancora gli ultimi 5 km di strada sterrata ma ben conservata e arriviamo all'ampio parcheggio, da qui si cammina.

La vetta cerca di nascondersi dietro la cresta ma la giornata è tersa da paura e si vede tutto, pure uno spillo sul Monviso.
Purtroppo o per fortuna non sarà sempre così. Appena giunti al rifugio Ca' D'Asti una nuvoletta raggiunge la montagna vicina. Tempo ancora qualche minuto e tutto si avvolge nel bianco! Ora la nostra salita sarà per un versante nella nebbia e, per quello rivolto ad Ovest, ancora con qualche bello scorcio sulle montagne.
Sicuramente l'atmosfera che si crea è avvincente.... siamo ad alta quota e lo si percepisce ad ogni respiro.
Ancora gli ultimi passi sul sentiero che a volte è un po' accidentato, ma sempre molto largo e ben protetto dai canaponi, poi siamo in vetta. E ci restiamo a lungo, sempre con la speranza di poter vedere se questo grande monte ha anche un versante Est... nel frattempo facciamo conoscenza con una coppia di parmigiani che magicamente suonano e cantano sul più bel palcoscenico mai visto prima. Molto emozionante.

Una volta appurato che questa montagna non possiede alcun versante Est, scendiamo a ritroso fino al rifugio Ca D'Asti dove consumiamo una birra. Non altro anche perché l'indisponibilità del gestore ci invita a levar le tende per altri luoghi...

Allegramente raggiungiamo La Riposa tra un turbinio di stelle alpine e altre colorate fioriture.
Felici e contenti, di questi bei momenti, torniamo a casa con il portamonete alla mano per pagare altri 30 sesterzi d'oro di dazio autostradale.

wondertsu
Il tempo è il contenitore della vita: dobbiamo solo decidere se lasciarlo vuoto o riempirlo mettendoci dentro i ricordi più belli della nostra esistenza.

Seppur consapevole che accettare la proposta di un giro sul Rocciamelone in giornata sia pesantino vista la distanza ed impegno fisico previsto... folle per folle accetto.
La mia curiosità ha fame e chi non mangia prima o poi muore.

Atmosfera avvincente, adrenalina alle stelle, ambiente strepitoso.
Mi stupisce incontrare così tanti escursionisti, in particolare mi colpisce un uomo che, oltre allo zaino in spalla porta anche una chitarra.
Scopro poi che si chiama Andrea da Parma e che suona la chitarra e che poco dopo, con la moglie Giorgia che invece canta, ci regalerà un  concerto in quota: un regalo da brividi decisamente fuori programma.
Vicino a casa loro organizzano concerti di questo tipo con il loro gruppo, , gli ICHINEN DUO, chissà se avrò la fortuna di ascoltarli di nuovo...

L'emozione è forte, l'acustica ottima, l'ambiente spaziale.
Essere a 3.538 mt, con l'affanno nell'affrontare gli ultimi metri di salita e non avere pìù fiato per tanta è la magia di questo momento  non ha prezzo...
DA BRI-VI-DI!!!!!!!

Ma non finisce qui.
Poco più sotto, sulla via del ritorno ci attende infatti una famiglia al completo di camosci che, appositamente per noi, si mette in posa consentendoci di immortalarli anche da molto vicino.
Doppio WOW.

La gente si sveglia pensando subito a cosa ottenere nel nuovo giorno.
In pochi si soffermano sul fatto che il nuovo giorno sia già qualcosa dal valore inestrimabile..

Giornata memorabile.
Grazie a tutti per averla condivisa con me!
Strasoddisfatttisssssssima. Alla prossima avventura!