Traversata Piz Surlej 3188mt - Piz Mezdi 2992mt da St. Moritz-Bad
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Escursione medio-facile caratterizzate da un bel percorso di cresta tra il Piz Surlej e il Piz Rosatsch, a tratti aereo ed esposto con brevi passi di i-II su roccia solida e ben appigliata. Salita al Piz Surlej prevalentemente su sentiero segnato da bolli nel primo tratto e da ometti nella parte finale, dove si passano anche delle facili roccette (I); nella sezione centrale si risalgono ripide balze erbose senza percorso obbligato e senza alcuna traccia/ometto. Discesa dal Piz Mezdi su sentiero facile sempre ben segnalato.
Dal parcheggio di Via Tegiatscha, dirigersi ai cartelli dei sentieri nei pressi di un parco giochi e girare a sinistra seguendo le indicazioni per il Lej dals Chöds. Dopo un breve tratto su stradina nel bosco, il sentiero diventa più stretto e ripido fino a raggiugnere il laghetto (2154mt; 45min). Dal lago si seguono i cartelli per la Fuorcla Surlej: superato il lago, dopo qualche tornante un po' più ripido, si inizia un lungo traverso verso S (Crap Alv) fino a che non si vede una vasta pietraia che si risale facilemente sempre su ottimo sentiero. Alla fine della pietraia, in prossimità di una panchina a q. 2450mt circa, il sentiero per la Fuorcla Surlej procede in falsopiano verso S, ma bisogna invece girare a sinistra (SE) e risalire diverse ripide balze erbose, pntando a un grosso ometto con palo posto a q. 2600mt. Il percorso non è segnato da ometti o bolli ma è comunque facile anche se un po ripido. Dall'ometto, si aggira a sinistra una piccola elevazione rocciosa, e si raggiunge velocemente la stazione della seggiovia GIand'Alva (2647mt; 1h40min). Da qui, seguendo tracce di sentiero e ometti, si risale il facile pendio W sfasciumoso del Piz Surlej fino a una croce a q. 2944mt. Qui, si incontra una fascia rocciosa cha taglia tutto il versante. Ci si sposta verso sinistra attraversando alla base della fascia rocciosa fino a trovare un canalino con una placca appoggiata ricca di tacche e fessure (bolli gialli); risalita questa, si trova una facile paretina di roccia di 4-5mt ben gradinata (I) e infine si segue una cengia abbastanza larga verso destra un poco esposta che porta oltre la fascia rocciosa sul facile pendio sommitale di sfasciumi e pietraie. Dalla vetta del Piz Surlej (3188mt; 2h25min), bisogna seguire da subito il filo di cresta, ignorando le tracce di sentiero che si abbassano sulla destra verso la Val Roseg, e aggirare degli spuntoni sulla destra. Sempre su cresta facile si risale alla vetta E del Piz Surlej (sulla CNS q. 3184mt) per poi scendere alla sella che separa quest'ultima dal Piz San Gian, che si raggiunge rapidamente sempre seguendo il filo di cresta o appoggiandosi un poco sul versante destro (3134mt; 3h). La cresta da qui diventa un poco più aerea ma rimane comunque abbastanza larga e facile fino a q. 3100mt circa, quando la cresta gira con decisione verso N. Qui inizia la cresta SSW del Piz Rosatsch che, sebbene breve, diventa ancora un poco più aerea e presenta un paio di passaggi di I-I+. Dalla vetta del Piz Rosatsch (3123mt; 3h20min), si scende quindi per la cresta NNE, che è da subito molto affilata ed esposta su entrambi i lati, rimanendo sul suo filo. La roccia è solida e ben appigliata, facile da disarrampicare, e con pochi passi di II si è fuori dalle difficoltà. La discesa dal Piz Rosatsch si conclude su un ampio pendio di sfasciumi fino a raggiungere un'ampia zona pianeggiante di rocce rotte e sfasciumi. Si percorre quindi questo vasto plateau seguendo tracce di sentiero e segnavia bianco-rossi, passando vicino all'insignificante Cuolm d'Mez, fino alla larghissima vetta del Piz Mezdi, che si raggiunge con una breve risalita (2992mt; 3h45min).
Dalla vetta si scende per il sentiero facile e ben segnalato fino al parcheggio.
Dal parcheggio di Via Tegiatscha, dirigersi ai cartelli dei sentieri nei pressi di un parco giochi e girare a sinistra seguendo le indicazioni per il Lej dals Chöds. Dopo un breve tratto su stradina nel bosco, il sentiero diventa più stretto e ripido fino a raggiugnere il laghetto (2154mt; 45min). Dal lago si seguono i cartelli per la Fuorcla Surlej: superato il lago, dopo qualche tornante un po' più ripido, si inizia un lungo traverso verso S (Crap Alv) fino a che non si vede una vasta pietraia che si risale facilemente sempre su ottimo sentiero. Alla fine della pietraia, in prossimità di una panchina a q. 2450mt circa, il sentiero per la Fuorcla Surlej procede in falsopiano verso S, ma bisogna invece girare a sinistra (SE) e risalire diverse ripide balze erbose, pntando a un grosso ometto con palo posto a q. 2600mt. Il percorso non è segnato da ometti o bolli ma è comunque facile anche se un po ripido. Dall'ometto, si aggira a sinistra una piccola elevazione rocciosa, e si raggiunge velocemente la stazione della seggiovia GIand'Alva (2647mt; 1h40min). Da qui, seguendo tracce di sentiero e ometti, si risale il facile pendio W sfasciumoso del Piz Surlej fino a una croce a q. 2944mt. Qui, si incontra una fascia rocciosa cha taglia tutto il versante. Ci si sposta verso sinistra attraversando alla base della fascia rocciosa fino a trovare un canalino con una placca appoggiata ricca di tacche e fessure (bolli gialli); risalita questa, si trova una facile paretina di roccia di 4-5mt ben gradinata (I) e infine si segue una cengia abbastanza larga verso destra un poco esposta che porta oltre la fascia rocciosa sul facile pendio sommitale di sfasciumi e pietraie. Dalla vetta del Piz Surlej (3188mt; 2h25min), bisogna seguire da subito il filo di cresta, ignorando le tracce di sentiero che si abbassano sulla destra verso la Val Roseg, e aggirare degli spuntoni sulla destra. Sempre su cresta facile si risale alla vetta E del Piz Surlej (sulla CNS q. 3184mt) per poi scendere alla sella che separa quest'ultima dal Piz San Gian, che si raggiunge rapidamente sempre seguendo il filo di cresta o appoggiandosi un poco sul versante destro (3134mt; 3h). La cresta da qui diventa un poco più aerea ma rimane comunque abbastanza larga e facile fino a q. 3100mt circa, quando la cresta gira con decisione verso N. Qui inizia la cresta SSW del Piz Rosatsch che, sebbene breve, diventa ancora un poco più aerea e presenta un paio di passaggi di I-I+. Dalla vetta del Piz Rosatsch (3123mt; 3h20min), si scende quindi per la cresta NNE, che è da subito molto affilata ed esposta su entrambi i lati, rimanendo sul suo filo. La roccia è solida e ben appigliata, facile da disarrampicare, e con pochi passi di II si è fuori dalle difficoltà. La discesa dal Piz Rosatsch si conclude su un ampio pendio di sfasciumi fino a raggiungere un'ampia zona pianeggiante di rocce rotte e sfasciumi. Si percorre quindi questo vasto plateau seguendo tracce di sentiero e segnavia bianco-rossi, passando vicino all'insignificante Cuolm d'Mez, fino alla larghissima vetta del Piz Mezdi, che si raggiunge con una breve risalita (2992mt; 3h45min).
Dalla vetta si scende per il sentiero facile e ben segnalato fino al parcheggio.
Tourengänger:
ro19

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