Piz Moesola o Marscholhorn, Cima NE (2904 m) – Skitour
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A meno di quindici ore dall’apertura del Passo del San Bernardino, venerdì 24.5.2024, alle 15:00, e dopo 17 giorni di astinenza, posso finalmente calzare di nuovo gli sci per la classica gita al Piz Moesola. In caso di successo, sarebbe la nona volta in undici anni.
Inizio dell’escursione: ore 6.00
Fine dell’escursione: ore 9.45
Pressione atmosferica, ore 6.00: 1020 hPa
Temperatura alla partenza: 2°C
Isoterma di 0°C, ore 6.00: 2700 m
Temperatura al rientro: 12°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 5.38
Tramonto del sole: 21.03
Sveglia alle 3:20; partenza da casa alle 4:25, arrivo al Passo del San Bernardino alle 5:47, dopo 101,0 km d’auto.
È una giornata serena, con vento debole: una rarità in questa primavera ricca di precipitazioni.
È il periodo dell’apertura dei passi alpini più ambiti e di conseguenza inizia l’epoca delle levatacce, ben prima che spunti l’alba.
Lungo la strada del Passo del San Bernardino non incrocio nemmeno un’auto, per contro, al parcheggio presso l’Ospizio, alcuni scialpinisti stanno ultimando i preparativi per la salita al Marscholhorn, anzi, qualcuno è già partito. Quest’anno la neve è abbondante: è possibile calzare gli sci già ai bordi della strada del valico. La neve è compatta e portante: decido di applicare i rampanti già dalla partenza. I puristi dello scialpinismo sostengono che bisognerebbe fare a meno dei coltelli. A fine stagione io li uso spesso, pur nella piena consapevolezza che in molti tratti l’avanzata è rallentata e resa più faticosa … ma anche più sicura.
Dopo 25 minuti dalla partenza arrivo al sole e dopo ulteriori 25 minuti pervengo al fantastico altopiano cosparso di macigni, compreso l’enorme monolito, che costituisce un ottimo punto di riferimento. Mi compiaccio che anche altri scialpinisti abbiano portato la piccozza. Nel mio caso costituisce un aggravio del peso di 420 g. Normalmente per le mie gite non serve, tuttavia a volte potrebbe essere decisiva per il raggiungimento della cima.
Nella prima parte di salita la montagna più seducente è il Chilchalphorn (3040 m), nei tratti sommitali si possono ammirare anche il Piz de la Lumbreida (2983 m), l’Adula (3402 m), il Grauhorn (3260 m), il Güferhorn (3379 m), il Fanellhorn (3123 m), il Piz de Mucia (2967 m), il Piz de Stabi (3136 m), il Rheinquellhorn (3200 m), il Pizzo Ferrè (3103 m), il Piz di Pian (3158 m) e tante altre.

Mi precedono, sparpagliati, altri scialpinisti, che mi sembrano più veloci del sottoscritto. Già, la mia preparazione allo scialpinismo in questo periodo è carente: maltempo, pericolo marcato di valanghe e altri impegni mi hanno tenuto lontano dalla neve. Sul muro che adduce alla dorsale nord del Piz Moesola, illuminato dal sole già da parecchio tempo, attorno ai 2700 m di quota la neve si è già riscaldata. Accuso un principio di zoccolo che mi affatica ulteriormente. Tengo duro e continuo con frequenti brevi soste, durante le quali recupero il fiato e scalpito per alleggerire lo sci appesantito.
Alle 8:20 arrivo al crinale settentrionale, a circa 2800 m, che immette nell’ampio canalone rivolto a nord, che consente di raggiungere la sella dove normalmente si depositano gli sci.
Vedo due sciatori sulla rocca sommitale: sono saliti con gli sci fino a tre metri dall’omino di vetta. Io preferisco depositare gli attrezzi ad una trentina di metri dalla cima e percorrere a piedi l’ultimo tratto alla sinistra dei bastioni rocciosi, sul versante nord. Anche se ho avuto l’impressione di progredire lentamente, in un onorevole tempo di salita di 2 h e 40 min raggiungo la cima prefissata. Le condizioni meteo sono buone e l’innevamento è ottimo.
Inizio la discesa in modo conservativo, in particolare sul “muro” sotto la quota 2800 m, dove le condizioni della neve non mi consentono di curvare come vorrei, in seguito, a partire dall’altopiano a circa 2500 m la neve è portante e leggermente addolcita, tanto da permettermi una sciata molto piacevole, come se fosse una vastissima pista battuta.
Il Piz Moesola è una cima che soddisfa tutti, soprattutto quando si ha la possibilità di scegliere una giornata serena come quella odierna, dopo un periodo di astinenza forzata.
Tempo totale: 3 h 45 min
Tempo di salita: 2 h 40 min
Dislivello in salita: 835 m
Sviluppo complessivo: 7,78 km
Difficoltà: PD+
FC media: 122 bpm
FC max: 148 bpm
Pericolo di valanghe, valutazione personale: 1 (debole)
Coordinate Piz Moesola, Cima NE: 730'840 / 150'735
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.
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