Un ...umida festa... ritorno al Brasca

Incontrare i fantasmi del passato...a volte fa paura.
Ci costringe a fare i conti con Noi stessi,
con le emozioni che abbiamo vissuto,
e che nel bene e nel male ci hanno portato qui...
Meteo previsto con nuvole, ma nn dovrebbe piovere.
C'è la voglia di Miky, di festeggiare ancora il compleanno, e di scoprire finalmente la val Codera e il Brasca.
E quella immancabile di Sabry, di tornare nei luoghi del Cuore...
Così con Luca, Beppe, Tizi, e un redivivo Max, ritrovo Bione 7.30, solito caffè a Nuova Olonio,
per evitare il balzello del Park parcheggiamo in basso, scoprendo poi che attualmente non era attivo...
Partenza poco dopo le 8.30, saliamo con calma, l'umidita' è altissima, soprattutto sulla scalinata nel bosco.
Un po meglio da Avedee in avanti, passiamo Codera, poi il lungo tratto noioso ci porta a Saline, qcn devia per il paese, ci ricompattiamo prima di Stoppadura. Max soffre ma nn molla.
In zona Bresciadega anzichè migliorare, comincia a piovigginare, non forte, ma costante e fastidiosa fino al rifugio.
E ci rovina i piani, mangiar fuori difficile, troppo umido, anche i tavoli sotto le piante sono quasi bagnati.
Daltronde, in una valle così lunga, il meteo è davvero difficile da prevedere...
Così , dopo un Ape fuori sulle panchine con le nostre cose, ci tocca approfittare del caldo e della cucina del rifugio, e dei suoi rinomati gnocchetti, davvero ottimi.
Torta e moscato di Miky per far festa ed allegria, ottimi anche quelli. Caffè e genepi a chiuder tutto prima di salutare e ripartire ben oltre le 15.
Sabry a tratti si perde nei suoi pensieri...
E ritrova la bambina dentro di sè.
Essere qui è una necessita', e una sofferenza...
La discesa scorre via tra chiacchiere e risate, un caffè ...scarso alla locanda di Codera, risalite finali sempre impegnative, arriviamo all'auto oltre le 18.30.
Giornata in ottima compagnia.
Brasca sempre magico.
Soddisfattissimo. Alla prossima.

Non so di preciso cosa sia la magia, ma so che inizia sempre quando non te ne vuoi più andare.
Dai luoghi, dai pensieri, dalle persone.
Inutile dire che senza dubbio fra le proposte per oggi il like era per la Val Codera. Miky, che qui non c'è mai stato, da tempo lo desiderava, ed io non ho potuto che esser felice di tornarci anche quest'anno.
Il Brasca per me è "casa", la mia adolescenza, l'intensità e la gioia vissuta lassù.
Ogni esperienza in fondo ha un suo disegno: straordinario o sofferto che sia, possiede sempre un limite, prestabilito dalla vita e dal suo spazio temporale.
Quel che penso oggi, guardando indietro è che avrei voluto fermarli quei momenti, viverli a fondo e starci dentro, apprezzandoli nella loro fugace intensità.
Per ogni volta in cui ho pensato che la felicità fosse scritta nel domani, e poi nel domani ancora, e nel giorno dopo che verrà, proprio lì in quel pensiero di illusione infinita avrei voluto reclamare una voce guida che mi dicesse piano..."Attenta ...Sta per finire".
Un soffio perturbante di consapevolezza, capace di farmi inciampare nella bellezza della vita, per fissare ogni attimo, anche quello più distratto destinato a finire.
Perchè sono gli istanti che mutano il tempo, anche quelli meno pretenziosi, che un giorno busseranno alla porta della nostra memoria,
per restituirci con mani generose ciò che il tempo non ha saputo fermare.
Bisogna imparare a stare, dice una voce amorevole.
Bisogna imparare a restare..aggiungo io.
Giornata ricca di emozioni. Qui tutte le volte è così, una necessità.
Strasoddisfatta e strafelice.
Grazie a tutti per aver condiviso questa giornata indimenticabile con me!
Alla prossima .
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