Anello da favola, nel bianco e nel blu, al cospetto dello Scalino

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Inseguire i sogni ci aiuta a sentirci vivi.
Realizzarli a sentirci in pace con Noi stessi.
 
Che la zona di Campo Moro potesse rivelarsi meravigliosa in ogni stagione, era una convinzione che portavo dentro da lungo tempo. Ma la avevo sempre vista, in diverse occasioni, con varie escursioni solo in versione estiva. L’idea di una Explo “White” frullava da un po, ma sempre qualcosa non permetteva di realizzarla.
La poca neve, la troppa, il meteo avverso, la mancanza di tempo, o di voglia…
Non è mai facile decidere di alzarsi prima delle 6, e affrontare il lungo viaggio che ti porta fin lassu’…
E anche stavolta, perseguitato dall’allergia e dalle notti insonni, se avessi guardato le mie condizioni fisiche…..avrei desistito sicuro…Ma oggi l’occasione è troppo ghiotta.
Neve abbondante e recente, strada pulita fino in alto, clima da primavera inoltrata, anzi botta di caldo estivo in arrivo, giornata dal meteo spettacolare, 4 soli abbondanti come direbbe qcn, anzi 5 .
Quindi, si va a cercar refrigerio in alto! Butto li una idea di esplorare, varia e modulabile, anche in base alle info sul luogo e dai locals, e al solito, qcn si “spaventa” non capendo bene le intenzioni…
Peccato, come uso dire, gli assenti han sempre torto.
Quindi, oltre a Sabry, solo Luca entra nello spirito giusto ValmalencoSoftExploDay e si unisce a Noi.
Ritrovo Bione 6.30, sosta caffè dagli amici di Luca al Fior di Roccia a Franscia, https://www.fiordirocciavalmalenco.it/it ci consigliano di Non partire da li, il sentiero Non è tracciato e ci toccherebbe faticare parecchio. Nella zona di Largone, che potrebbe essere un altro punto da cui partire, i piccoli park sono sommersi dalla neve depositata x sgombrare la strada, così ci viene naturale salire e arrivare al park dopo la 2° galleria, dove parte la sterrata.
Proprio da li, poco dopo le 8.45 partiamo, ciaspole in spalla, risaliamo la stradina innevata, che sulla traccia è portante, e quando spuntiamo all’alpe Campascio e l’orizzonte si apre, restiamo gia’ qui senza parole…..
Il Bianco, il cielo Blu, le vette cariche di neve…Capiamo subito di aver fatto “centro”…
Al bivio, decidiamo di proseguire verso Ca’ Runcash, e piacevolmente risaliamo fin li la sterrata, con la neve che aumenta considerevolmente di spessore, rendendo tutto piu’ magico, e con la piramide della Scalino che ci appare, ci ammalia, e Non ci lascera’ piu’ fino a sera.
Ben vivo il ricordo della salita...emozionante...di qualche anno fa. https://www.hikr.org/tour/post155987.html
Breve sosta e qualche foto al rifugio all’alpe Campagneda, qualche info dal gestore anche qui, decidiamo di puntare ai laghi. Calziamo le ciaspole, così da poterci divertire un po fuori traccia, di qui in avanti solo qualche traccia di scialpinisti e ciaspolatori.
La neve è bella, un sottile strato recente copre le visibili macchie di colore della sabbia sahariana arrivata qualche giorno prima. La direzione cmq evidente,diversi gli scialpinisti che puntano il passo di Campagneda.  Sabry non è in formissima, magari anche la quota, oltre il malessere ad un orecchio che la tormenta, quindi soffre un po, si ferma spesso, ma Non molla. Arriviamo ai laghi, coperti ovviamente, da li, intercettiamo la traccia del sentiero che taglia, un po piu’ in alto, il versante che passa sotto la Scalino, e attraversa la piana che conduce verso l’alpe Prabello e il Cristina. Seguiamo un po le tracce fisiche, un po il Gps, in fondo capiamo che si possono fare diverse varianti, senza grossi problemi. Ci gustiamo tutti i possibili panorami, le foto ovv.te si sprecano, non capita tutti i giorni di essere qui…
Lo Scalino qui, il Disgrazia di fronte, e tutte le altre vette maestose a far da contorno…
Non sai davvero dove volgere lo sguardo…    

E la mente a tratti si perde…
Di fronte a tutta questa meraviglia,
si resta li…in silenzio…lo sguardo perso…
Nel Bianco. E nel Blu acceso…
Sento il battito del cuore.
E una pace, pura ed assoluta, dentro…

All’alpe Prabello ci arriviamo giusto alla mezza. Quasi non si riesce a credere a quanta neve ci sia…Le baite sono quasi tutte totalmnente sommerse, ci saranno oltre 2 mt di neve, le poche che spuntano è xchè sono a 2 piani. Uno spettacolo Magico !!!
Scavando proprio intorno ad una di queste, ci ricaviamo, come molti altri escursionisti, il nostro angolo pranzo giu’ a livello terra, baciati dal sole pieno, su una panca attaccata al muro della baita, circondati dal “muro di neve”, nel quale ricaviamo un improvvisato tavolo.
Sosta piacevole, relax & sun, fin troppo sole, che poi infatti ci arrostira’ x bene, nonostante la crema.
Caffè al rifugio, aperto x l’ultimo weekend, poi 4 passi a vedere la chiesetta, e i sentieri che salirebbero li dietro da Franscia e da Largone, e che in effetti Non sono battuti. Con calma, ripercorriamo il sentiero prima e la strada sterrata poi, su neve un po piu’ scivolosa, rientrando all’auto poco dopo le 16.
A parte la zona del Cristina, poca gente in giro, e anche pochissimo traffico nel rientro.
Giornata soft goduta alla grande. Ambienti grandiosi e spettacolari. Clima strepitoso, fin troppo caldo. Compagnia affiatata.
E ho capito parecchio dei luoghi e della sentieristica, utile per future esplorazioni.
Tutto perfetto.
Ma prima del rientro a casa, ci aspetta un doppio Ape finale.
Veloce x un saluto agli amici del Fior di Roccia,
piu’ lungo con gli amici Gebre e Martyne e le loro meravigliose figlie, al gradevole parco del  bar Pradasc a Lanzada https://www.valmalencoverticale.it/.
Soddisfatti alla grandissima!!!. Alla prossima.

Giornate così Non hanno prezzo,
mi fanno guadagnare anni di vita...
 
 wondertsu
Dovremmo imparare dalla neve ad entrare nella vita degli altri, con quella grazia e quella capacità di stendere un velo di bellezza sulle cose.

E' veramente troppo allettante la prospettiva di un weekend con condizioni meteo da urlo per lasciarsi scappare una ValmalencoSoftExploDay con le mie nuovissssssime Tubbs.
Ho voglia di provarle, ho voglia di immergermi nella bellezza  che so per certo ci lascerà a bocca aperta, ho voglia di divertirmi sulla neve fresca. 
Mi accorgo da subito che, complice un ronzio all'orecchio che da giorni mi tormenta, salire di quota mi fa soffrire non poco. Non voglio rovinare la giornata ai compagni d'avventura e non mollo seppur fermandomi più del dovuto. Non mi mollano un attimo e cercano di spronarmi: cosa non si fa per evitare di portarsi in spalla una mini wonder :)
Lo ammetto, apprezzo come non mai la lunga e meritata pausa pranzo che mi permette di riprendermi e perdermi in tanta meraviglia che ci avvolge.
Magia pura.
Felicissima di non aver perso una giornata così e grazie a Mario e Luca per il supporto!
Alla prossima...

Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle!