Passo di Campagneda (2615 m)
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
week end di festeggiamenti, Silvia compie 28 anni ed ha voluto festeggiarli nel luogo che più ama, la Valmalenco.
Il sabato risaliamo nel bosco da San Giuseppe al Rifugio Motta, dove Silvia dimenticherà le pelli. Una volta scesi attendiamo 2 ore e mezza festeggiando con fiumi di spritz e pizzette. Recuperate le pelli, saltiamo in macchina (in quali condizioni!) e saliamo per Campomoro, fino a raggiungere il parcheggio Palù di Caspoggio, al buio.
Federico ed i genitori di Silvia sono saliti prima e ci attendono per cena al Rifugio Cristina, per cui non perdiamo tempo e con il fiatone alcolico saliamo dal largo sentiero innevato. Prendiamo la deviazione che accorcia la salita, passando per un rado boschetto. Raggiungiamo il Rifugio Cà Runcasch e siamo nuovamente sul sentiero principale. Da qui seguiamo le tracce e saliamo velocemente al Rifugio Cristina, dove ci attende un piatto enorme di pizzoccheri! Tempo: 1 h.
La domenica, colazionati, riprendiamo il cammino, chi con gli sci e chi con gli sci a spalle, chi con le super ciaspole e chi con la splitboard, diretto al Passo di Campagneda. Dal Rifugio torniamo indietro di qualche metro e svoltiamo alla nostra destra per un breve e leggero pendio. Il Pizzo Scalino alla nostra destra ci fa ombra nel pianoro che attraversiamo. Seguiamo le tracce che salgono dolci verso i Laghi di Campagneda, vedendone solamente due. Breve pausa mangereccia prima di riprendere i passi, ora più verticali, per il Passo. Alle nostre spalle il Disgrazia ci offre uno sfondo magnifico. Qualche metro ancora dopo il muro quasi ghiacciato e siamo al Passo. Bel panorama sul ghiacciaio dello Scalino e sulle cime della Val Poschiavino.
Scendiamo in direzione ovest, diretti al Rifugio Cà Runcasch, fino alla macchina.
Il sabato risaliamo nel bosco da San Giuseppe al Rifugio Motta, dove Silvia dimenticherà le pelli. Una volta scesi attendiamo 2 ore e mezza festeggiando con fiumi di spritz e pizzette. Recuperate le pelli, saltiamo in macchina (in quali condizioni!) e saliamo per Campomoro, fino a raggiungere il parcheggio Palù di Caspoggio, al buio.
Federico ed i genitori di Silvia sono saliti prima e ci attendono per cena al Rifugio Cristina, per cui non perdiamo tempo e con il fiatone alcolico saliamo dal largo sentiero innevato. Prendiamo la deviazione che accorcia la salita, passando per un rado boschetto. Raggiungiamo il Rifugio Cà Runcasch e siamo nuovamente sul sentiero principale. Da qui seguiamo le tracce e saliamo velocemente al Rifugio Cristina, dove ci attende un piatto enorme di pizzoccheri! Tempo: 1 h.
La domenica, colazionati, riprendiamo il cammino, chi con gli sci e chi con gli sci a spalle, chi con le super ciaspole e chi con la splitboard, diretto al Passo di Campagneda. Dal Rifugio torniamo indietro di qualche metro e svoltiamo alla nostra destra per un breve e leggero pendio. Il Pizzo Scalino alla nostra destra ci fa ombra nel pianoro che attraversiamo. Seguiamo le tracce che salgono dolci verso i Laghi di Campagneda, vedendone solamente due. Breve pausa mangereccia prima di riprendere i passi, ora più verticali, per il Passo. Alle nostre spalle il Disgrazia ci offre uno sfondo magnifico. Qualche metro ancora dopo il muro quasi ghiacciato e siamo al Passo. Bel panorama sul ghiacciaio dello Scalino e sulle cime della Val Poschiavino.
Scendiamo in direzione ovest, diretti al Rifugio Cà Runcasch, fino alla macchina.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (3)