Monte Cazzola Mt. 2330 e Lago Nero
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...in questo inverno così particolare ecco che dopo una escursione a secco al Monte Frioland, rimettiamo le ciaspole…...gava e buta come direbbero i Piemontesi…..!!!
La meta di oggi è sempre stata una delle località più "fioccose" insieme a Riale e al Sempione....ma anche qui la carenza di neve si fa sentire… troviamo un Alpe Devero con poca neve.....ma sufficiente per regalarci una bella ciaspolata.
Insieme a noi, a farci compagnia, l’amico Samuele.
Naturalmente pensiamo bene di andare di lunedì, alla domenica sappiamo che il Devero è preso d’assalto.
I primi parcheggi ( località Cologno) sono vuoti, possiamo spingerci con la macchina fino al borgo dell’alpe Devero dove troviamo posto… non è domenica…!!!
La meta di oggi è il Monte Cazzola.
Si tratta di una delle ciaspolate (e sci-alpinistiche) più classiche e facili dell’Alpe Devero.
Dalla località Ai Ponti, porta d’ingresso all ’Alpe, si raggiunge la stazione a valle della (unica) seggiovia, che si supera in direzione del villaggio di Piedimonte.
Oltre Piedimonte si inizia a salire in un bosco di larici seguendo una traccia ben battuta.
Si ricalca il sentiero estivo, affacciati sulla ripida scarpata scavata dal rio di Buscagna.
Prima tappa intermedia, dopo un tratto abbastanza ripido, è l’Alpe Misanco: pochi ricoveri, anch’essi in letargo durante la stagione bianca.
Si continua a ciaspolare su pendenze meno severe fino a superare il limite del bosco.
Si sale in seguito senza una traccia obbligata e percorrendo la cresta sommitale si raggiunge la vetta del monte Cazzola, qui si può finalmente contemplare il sontuoso panorama.
Tempo bello e caldo sino a sopra l’alpe Misanco, poi il vento aumentava mentre si saliva sino a manifestarsi con raffiche fortissime sul pendio finale , rendendo addirittura precario anche l'equilibrio. …non riusciamo nemmeno a metterci in posa per la classica foto con la Croce di vetta.
L'idea iniziale era di proseguire verso la val Buscagna ma, vedendo il vento in quota, abbiamo senz'altro indovinato la meta....dalla vetta la Val Buscagna si presentava con pendii molto lavorati dal vento…
Senza indugiare troppo ritorniamo all’alpe Misanco e da qui decidiamo di andare verso il lago Nero…segnalato da un piccolo cartello in legno… la traccia è presente....
Affrontiamo il tratto piu’ ripido superando una piccola bocchetta, perveniamo ad una piccola valletta e pieghiamo decisamente verso destra, dove fra dolci saliscendi arriviamo al Lago Nero.
Il lago si presenta come un catino coperto di neve circondato da larici. Di fronte a noi le cime innevate che delimitano la val Buscagna.
Il Lago Nero è una delle perle del Devero, a cui fanno da sfondo le guglie del Cornera.
Adesso il lago è ghiacciato, ma merita senz’altro una visita nella stagione primaverile/autunnale.
Ritorniamo all’alpe Devero e al parcheggio, poca gente in giro, essendo un giorno feriale.
La latteria Antigoriana di Crodo è chiusa al lunedì… ma rimediamo con una sosta formaggi in un negozio di Baceno….
Magico Devero, per troppi anni siamo stati lontani…..!!!!
La meta di oggi è sempre stata una delle località più "fioccose" insieme a Riale e al Sempione....ma anche qui la carenza di neve si fa sentire… troviamo un Alpe Devero con poca neve.....ma sufficiente per regalarci una bella ciaspolata.
Insieme a noi, a farci compagnia, l’amico Samuele.
Naturalmente pensiamo bene di andare di lunedì, alla domenica sappiamo che il Devero è preso d’assalto.
I primi parcheggi ( località Cologno) sono vuoti, possiamo spingerci con la macchina fino al borgo dell’alpe Devero dove troviamo posto… non è domenica…!!!
La meta di oggi è il Monte Cazzola.
Si tratta di una delle ciaspolate (e sci-alpinistiche) più classiche e facili dell’Alpe Devero.
Dalla località Ai Ponti, porta d’ingresso all ’Alpe, si raggiunge la stazione a valle della (unica) seggiovia, che si supera in direzione del villaggio di Piedimonte.
Oltre Piedimonte si inizia a salire in un bosco di larici seguendo una traccia ben battuta.
Si ricalca il sentiero estivo, affacciati sulla ripida scarpata scavata dal rio di Buscagna.
Prima tappa intermedia, dopo un tratto abbastanza ripido, è l’Alpe Misanco: pochi ricoveri, anch’essi in letargo durante la stagione bianca.
Si continua a ciaspolare su pendenze meno severe fino a superare il limite del bosco.
Si sale in seguito senza una traccia obbligata e percorrendo la cresta sommitale si raggiunge la vetta del monte Cazzola, qui si può finalmente contemplare il sontuoso panorama.
Tempo bello e caldo sino a sopra l’alpe Misanco, poi il vento aumentava mentre si saliva sino a manifestarsi con raffiche fortissime sul pendio finale , rendendo addirittura precario anche l'equilibrio. …non riusciamo nemmeno a metterci in posa per la classica foto con la Croce di vetta.
L'idea iniziale era di proseguire verso la val Buscagna ma, vedendo il vento in quota, abbiamo senz'altro indovinato la meta....dalla vetta la Val Buscagna si presentava con pendii molto lavorati dal vento…
Senza indugiare troppo ritorniamo all’alpe Misanco e da qui decidiamo di andare verso il lago Nero…segnalato da un piccolo cartello in legno… la traccia è presente....
Affrontiamo il tratto piu’ ripido superando una piccola bocchetta, perveniamo ad una piccola valletta e pieghiamo decisamente verso destra, dove fra dolci saliscendi arriviamo al Lago Nero.
Il lago si presenta come un catino coperto di neve circondato da larici. Di fronte a noi le cime innevate che delimitano la val Buscagna.
Il Lago Nero è una delle perle del Devero, a cui fanno da sfondo le guglie del Cornera.
Adesso il lago è ghiacciato, ma merita senz’altro una visita nella stagione primaverile/autunnale.
Ritorniamo all’alpe Devero e al parcheggio, poca gente in giro, essendo un giorno feriale.
La latteria Antigoriana di Crodo è chiusa al lunedì… ma rimediamo con una sosta formaggi in un negozio di Baceno….
Magico Devero, per troppi anni siamo stati lontani…..!!!!
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