Nolla (2639 m) – Skitour


Publiziert von siso , 28. Januar 2024 um 20:10.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Avers
Tour Datum:27 Januar 2024
Ski Schwierigkeit: ZS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1341 m
Strecke:Ausserferrera (1310 m) – La Rofna (1557 m) – Tgeas (1570 m) – Cresta (1660 m) – Alp Andies (2195 m) – Nolla (2639 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Semiautostrada A13, Tunnel del San Bernardino – Hinterrhein – Splügen – Uscita Ro-fla/Avers – Val d’Avers – Ausserferrera.
Unterkunftmöglichkeiten:Gasthaus Edelweiss und Backpackers Generoso, Ausserferrera.
Kartennummer:C.N.S. No. 257S – Safiental - 1:50000.

Dopo undici giorni torno in Val d’Avers per un’altra escursione con le pelli di foca con partenza da Ausserferrera. Purtroppo la qualità della neve non è la stessa dell’ultima volta. Oggi ho dovuto sciare su neve cartonata o bagnata, che mi ha creato anche problemi di zoccolo. La grande fatica profusa non ha tuttavia intaccato la soddisfazione per aver raggiunto un cupolone al centro di un paesaggio molto suggestivo.

                                                                                            

Inizio dell’escursione: ore 9.10

Fine dell’escursione: ore 16.15

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1038 hPa

Velocità del vento: 20 km/h, solo in vetta

Temperatura alla partenza: 1,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1700 m

Temperatura al rientro: 2,5°C

Sorgere del sole: 7.52

Tramonto del sole: 17.17

 

Sveglia alle 5:50, partenza da casa alle 6:55, arrivo al parcheggio di Ausserferrera (1315 m) alle 8:45, dopo 127,3 km d’auto, compresa una sosta caffè di 12 min.

Alle 9:10, dopo 200 m di portage, posso calzare gli sci sulla strada forestale per Cresta, presso la chiesetta riformata. Mi rendo subito conto che la qualità della neve non è più la stessa di undici giorni fa. Non poteva essere altrimenti visto che la temperatura è superiore agli zero gradi. In ogni caso, in cinquanta minuti arrivo al monte Cresta (1660 m), ancora sotto una coltre di nebbia alta.

Dalla fontana ubicata al centro del paesino prendo la via in direzione NNE, puntando al pozzo di captazione dell’acqua potabile. Comincia ora uno dei tratti più ripidi, nel bosco, su neve cartonata. Il sentiero si sviluppa sull’orlo di un ripido pendio che precipita sulla radura di Cresta. Fra i tronchi degli abeti rossi si intravedono la case immerse nel silenzio; anche oggi sarò l’unico sciatore che ha scelto questo itinerario. Alla successiva radura di Tgavgia la nebbia è ancora presente, ma già si scorgono delle macchie di cielo azzurro. Alle 10:50 arrivo sull’orlo dell’incassata valle creata dall’Ual da Ferrera. Il sentiero sale ora lungo il margine di una piantagione, in forte pendenza. Fa sempre più caldo; la nebbia piano piano si dissolve lasciando spazio al cielo terso. La fatica aumenta, non solo per la pendenza, ma anche perché si forma lo zoccolo. Sono costretto ad una prima sosta tecnica per applicare la paraffina alle pelli e poco dopo per stringere una vite del bastoncino telescopico con il coltellino svizzero. Finalmente posso osservare e fotografare le belle cime della regione: Piz della Palù (3172 m), Piz Timun (3209 m), Piz Muttala (2961 m), Piz Por (3028 m), Mittaghorn (2561 m), i giganti di calcare di Splügen, il Piz Beverin. Nella direzione di marcia svetta la catena del Piz digl Girschus (2879 m). Nel frattempo tre palloni aerostatici sorvolano la Furchetta dil Capeder in direzione sud.

                                            In cammino verso il Nolla

Alle 11:55 raggiungo i ruderi dell’Alp Andies (2195 m). L’ampissimo terrazzo mi permette di rifiatare, prima di affrontare il ripido canalone di circa 35°, che visto da qui sembrerebbe innocuo. È un’illusione ottica. Arrivato alla base, vista la pendenza e le croste di neve ghiacciata decido di montare i coltelli. È una fatica immane, ma tengo duro. Dopo circa 50 min di sforzo intenso arrivo alla cresta NW della meta, che dista ancora 400 m. Da qui via, un vento gelido sostenuto mi accompagna fino alla vetta. Sulla dorsale emergono sassi, spuntoni di roccia, cespi d’erba e cespugli di erica fioriti, per cui sono costretto a disegnare un percorso tortuoso. Dopo 4 h e 35 min di salita pervengo alla cima del Nolla (2639 m), il cui toponimo mi incuriosisce.

Tornato all’omino di pietre, eretto ad una quarantina di metri di distanza, cambio l’assetto lottando contro il vento. Le pelli svolazzanti si appiccicano procurandomi una fatica supplementare.

Questa volta la discesa non è molto remunerativa, anzi sarà faticosa tanto quanto la salita, in particolare nel bosco. È dunque una sciata di sopravvivenza, che affronto con prudenza per evitare danni fisici. Arrivo all’insediamento di Cresta illuminato dagli ultimi raggi solari. Sono riarso dalla sete. Per mia fortuna dalla fontana zampilla acqua fresca e buonissima. Nella successiva discesa sulla strada forestale sono costretto ad usare la tecnica dello spazzaneve, già, come facevo da principiante.

La gita si conclude dopo oltre sette ore dalla partenza al parcheggio di Ausserferrera, all’imbrunire serale.

 

Per la prima volta al Nolla, un “cupolone” immerso nell’incantevole paesaggio del Parco Naturale Beverin. Le difficili condizioni della neve non mi hanno concesso una discesa divertente, tuttavia mi è rimasta la soddisfazione per aver raggiunto una cima con un forte dislivello e con una difficoltà AD-.

 

Tempo totale: 7 h 05 min

Tempo di salita: 4 h 35 min

Tempi parziali:

Ausserferrera (1310 m) – Cresta (1660 m: 50 min

Cresta (1660 m) – Ruderi Alp Andies (2195 m): 1 h 55 min

Ruderi Alp Andies (2195 m) – Nolla (2639) m: 1 h 50 min

Dislivello in salita: 1341 m

Sviluppo complessivo: 15,27 km

Quota massima: 2639 m

Quota minima: 1310 m

Difficoltà: AD-

SLF: 2- (moderato)

Coordinate Nolla: 756.450 / 159.176

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Soccorso Rega: 1414

Soccorso alpino europeo: 112

Libro di vetta: no.


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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giorgiobiz hat gesagt:
Gesendet am 28. Januar 2024 um 21:44
complimenti per la prestazione !
sei immortale !

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Januar 2024 um 21:48
Grazie! Con neve soffice sarebbe stato molto meno faticoso e soprattutto la discesa sarebbe stata molto piacevole. Pazienza, è stato comunque piacevole.
Ciao.


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