Nolla
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Capita raramente, ma capita, di fare la sciata perfetta: quella dove trovi polvere praticamente dalla cima fino alle auto, una buona compagnia, un sole splendido ed un panorama mozzafiato. Questo è il sunto della giornata odierna.
Quando partiamo da Ausserferrera fa veramente freddo: siamo a - 15° e le mani sono dei pezzi di ghiaccio, risaliamo la strada forestale e quando arriviamo a Cresta, dove splende il sole, ci sembra di rivivere nonostante la temperatura sia ancora inferiore allo zero. Incontriamo Ignazio e Franchino anche loro diretti al Nolla. Li superiamo e iniziamo a salire nel bosco sovrastante l'abitato seguendo il ripido sentiero estivo. Il panorama si allarga sempre più, la visibilità è perfetta, usciamo dal bosco e raggiungiamo il ripido costolone che fa da confine al bosco di protezione di Cresta impiantato alcuni anni fa.
Vediamo un piccolo branco di camosci che si sposta un centinaio di metri sopra di noi.
Superiamo il costolone ed arriviamo all'Alp Andies dove la pendenza si fa molto più dolce, da qui vediamo, finalmente, la nostra cima, è ancora decisamente lontana, proseguiamo dirigendoci verso l'evidente canale che porta all'anticima quotata 2548 metri. Il canale è decisamente ripido, intorno ai 35°, ma la neve è ben assestata (anche se i cristalli sono della tipica forma a calice, la nuova nevicata, annunciata per domani, su questa scorrerà molto facilmente).
Al termine del canale non resta che seguire la larga dorsale che porta alla cima, vedo gli altri già in vetta, a me ed Elio occorreranno ancora una decina di minuti.
In cima fa decisamente freddo: nonostante il sole siamo a diversi gradi sotto lo zero, ci prepariamo rapidamente , mangiamo qualcosa e giù.
Il canale è veramente da urlo: polvere come questa su un pendio a 35° sono una di quelle combinazioni che uno si augura di trovare ad ogni gita.
Raggiungiamo l'Alp Andies e non possiamo non voltarci ad ammirare le nostra traccie.
Vediamo anche le traccie di Ignazio e Franchino che si sono fermati qui risalendo un monterozzo sovrastante l'alpe.
Il costolone di fianco al Bannwald non raggiunge la perfezione del canale appena disceso ma è comunque molto appagante, nel bosco sottostante ricomincia il divertimento puro.
In un attimo, veramente un lasso di tempo troppo breve, siamo a Cresta, la carta indica la via da seguire per non ripercorrere la stradina, passiamo al disotto della chiesa e seguiamo una serie di tagli nel bosco che ci riporta ad Ausserferrera.
Gran gita, in condizioni assolutamente perfette, lo sviluppo è notevole ma il panorama dalla cima, che in fondo è un monterozzo che d'estate è abbastanza insignificante, è veramente notevole: un giro d'orizzonte a 360° che permette di ammirare una miriade di cime: dalle Splügener Kalkbergen, al Beverin, al Bärenhorn, al Fanellhorn, alla Calanda, ai Curver ed ai vicini e bellissimi Pizzas digl Gurgius.
La sciata è stata veramente superlativa ed appagante.
Quando partiamo da Ausserferrera fa veramente freddo: siamo a - 15° e le mani sono dei pezzi di ghiaccio, risaliamo la strada forestale e quando arriviamo a Cresta, dove splende il sole, ci sembra di rivivere nonostante la temperatura sia ancora inferiore allo zero. Incontriamo Ignazio e Franchino anche loro diretti al Nolla. Li superiamo e iniziamo a salire nel bosco sovrastante l'abitato seguendo il ripido sentiero estivo. Il panorama si allarga sempre più, la visibilità è perfetta, usciamo dal bosco e raggiungiamo il ripido costolone che fa da confine al bosco di protezione di Cresta impiantato alcuni anni fa.
Vediamo un piccolo branco di camosci che si sposta un centinaio di metri sopra di noi.
Superiamo il costolone ed arriviamo all'Alp Andies dove la pendenza si fa molto più dolce, da qui vediamo, finalmente, la nostra cima, è ancora decisamente lontana, proseguiamo dirigendoci verso l'evidente canale che porta all'anticima quotata 2548 metri. Il canale è decisamente ripido, intorno ai 35°, ma la neve è ben assestata (anche se i cristalli sono della tipica forma a calice, la nuova nevicata, annunciata per domani, su questa scorrerà molto facilmente).
Al termine del canale non resta che seguire la larga dorsale che porta alla cima, vedo gli altri già in vetta, a me ed Elio occorreranno ancora una decina di minuti.
In cima fa decisamente freddo: nonostante il sole siamo a diversi gradi sotto lo zero, ci prepariamo rapidamente , mangiamo qualcosa e giù.
Il canale è veramente da urlo: polvere come questa su un pendio a 35° sono una di quelle combinazioni che uno si augura di trovare ad ogni gita.
Raggiungiamo l'Alp Andies e non possiamo non voltarci ad ammirare le nostra traccie.
Vediamo anche le traccie di Ignazio e Franchino che si sono fermati qui risalendo un monterozzo sovrastante l'alpe.
Il costolone di fianco al Bannwald non raggiunge la perfezione del canale appena disceso ma è comunque molto appagante, nel bosco sottostante ricomincia il divertimento puro.
In un attimo, veramente un lasso di tempo troppo breve, siamo a Cresta, la carta indica la via da seguire per non ripercorrere la stradina, passiamo al disotto della chiesa e seguiamo una serie di tagli nel bosco che ci riporta ad Ausserferrera.
Gran gita, in condizioni assolutamente perfette, lo sviluppo è notevole ma il panorama dalla cima, che in fondo è un monterozzo che d'estate è abbastanza insignificante, è veramente notevole: un giro d'orizzonte a 360° che permette di ammirare una miriade di cime: dalle Splügener Kalkbergen, al Beverin, al Bärenhorn, al Fanellhorn, alla Calanda, ai Curver ed ai vicini e bellissimi Pizzas digl Gurgius.
La sciata è stata veramente superlativa ed appagante.
Tourengänger:
paoloski
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (3)