Rifugio Griera e Sasso del Rigo.


Publiziert von imerio , 23. Dezember 2023 um 13:59. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 Dezember 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Pagnona si raggiunge percorrendo la Valsassina (o da Bellano o da Introbio).

Contrariamente alla scorsa settimana, oggi finalmente riusciamo a ritrovarci costituendo un bel gruppetto misto (siamo in sette tra  Girovagando e Malnat) per puntare al Rifugio Griera posto sotto il Legnone, dove abbiamo chiesto ed ottenuto la possibilità di essere ospitati e di pranzare al rifugio (in questi periodi il rifugio di solito è aperto solo per i fine settimana).
Partiamo verso le otto dal paesino di Pagnona (raggiunto dalla Valsassina) seguendo il ripido sentiero sempre evidente e ben segnalato che sale alle spalle del paese e che, attraversando estesi boschi e due nuclei di baite (Subiale e Bedoledo, dove ci concederemo brevi soste per ammirare le baite ben ristrutturate), ci fa guadagnare rapidamente quota portandoci al monumento dedicato agli alpini.
Qui giunti, veniamo accolti da un forte e gelido vento, ce ci costringe a fermarci e a rivestirci adeguatamente per affrontare l’ultimo facile tratto che ci conduce al Rifugio Griera, proprio mentre sta arrivando l’elicottero che sta trasportando alimenti e vettovaglie per gli imminenti ritrovi di fine anno.
Arrivati al rifugio diamo una mano a spostare viveri e bevande, costituendo una sorta di catena umana che velocemente porta al sicuro le libagioni trasportate dopodiché, visto che manca ancora un’ora al pranzo, c’è chi decide di restare tra le mura amiche e chi decide di invece di salire al vicino Sasso del Rigo, una elevazione della cresta che scende dal Legnone, posta circa 120 m sopra al rifugio.
La salita è facile anche se disturbata dal forte vento, perché il sentiero è ancora in pratica costituito dalla mulattiera della Linea Cadorna, che sale fino alla spalla dove poi si cambia versante; non dobbiamo nemmeno mettere i ramponcini vista la scarsità di neve e, dopo la breve sosta con grande vista sulla cresta che porta alla Cima di Moncale e ai Laghi del Deleguaccio, torniamo rapidamente al rifugio.
La nostra sosta pranzo che dura un paio d’ore, durante le quali veniamo raggiunti da un altro gruppetto, come di consueto si svolge nella massima allegria e «svagatezza».
Terminato il bel momento salutiamo Sandro (il rifugista) e iniziamo la discesa che facciamo seguendo la strada militare Cadorna, una mulattiera con pendenza moderata che con lunghi zig zag ci fa perdere quota passando tra i boschi (prima di larici e poi di faggio), fino a raggiungere la deviazione (parallela alla strada sottostante che collega Pagnona a Tremenico) che percorriamo per tornare a Pagnona.
Poco prima di giungere al paese, uno dei nostri compie una banale scivolata prendendo una botta al polso e al gomito, cosa che ci mette un po’ in apprensione per il gonfiore che subito si manifesta, ma il giorno successivo dopo le verifiche effettuate, veniamo a sapere che si tratta solo di una forte contusione: una settimana con il braccio al collo e poi via di nuovo sui monti!
E’ stata come sempre una bella uscita, dove ho potuto percorrere nuovi sentieri (quello chiamato «direttissima» che da Pagnona sale al rifugio non l’avevo mai fatto) e dove il meteo, dapprima un po’ grigio, ci ha poi proposto una giornata dal cielo azzurro, anche se disturbata dal forte vento; prima di arrivare al monumento agli alpini abbiamo avvistato alcuni camosci e due caprioli.
Il percorso, un po’ faticoso nella prima parte, ci ha fatto superare un dislivello di circa 1100 m, per 5 ore di cammino (13 km).
Che dire dunque? Alla prossima, sempre in compagnia ed allegria.





GIMMY

Oggi uscita infrasettimanale siamo noi e gli amici Malnat, il giro odierno ad anello ,con pranzo al rifugio Griera partendo da Pagnona è inedito per tutti noi, poi al ritorno torneremo dopo il pranzo, dalla carrozzabile via Cadorna
la salita da Pagnona al rifugio è un bel gran premio della montagna,  il sentiero passa per alcuni agglomerati di baite in buona parte ristrutturate,  e ci fa capire come fosse dura una volta la vita  per i contadini è allevatori in questi pascoli scoscesi ,ora sono tutte seconde case
Il protagonista meteo della giornata è stato un vento gelido che in quota soffiava in modo impetuoso, la neve veramente scarsa  per il periodo e quella poca che c'è è ghiacciata 

CIAO ALLA PROSSIMA




GIORGIO

Imerio ci riprone la salita al Griera dalla direttissima e riesce anche ad organizzare con il rifugista per pranzare, è salito ieri e aprirà per noi.
La salita da Pagnona dalla direttissima è una di quelle che non molla mai, un tiro unico senza tempo per fiatare a parte guardare le belle baite o nuclei di baite che si trovano sul percorso. Arriviamo al Griera il largo anticipo ma il vento forte e gelido non invoglia a fare un giretto oltre come pensavamo, ma tre intrepidi proseguono fino all'ora di pranzo.
Rientro dalla strada militare per tagliare al secondo tornante con ritorno via Subiale. Il pirla che è scivolato sono io, una stupida scivolata proprio sopra Pagnona, un brutto colpo a polso ed al gomito.
Il nostro Doc e gli infermieri mi assistono, ma ho visto proprio le stelle ed il gomito sembra un polpaccio invece di un braccio. Fortunatamente le radiografie confermano solo un gran ematoma ma nessuna rottura, un pò di riposo e braccio al collo per una settimana poi lento recupero.
Starò fermo un paio di giri, come alla tombola ;-)


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Kommentare (1)


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Gesendet am 23. Dezember 2023 um 21:18
Bella scampagnata con un lauto ristoro,
trè giorni dopo quel famoso 17
Ciao


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